Il Windows del futuro, un glossario per capirne l'evoluzione

Windows Core OS, OneCore, cShell sono termini che ricorreranno spesso in futuro parlando di sviluppo di Windows. Che cosa significano? Proviamo a spiegarlo.

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a cura di Manolo De Agostini

Polaris, Andromeda, Windows Core OS, OneCore, cShell e chi più ne ha ne metta. Sono tutti termini e nomi in codice che riguardano il futuro di Windows e che quindi leggerete con sempre maggiore frequenza.

Tasselli di un puzzle che si andrà a comporre, per dare forma a un sistema operativo al passo con i tempi, capace di evolversi insieme ai prodotti su cui sarà installato e, cosa di non poco conto per Microsoft, più facile da aggiornare in tutte le sue forme. Può quindi essere utile stendere una sorta di glossario, su cui appoggiarsi per capire tutti i cambiamenti che coinvolgeranno la piattaforma Windows.

Windows OneCore

Con OneCore si parla del lavoro che ha permesso a Microsoft negli anni passati di unificare il kernel e il cuore del sistema operativo, in modo che fosse identico su più dispositivi. La casa di Redmond ha quindi creato un'unica base di sviluppo, su cui andare a costruire.

L'abbiamo visto con Windows 10 per desktop e la versione mobile, sviluppate di pari passo (almeno fino all'abdicazione della casa di Redmond dal mercato mobile, a meno di un futuro rilancio).

Windows Core OS

Windows Core OS identifica, sostanzialmente, una base che permette a Microsoft di avere un Windows "modulare". L'obiettivo di Microsoft è avere un Windows 10 che, a seconda del dispositivo su cui è installato, può avere determinate funzioni anziché altre. Potrebbe stare ai produttori degli stessi dispositivi decidere se offrire una funzionalità - ad esempio la compatibilità con i vecchi software - oppure no.

windows 10 smartphone

Universal Windows Platform (UWP)

Da tempo si parla di app Universal Windows Platform e ciò continuerà ad avvenire anche in futuro. Si tratta una piattaforma per app comune disponibile su tutti i dispositivi che eseguono Windows 10, quindi non conta che usiate una Xbox, invece che un PC con CPU x86 o ARM, le app gireranno senza problemi.

Windows CShell (Composable Shell)

Stesso kernel, cuore modulare, piattaforma di app unificata. Che volere di più? Un'interfaccia utente, una shell, in grado di adattarsi a schermi diversi. CShell permette ai dispositivi di adattare le proprie UI in base a differenti compiti ed esperienze.

Composer: Andromeda, Polaris e gli altri

I composer sono parte delle shell flessibili, espressione a loro volta di Windows Core OS. C'è una shell mobile chiamata Andromeda, una desktop chiamata Polaris, una per Surface Hub con nome in codice Aruba e una per la realtà mista, Oasis. In pratica si tratta delle varie declinazioni concrete del lavoro fatto con Cshell.

Non è da escludere che un dispositivo possa avere più composer: pensate a un prodotto che agisce sia da soluzione mobile sia da desktop, come può essere un 2 in 1. In tal caso in una modalità mostrerà Andromeda e nell'altra Polaris.

Gli effetti

Il lavoro di Microsoft ha l'obiettivo finale di creare un Windows più snello e leggero, maggiormente adattabile. Una sorta di Windows per l'utente comune, destinato alle stesse persone a cui sono indirizzati iOS e Chrome OS, una platea che lavora principalmente con il browser e usa Office e qualche altra applicazione leggera di tanto in tanto.

E il Windows di sempre, quello che abbiamo installato sui nostri PC? Quello capace di far funzionare vecchi software e programmi complessi? Niente paura, continuerà a esistere, almeno inizialmente, in parallelo alle nuove declinazioni di Windows.