Sottosopra: la recensione del nuovo prodotto Sergio Bonelli Editore

Come reagireste se improvvisamente la gravità venisse invertita? A questo interrogativo devono rispondere i protagonisti di Sottosopra!

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a cura di Manuel Enrico

Immaginate di svegliarvi e scoprire che il mondo ha perso una delle sue leggi fondamentali, la legga di gravità. Tutte le certezze, il vostro intero modo di concepire la quotidianità viene ribaltato, costringendovi ad adattarvi ad una nuova concezione di normalità. Da questi presupposti si è mosso Luca Enoch nell’ideare la trama di Sottosopra, il nuovo volume a fumetti di Sergio Bonelli Editore presentato in anteprima a Lucca Comics & Games 2019.

Supportato da un team artistico di alto livello, Enoch ha scelto di affrontare la perdita di una delle sicurezze inviolabili della nostra quotidianità per creare un mondo nuovo entro cui far muovere i suoi protagonisti. Se l’idea sembra semplice, in realtà dietro Sottosopra si nasconde uno studio profondo ed accurato che mira ad avvolgere il lettore all’interno di un’atmosfera incredibile.

Sottosopra, il mondo al contrario

In Sottosopra, i protagonisti sono due giovani ragazzi, Alessandro e Giorgia, costretti a dover affrontare una situazione inattesa: il mondo è impazzito. Improvvisamente la gravità è ribaltata, senza spiegazioni, in un istante la regola massima fisica che ha accompagnato la loro esistenza, la legge di gravità, è stata completamente ribaltata. In questo nuovo mondo, Alessandro si ritrova a dover trovare un modo per uscire dalla macchina in cui è rifugiato dalla comparsa di questo assurdo fenomeno, adattandosi ad una nuova realtà. L’errore non è contemplato, non avere un appiglio o trovarsi in luoghi aperti può comportare una caduta nel vuoto, perdendosi nel cielo vuoto, senza alcuna possibilità di salvarsi.

Questa incredibile situazione diventa anche l’occasione per un gruppo di folli per creare un culto fondato sul salto nel vuoto. Decisi a salvare quante più anime possibile in questo nuovo mondo, i fanatici vagano per la città cercando nuovi proseliti, che obbligano a volare per trovare il loro destino di rendenzione.

In questa società impazzita, Alessandro e Giorgia si trovano a dover trovare una spiegazione per l’attuale situazione, sopravvivendo ai fanatici che danno loro la caccia per spingerli ad accettare il dubbio privilegio di esser salvati.

Sottosopra: dettagli che fanno la differenza

Sottosopra è un primo volume, l’inizio di una storia che promette di essere un’interessante avventura. Ad esser particolarmente interessante è il modo in cui Enoch ha voluto imbastire il suo racconto, sia dal punto di vista ambientale che sociale.

L’idea di assistere ad un’inversione della gravità è un aspetto che, anche scientificamente, si presta a delle possibilità narrative da non trascurare. Trasformare il mondo ribaltandone il sopra con il sotto non è un semplice espediente narrativo, ma l’occasione per trovare continuamente nuovi stimoli per dare spessore alla storia.

Enoch, una delle due menti dietro a Dragonero, non è certo un autore che si lascia sfuggire una simile occasione. Spinto da una dialettica narrativa che concilia in modo perfetto ironia con situazione più tese, Enoch ci invita in Sottosopra con una scena che, tra il divertente e l’inquietante, mette subito sotto i nostri occhi come ci siano delle dinamiche sottili ma intoccabili in Sottosopra. La sopravvivenza, in primis, è la forza motrice delle azioni dei nostri protagonisti, ma le regole a cui erano abituati non valgono più, costringendoli a doversi reinventare anche una padronanza degli spazi e dell’interazione con il mondo circostante che diventa un’appassionante sfida continua.

