Obi-Wan Kenobi Episodio 3: citazioni e riferimenti

Tutte le citazioni e i riferimenti di Obi-Wan Kenobi episodio 3

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a cura di Manuel Enrico

I primi due episodi di Obi-Wan Kenobi, la nuova serie live action di Star Wars disponibile su Disney+, hanno riacceso la passione dei fan per il franchise. Gli esiti non proprio esaltanti di The Book of Boba Fett avevano fatto perdere fiducia nella saga ai fan, ma il ritorno di un personaggio amato come Kenobi rappresenta un’occasione di riscatto per Disney+. Sicuramente a consolidare questo ritorno alle atmosfere tradizionali di Star Wars concorre una serie di easter egg che cementano questa sinergia, che ci hanno spinti nuovamente a cercare tutte le citazioni e riferimenti in Obi-Wan Kenobi Episodio 3.

La missione di salvataggio della piccola Leia Organa contribuisce a descrivere il mutamento che influenzerà Kenobi, trasformando il maestro Jedi conosciuto nella Trilogia Prequel (La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni, La Vendetta dei Sith) nella figura mentoriale resa indimenticabile da Alec Guinness in Una Nuova Speranza. Un’evoluzione i cui segnali si vedono anche nel nuovo episodio della serie dedicata al celebre Jedi, come dimostrano le citazioni e i riferimenti di Obi-Wan Kenobi Episodio 3. Ovviamente, quanto segue costituisce un serio spoiler sul nuovo capitolo della saga di Kenobi.

Attenzione: quanto segue contiene spoiler sui primi due episodi di Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan Kenobi episodio 3 citazioni e riferimenti

Più che macchina che uomo

Al termine de La Vendetta dei Sith, Obi-Wan lasciava un devastato Anakin su Mustafar, orrendamente mutilato e convinto che la lava del vulcanico pianeta lo avrebbe ucciso. Come ben sappiamo, l’arrivo di Palpatine fu tempestivo per salvare il suo apprendista, salvandolo e trasformandolo in Darth Vader. Nel finale del precedente episodio, Obi-Wan scopriva che il suo ex padawan è ancora vivo, e anzi lo sta braccando sfruttando l’Inquisitorium.

Nelle prime battute del terzo episodio di Obi-Wan Kenobi, assistiamo a un momento di difficoltà per Ben Kenbobi, che cerca di comunicare con il suo perduto maestro, Qui-Gon Jinn. La sua è una delle voci che si sentono durante la meditazione di Obi-Wan, in cui sono facilmente identificabili dialoghi presi dalle pellicole della Trilogia Prequel, compreso il straziante confronto tra Obi-Wan Kenobi e Anakin durante il loro duello su Mustafar.

Di contro, proprio sul pianeta vulcanico di Mustafar, dove Vader ha edificato il proprio eremo, assistiamo al processo con cui il corpo martoriato di Skywalker viene assemblato all’interno del carapace di Darth Vader. Prelevato da un cilindro di bacta, il medicamento utilizzato nella galassia di Star Wars, Anakin per la prima volta si mostra al pubblico privo della tuta di Vader, andando oltre alla semplice rappresentazione della sua deformità vista di sfuggita in L’Impero Colpisce Ancora.

A dare la voce al Signore Oscuro dei Sith, nella versione italiana, è Luca Ward, ma in lingua originale i fan possono godere del leggendario doppiatore del personaggio, James Earl Jones

Il rapporto tra Vader e Obi-Wan è centrale in questo episodio. Kenobi riesce a percepire la presenza del suo antico padawan quando questi arriva su Mapuzo. Questo momento ricorda quando in Una Nuova Speranza i due si percepiscono tramite la Forza sulla Morte Nera.

La sorte dei Jedi

Da Mapuzo, sappiamo che i fuggitivi dall’Impero, Jedi o persone comune, sono inviati a una base operativa su Jabiim, un mondo comparso nei fumetti di Star Wars, come in Republic 55. Tala (Indira Varma) è un membro di questa seminale forma di Ribellione, che aiuta Kenobi e la piccola Leia a fuggire dall’arrivo dell’Inquisitorium.

Nel rifugio utilizzato da Tala su Mapuzo, Obi-Wan rivede alcuni momenti del suo passato. Su una parete di può vedere inciso il simbolo dell’Ordine Jedi, su cui Obi-Wan fa scorre il suo sgaurdo, anche se a sorprenderlo è uno dei nomi incisi su un muro: Vos. Il riferimento è Quinlan Vos, Jedi comparso di sfuggita in La Minaccia Fantasma, la cui figura è stata approfondita in Clone Wars. Quinlan Vos è un maestro Jedi originario di Kiffar, dotato di un raro potere della Forza, la psicometria, ossia vedere memorie di momenti passati semplicemente toccando gli oggetti.

Vos è sempre stato un personaggio poco incline ai dettami Jedi, abituato a operare nel sottobosco criminale, un ambito che lo ha portato a collaborare con l’assassina Sith Asaji Ventress per eliminare la minaccia del Conte Dooku. Durante questa missione, Vos cede infine al Lato Oscuro divenendo apprendista di Dooku, salvo poi redimersi tornando al Lato Chiaro.  Da quanto visto nel nuovo episodio di Obi-Wan Kenobi, Quinlan Vos non solo è sopravvissuto all’Ordine 66, ma sta operando attivamente per proteggere altri Jedi.

Obi-Wan Kenobi parte 3

Il terzo episodio di Obi-Wan Kenobi conferma come l’aspetto emotivo sia centrale nella nuova produzione Disney. Non poteva esser diversamente, considerato che protagonista è uno dei simboli stessi della saga, il Maestro Jedi per eccellenza, che ci viene ora presentato in uno dei suoi momenti più intensi e drammatici. Ewan McGregor mostra di essere in perfetta sintonia con l’animo del suo alter ego Jedi, cogliendone non solo le movenze e le sfumature da lui già evidenziate nella Trilogia Prequel, ma dando vita a un’evoluzione del personaggio che ora affronta i suoi demoni interiori.

Può bastare tutto questo a sorreggere una serie? La sensazione è che la passione con cui fan continuano a seguire le nuove produzioni di Star Wars, galvanizzati ancora dall’exploit di The Mandalorian, non trovi una corrispondenza nella realizzazione delle produzioni stesse. Anche Obi-Wan Kenobi, specialmente in questo terzo episodio, sembra soffrire di una scrittura poco ispirata, che manca di cogliere in modo adeguato la ricchezza emotiva di cui invece il franchise dispone. L’entrata in scenda di Vader in quello che rappresenta un emozionante incontro con Obi-Wan riesce a far presa sui fan della saga grazie a un’ispirata gestione dei dialoghi, che inscenano un momento transitorio tra lo scontro su Mustafar e l’incontro sulla Morte Nera in Una Nuova Speranza, ma nemmeno questo picco emozionale riesce a nascondere gli evidenti limiti di una serie che manca di lucidità in fase di scrittura e gestione dei tempi.

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