ASRock usa 12 PS5 per il mining di criptovalute nel suo nuovo server

ASRock ha realizzato una nuova Mining Rig utilizzando 12 presunte APU PS5, in grado di fornire oltre 600 MH/s.

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a cura di Antonello Buzzi

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Il produttore ASRock è sicuramente uno di quelli che strizza più l’occhio ai miner, offrendo anche diversi prodotti dedicati nella sua linea BTC+. Tuttavia, l’azienda propone anche mining rig complete da vendere ai suoi clienti. Tra queste, come riportato dal noto leaker Komachi su Twitter, troviamo un vero e proprio server per il mining di criptovalute, venduto al prezzo di 13.499 euro e in grado di offrire un hashrate di 610 MH/s.

La caratteristica più sorprendente del prodotto, indicato genericamente come “ASRock Mining Rig Barebone 610 Mh/s 12x AMD BC-250”, è l’impiego, come dice il nome stesso, di 12 APU AMD BC-250, che dovrebbero essere scarti dell’APU “Oberon” di PS5. Già in passato, AMD aveva cercato di riutilizzare le APU difettose (con GPU disattivata) nel kit desktop AMD 4700S e, a quanto pare, ha trovato un altro modo per metterle nuovamente sul mercato.

Come possiamo vedere dalle foto a corredo della notizia, la mining rig di ASRock dispone di 12 APU “PS5”, cinque ventole di raffreddamento, 16 GB di RAM GDDR6 e una coppia di alimentatori da 1200W. Manca una CPU principale, motivo per cui appare logico presumere che una delle APU venga utilizzata per l’elaborazione generale e il controllo delle altre.

In termini di efficienza, ricordiamo che una GeForce RTX 3090 di NVIDIA è in grado di fornire circa 120 MH/s con un consumo di 300W; quindi, per equiparare le prestazioni di questa mining rig di ASRock si avrebbero bisogno di almeno cinque esemplari, senza considerare le altre componenti. Considerando il prezzo medio attuale di una RTX 3090, propendere per il sistema ASRock potrebbe non essere poi una cattiva idea.

Ovviamente, resta da considerare la profittabilità in base alla variazione dei prezzi delle criptovalute e dell’energia elettrica. Inoltre, il futuro passaggio al modello Proof of Stake di Ethereum, dal precedente Proof Of Work, potrebbe far diminuire l’interesse dei miner verso questa attività.