A dare corpo a questa vicenda è la scelta intelligente di non dare alcuna spiegazione dell’origine della situazione di Sottosopra. Enoch ci introduce alla storia in media res, dopo che è già avvenuto il misterioso evento che ha sconvolto il mondo, una decisione che getta di prepotenza il lettore all’interno dell’ambientazione, portandolo in sintonia con la situazione emotiva dei protagonisti. Ogni loro scoperta, ogni loro ipotesi diventa la nostra, siamo partecipi di una lotta per la sopravvivenza in cui anche la loro fatica, la loro disperazione ci arriva in modo naturale. Complice anche una scelta oculata nell’inserire aspetti duri e spietatamente logici, conseguenze impietose dell’evento, che si alternano a siparietti comici più leggeri, che oltre ad alleggerire un contesto più serio e complicato di quanto si possa percepire ad una prima letture, contribuiscono a mostrare le conseguenze di questa nuova fisica.

Enoch, come suo solito, riesce a costruire una storia i cui ritmi tengono il lettore incollato alle pagine. Il giusto dinamismo tra i due personaggi, quell’unione che nasce da una disperazione di non affrontare questo mistero da soli e il bisogno di un contatto umano per non impazzire sono elementi forti di Sottosopra, dosati con intelligenza e sviluppati in modo naturale, senza forzature. La riuscita dell’imprinting emotivo di Enoch si rivela nell’ultima vignetta, quando il lettore si rende conto di avere letto tutto d’un fiato Sottosopra senza avere fatto caso all’assenza di un dettaglio, una dimenticanza spiegabile solo con la profonda identificazione che si instaura con i protagonisti della vicenda.

Ritrarre un mondo capovolto

Sottosopra, per la sua concezione, aveva la necessità di avere una visione grafica complessa. Sfogliando le pagine del volume potrebbe non essere così evidente ad un primo impatto, eppure soffermandosi a valutare i dettagli delle splendide tavole di Riccardo Crosa si può notare come il dover realizzare un mondo capovolto sia stata una vera sfida anche per il disegnatore. La percezione del lettore deve esser guidata in una nuova direzione, innaturale anche per come siamo stati sempre abituati a leggere i fumetti. Crosa deve interpretare queste nuove direttive visive, giocando sul contrasto tra l’ambiente urbano immutato nella sua solidità e la nuova interazione che si instaura tra personaggi e contesto urbano.

Se negli spazi chiusi questo nuovo orientamento può esser gestito in modo più pratico, data la limitata interazione con ampi spazi, le scene ambientate nel contesto urbano, tra ponti e palazzi si presta ad una lavorazione più complessa. Un esperimento che può consentirci di apprezzare l’ottimo lavoro di Crosa è provare a leggere Sottosopra, ironicamente, al contrario.

La sensazione è curiosa. Gli ambienti sono perfetti, come se ci trovassimo in un fumetto ‘tradizionale’, mentre i personaggi sembrano esser l’elemento estraneo. Il contrasto tra i due elementi in questa lettura atipica rende ancora più apprezzabile il lavoro di Crosa, ma diventa anche il punto di vista corretto per apprezzare al meglio la colorazione di Paolo Francescutto.

Dovendo colorare una storia in cui il mondo viene stravolto, Francescutto ha dovuto lavorare creando una gestione delle ombre che fosse coerente con la storia ma anche in linea con il corretto orientamento del mondo. Ed è una delle caratteristiche che si può apprezzare al meglio ammirando le tavole di Sottosopra al contrario!

La cura dei dettagli di Sottosopra si estende anche a particolari come le grafiche ed il lettering, affidati a Matteo Brembilla e Marina Sanfelice. Negli extra contenuti nel volume sono presenti i punti di vista di tutti i membri del team creativo di Sottosopra, ed è in questa sede che Brembilla e la Sanfelice raccontano il loro lavoro, una ricerca di sinergia con le altre componenti della storia che concorre alla creazione di questa sensazione di gravità inusuale.

Conclusioni

Sottosopra è, come detto, un capitolo di apertura. Le basi per lo sviluppo di una serie di volumi è solida, le firme dietro questo lavoro hanno dimostrato di saper interpretare al meglio l’idea di Enoch e le avventure di Alessandro e Giorgia sono soltanto all’inizio. In un mondo impazzito, queste sono delle certezze che danno speranza!