One Piece Film Red, recensione: la ballata dei pirati

One Piece Film Red è il nuovo lungometraggio stand alone del franchise di Eiichiro Oda in uscita nelle sale: avrà centrato l'obiettivo?

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a cura di Giulia Serena

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Dopo ben 15 lungometraggi, ancora non ne abbiamo abbastanza di vedere film sull'opera di Eiichiro Oda. Ma soprattutto, ancora riusciamo a sorprenderci con prodotti degni di nota, capaci di intrattenere proponendo una narrazione che si discosta dai tradizionali shonen; e One Piece Film Red, la nuova pellicola del franchise in uscita nelle sale il 1° dicembre 2022, centra in pieno l'obiettivo.

Partiamo da un presupposto importante: One Piece Film Red è un titolo stand alone, quindi non è strettamente collegato con la storia principale dell'opera e non ne influenza il corso. Nel caso in cui non doveste guardarlo, dunque, non vi privereste di informazioni essenziali: allo stesso modo, se non siete lettori del manga potrete comunque godervi al visione di One Piece Film Red, in cui compaiono anche personaggi introdotti di recente nella saga.

Per godersi appieno la visione di One Piece Film Red, quindi, sarà sufficiente conoscere la trama generale di One Piece. Un requisito invece alquanto fondamentale di cui avete bisogno affinché possiate godervi il lungometraggio è che vi piaccia la musica giapponese tipica delle idol (per citarne una, Hatsune Miku); One Piece Film Red è infatti ricco di canzoni e si potrebbe quasi considerare un musical. Se solo sentire un brano del genere vi ripudia, allora vi consigliamo di lasciar perdere la visione, che potrebbe rivelarsi alquanto tediosa.

Musica, risate e nostalgia

La pellicola si svolge interamente su Elegia, conosciuta come "l'Isola della Musica", dove la cantante di fama internazionale Uta sta facendo il suo primissimo concerto live. Milioni di persone sono accorse da ogni parte del globo per sentire la ragazza cantare, compresi molti dei pirati più famosi dell'epoca e tra questi non possono mancare ovviamente Cappello di Paglia e la sua ciurma.

Uta non è solo una cantante famosissima, bensì anche la figlia di Shanks nonché grande amica d'infanzia di Luffy. L'allegria di aver ritrovato una persona cara si esaurisce però ben presto, perché una minaccia rischia di eliminare non solo la ciurma della Sunny, ma anche la maggior parte della popolazione mondiale. Tutti i pirati presenti su Elegia devono quindi unire le forze se vogliono sopravvivere, mettendo momentaneamente da parte l'astio e le rivalità.

One Piece Film Red punta principalmente su tre elementi: la musica, la comicità tipica del franchise e i flashback dell'infanzia di Luffy sui momenti vissuti con Uta. Non ritroviamo quindi intere sequenze d'azione tipiche degli shonen, né il focus della pellicola è interamente sui protagonisti che conosciamo. Per quanto la ciurma della Sunny sia presente, non ha assolutamente rilevanza all'interno della narrazione e anzi, si vede molto meno rispetto ad altri pirati come Blueno e Koby; questa scelta dona maggior variegatura al lungometraggio, permettendoci di approfondire personaggi che non vediamo molto spesso nell'anime e discostandoci dai soliti protagonisti.

One Piece, ma sulla terra ferma

La trama di One Piece Film Red funziona infatti alla perfezione, e anche i salti nel passato sono organizzati in modo da non disturbarne la linearità. In queste scene abbiamo modo di scoprire degli scorci dell'infanzia di Luffy, e soprattutto di imparare qualcosa di più su Shanks, capitano dei Pirati del Rosso nonché uno dei Quattro Imperatori. È stato lui infatti a donare il cappello di paglia al protagonista del franchise, ispirandolo nel diventare un pirata e, indirettamente, attribuendogli il nome per cui è noto.

Purtroppo, nonostante la presenza di Shanks sia stata un grosso punto di marketing per il film, il peso del personaggio all'interno della trama non è così rilevante. Il capitano dei Pirati del Rosso ha infatti un ruolo abbastanza marginale e appare soprattutto durante i flashback, quindi non si può definire protagonista dell'opera. Essendo la pellicola uno standalone è comprensibile che non si siano volute introdurre grandi rivelazioni, ma avremmo gradito almeno di vederlo di nuovo al fianco di Luffy nel tempo presente.

Come abbiamo accennato, la pellicola è ricca di musica, la quale ricopre almeno metà dei 115 minuti di durata. Le canzoni di Uta sono tutte altamente orecchiabili — a dirla tutta, stiamo ascoltando la playlist in loop in questi giorni — e riflettono gli ideali di One Piece. Per esempio, la OST principale "New Genesis" trae delle parti del testo da "Il liquore di Binks", pezzo iconico nel franchise, e tratta il tema del ribaltamento dell'attuale oppressione e guerra. Non solo i brani sono eccellenti, ma anche le grafiche che li accompagnano sono stupende da vedere, creando dei veri e propri video musicali all'interno del film, con tanto di coreografie ed effetti di luce.

In conclusione

One Piece Film Red è indiscutibilmente uno dei migliori lungometraggi nel franchise, se non il migliore, tra quelli rilasciati negli ultimi dieci anni. Gorō Taniguchi riesce a unire alla perfezione musica, comicità ed elementi canonici della saga, dando alla luce una pellicola scorrevole e piacevole, capace di intrattenere non solo gli appassionati dell'opera di Eiichiro Oda, bensì chiunque abbia una minima conoscenza della storia di Luffy e decida di guardare qualcosa di diverso dal solito in sala.

Non aspettatevi un film ricco di azione, colpi di cannone e vele spiegate, dato che tutte le vicende hanno luogo nell'isola di Elegia e di combattimenti veri ce n'è solo uno. Aspettatevi però una pellicola scorrevole, che vi strapperà qualche risata e vi lascerà con una sensazione di leggerezza e anche con una playlist in più da ascoltare.