Account social rubati, la Polizia non ce la fa più a gestire le denunce

Aumento delle lamentele sugli account rubati su Facebook e Instagram porta 41 procuratori generali USA a chiedere azioni urgenti da parte di Meta.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

In uno sforzo congiunto guidato dal procuratore generale di New York Letitia James, quarantuno procuratori generali statali hanno inviato una lettera al responsabile legale di Meta, Jennifer Newstead, esprimendo la loro profonda preoccupazione per l'allarmante ondata di denunce relative al furto di account di utenti di Facebook e Instagram in tutti gli Stati Uniti. La coalizione sottolinea l'urgente necessità di "un'azione immediata" per affrontare le diffuse appropriazioni di account, che secondo la coalizione non solo stanno prosciugando le risorse governative, ma sono anche legate a crimini finanziari, alcuni dei quali avrebbero beneficiato direttamente Meta.

La lettera evidenzia i casi di attacchi che hanno addebitato in modo fraudolento importi considerevoli sulle carte di credito memorizzate e hanno acquistato pubblicità da far girare sulle piattaforme Meta. I procuratori generali affermano con fermezza che non intendono fungere da rappresentanti del servizio clienti di Meta e chiedono un investimento sostanziale negli sforzi di risposta e mitigazione per affrontare l'escalation della minaccia.

Insieme ai procuratori generali di altri 40 Stati e del Distretto della Columbia, la coalizione sottolinea la gravità della situazione e chiede a Meta di assumersi le proprie responsabilità. La lettera sottolinea che i truffatori utilizzano diverse piattaforme e si adattano costantemente per eludere l'applicazione della legge. Meta, in risposta, sostiene di aver investito molto in team addestrati per l'applicazione e la revisione e di avere strumenti di rilevamento specializzati per identificare gli account compromessi e le attività fraudolente.

Le acquisizioni di account possono avvenire attraverso vari mezzi, tra cui il phishing e tecniche più sofisticate, lasciando gli utenti vulnerabili al furto di identità ed esponendo i loro messaggi privati e le loro informazioni personali per scopi nefasti.

I procuratori generali esprimono preoccupazione per il fatto che i proprietari di piccole imprese sono spesso vittime, in quanto i truffatori si appropriano dei loro account per pubblicare annunci che violano le regole di Meta, con conseguenti sospensioni permanenti. Il procuratore generale di New York Letitia James sottolinea l'impatto sugli utenti, affermando che il dirottamento degli account dei social media è simile al cambio di tutte le serrature di casa.

Le vittime denunciano la frustrazione per la mancanza di risposta da parte di Meta: alcuni utenti affermano che, nonostante abbiano seguito le istruzioni dell'azienda per segnalare i problemi, non hanno ricevuto alcuna assistenza, non riuscendo così a recuperare i propri account o a salvare le proprie attività.

La lettera si conclude con i dati dell'ufficio di James, che rivelano una decuplicazione dei reclami tra il 2019 e il 2023, con il solo mese di gennaio che ha visto oltre 128 reclami. Pur riconoscendo di non poter essere certi di un collegamento, i funzionari fanno notare che l'aumento dei reclami ha coinciso con i licenziamenti di Meta che hanno interessato circa 11.000 dipendenti nel novembre 2022, sollevando dubbi sulla capacità dell'azienda di rispondere efficacemente alla crescente minaccia.