I nuovi AMD Ryzen 6000 massimizzano performance e autonomia dei notebook

AMD punta sulle sue nuove APU Ryzen 6000 per fornire ai consumatori notebook potenti, ma allo stesso tempo sottili e con una buona autonomia.

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Editor

AMD ha tenuto recentemente un evento durante il quale ha spiegato più nel dettaglio le caratteristiche delle nuove APU Ryzen serie 6000 mobile, le quali potranno contare su core CPU più efficienti basati su un'architettura Zen 3 migliorata, ribattezzata Zen 3+, e integreranno una GPU RDNA 2. Realizzati sul nodo di processo a 6nm di TSMC, i nuovi processori sono stati progettati per fornire maggiori prestazioni e prolungare la vita della batteria sui notebook.

In particolare, Zen 3+ presenta oltre 50 nuove (o migliorate) feature per ottimizzare l'efficienza complessiva, come "cppc per thread capability" (che comunica l'utilizzo per-thread al sistema operativo e non più per-core), "Peak Current Control" (che regola la potenza intelligentemente per risparmiare energia) e molto altro ancora. In pratica, sui chip Zen 3+ ora si ha un controllo più profondo su ogni singolo thread, consentendo di regolare frequenza e potenza e, di conseguenza, ottimizzare il consumo energetico.

I modelli di Ryzen 6000 vanno dalla "serie U" pensata per notebook leggeri e sottili, composta da Ryzen 7 6800U e Ryzen 5 6600U, fino ad arrivare ai potenti Ryzen 9 6980HX e Ryzen 9 6900HX, passando per la gamma H e HS. AMD afferma che le performance CPU per Watt sono di 2,62 volte superiori rispetto a quelle dei concorrenti Intel (confrontando il Core i9-12900HK e Ryzen 9 6900HS), consentendo ai dispositivi più compatti e sottili di raggiungere nuove vette a livello di prestazioni.

Anche sul fronte GPU, i miglioramenti saranno sostanziali. Grazie alle nuove GPU integrate Radeon 600M, si avranno fino a 12 CU con una frequenza massima di 2,4GHz, il doppio di cache L2 e Render Backed, nonché una maggiore banda della memoria. Radeon 680M, presente sui Ryzen 7 e 9, e Radeon 660M (Ryzen 5), stando ai dati diffusi da AMD, permettono di avere un'esperienza di gioco non molto distante da una GeForce GTX 1650 Max-Q, ma le cose cambiano quando si attivano tecnologie come FSR/RSR, che permettono di superare di gran lunga la scheda dedicata NVIDIA.

Come affermato dalla stessa AMD, le caratteristiche delle nuove APU Ryzen 6000 consentiranno di realizzare notebook incredibilmente potenti per quanto riguarda la potenza computazionale sia della CPU che della GPU, fornendo allo stesso tempo un'autonomia che può arrivare sino a 24 ore. I chip supportano tutte le ultime tecnologie, come USB 4, PCIe 4.0, DDR5, Wi-Fi 6E, Microsoft Pluton, HDMI 2.1 e DisplayPort 2, e sono equipaggiati con un Media Engine on-die in grado di decodificare via hardware filmati AV1 a 8 e 10 bpc. L'azienda ha stretto accordi con i maggiori produttori di computer portatili e nel corso del 2022 arriveranno oltre 200 nuovi modelli con Ryzen 6000, tra cui ASUS ROG Zephyrus G14, Lenovo Legion 5 Pro e Razer Blade 14.