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Lenovo Legion Go | Recensione e Test

Lenovo Legion Go è un handheld per certi versi soprendente e unico, il quale, però, è ancora vittima di alcuni difetti di gioventù.

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a cura di Andrea Maiellano

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Lenovo Legion Go è un handheld decisamente atipico e che, per certi aspetti, rappresenta una novità per questo settore in costante ascesa.

Per chi non lo sapesse, il settore degli handheld sta vivendo una vera e propria età dell’oro in seguito all’uscita di Steam Deck (il primo modello di questa categoria pensato effettivamente per il mercato di massa). Prima dell’handheld di Valve, difatti, questi peculiari device rappresentavano una nicchia per appassionati, con aziende quali AYA, GPD e One Netbook che si cimentarono nella realizzazione di PC da gaming in formato “console portatile”. Reperire questi device, però, non sempre era un’operazione semplice in quanto bisognava appoggiarsi agli store proprietari di queste aziende (tutte residenti in Cina) o affidarsi alle campagne di crowdfunding che i vari produttori aprivano, e aprono tutt’ora, su portali quali Kickstarter e indiegogo.

Acquistare un handheld, prima dell’avvento di Steam Deck, voleva dire scendere a compromessi con l’assistenza clienti e fare, molto banalmente, da “beta tester” per un settore ancora in assestamento.

In seguito all’avvento di Steam Deck, però, il fenomeno degli handheld è esploso e produttori quali ASUS e Lenovo, hanno deciso di proporre la loro visione di un PC portatile in formato console da gioco. 

Proprio in virtù di questa visione, Lenovo Legion Go rappresenta una novità per questo settore, in quanto riesce a racchiudere in un solo device, un buon PC handheld da gaming , con molta probabilità, uno dei più potenti tablet, di piccole dimensioni, con Windows 11 al momento in commercio.

Specifiche Tecniche e Design

Lenovo Legion Go, come vi accennavamo poc’anzi, è un dispositivo unico nel panorama dei PC handheld da gaming. A partire dall’ampio schermo QHD+ da 8,8 pollici, passando per i due controller rimovibili (i quali trasformano la console in un tablet touch di dimensioni molto compatte), fino alle varie funzioni che solo questo device riesce a offrire rispetto ai concorrenti, tutto in Legion Go sembra pensato per stupire.

In termini di fredde specifiche tecniche Lenovo Legion Go offre:

  • SoC: AMD Z1 Extreme
  • CPU Cores: 8C/16T ZEN4
  • GPU Cores: 12 RDNA3
  • Memoria: 16 GB 7500MHz
  • Storage 512GB (1TB disponibile al momento solo negli USA)
  • Batteria: 2-cell 49.2 WHr
  • Display: 8.8” QHD+ (2560X1600)
  • Peso: 854 grammi

Per quanto riguarda lo chassis, Lenovo Legion Go presenta due joypad rimovibili (concettualmente simili ai Joy-Con presenti su Nintendo Swtich) e un ampio stand, nella parte posteriore della scocca del tablet, che permette di appoggiare a qualsiasi superficie il tablet, permettendo di giocare, o di utilizzare il tablet, in maniera analoga a quanto già visto con la console ibrida di Nintendo. 

La parte frontale del Lenovo Legion Go ospita semplicemente l’ampio display da 8.8”, il quale presenta delle cornici non eccessivamente abbondanti ma nemmeno troppo contenute nelle loro dimensioni. Lo schermo è bellissimo, i colori sono ben calibrati, non peccano di un eccessivo contrasto e riescono a risultare anche migliori di quelli riprodotti sul, già ottimo, display di ASUS ROG Ally.

Per quanto riguarda i controller rimovibili il loro design è indubbiamente funzionale per supportare al meglio le varie caratteristiche esclusive di Legion Go ma per quanto riguarda l’ergonomia, ci troviamo di fronte a un handheld che non permette valutazioni oggettive in tal senso. Se Steam Deck, grazie alla curvatura delle due impugnature e a un posizionamento dei tasti che metteva in primo piano la comodità rispetto al design, riusciva a risultare generalmente comodo, mentre ROG Ally, per via di un design  eccessivamente “flat”, tendeva a risultare generalmente scomodo, Legion Go è concepito con un forte focus sulla comodità, ma le sue dimensioni eccessiva rendono il comfort un aspetto del tutto soggettivo. Se avete delle mani piccole, raggiungere il trackpad o alcuni tasti funzione, risulterà molto scomodo, se al posto delle mani avete dei badili, tutto vi sembrerà estremamente comodo. 

Quello che è certo è che la moltitudine di pulsanti presenti nei due controller, saranno sempre vittima di pressioni accidentali le quali, però, non genereranno grossi grattacapi grazie a un software di gestione dei controller altamente personalizzabile e che permette di disattivare tutti i pulsanti che non vi serviranno durante le vostre partite in mobilità.

Un aspetto che, invece, ci ha sorpreso positivamente è la distribuzione del peso di Lenovo Legion Go. 854 grammi non sono pochi ma grazie a un design dell’intero prodotto ben realizzato, l’handheld non risulta mai eccessivamente pesante, nemmeno dopo lunghe sessioni di gioco. Soggettivamente, però, troviamo lo schermo da 8.8” un elemento che potrebbe non piacere a tutti. Ci spieghiamo meglio, laddove dopo un periodo di assestamento piuttosto lungo, oramai il mercato ha definito i 7” come il giusto compromesso per giocare ai videogiochi in mobilità, Legion Go si presenta con uno degli schermi più grossi attualmente in commercio, capace di essere una benedizione per chi adora giocare a titoli ricchi di informazioni a schermo, e icone da cliccare, ma meno apprezzabile, sulla lunga distanza, da chi rimarrà semplicemente affascinato dall’ampio schermo quando la vedrà esposta dai vari rivenditori che la venderanno nelle prossime settimane. 

Dopo mesi spesi a testare handheld da 7”, passare a Legion Go ci ha restituito le stesse sensazioni di quando mettemmo le mani sul primo modello di iPad Pro, ovvero del ritrovarci fra le mani un device tanto bello quanto ingombrante e che non sempre riesce a risultare pratico in mobilità. 

Non fraintendeteci, specialmente per chi vi scrive ritornare a uno schermo da 7” risulta impossibile dopo aver provato Legion Go ma portarsi nello zaino un device che riesce a esser più grosso di Steam Deck (sia in lunghezza che in altezza) lo rende ancora meno pratico da tirare fuori per rapide partite in metro o nei momenti morti durante la giornata, risultando, invece, splendido per giocare sul divano di casa o in quei viaggi che comportano lunghe tratte a bordo di un treno o di un aereo.

Encomiabile, infine, la dotazione offerta da Lenovo, la quale offre tutto il necessario per godersi al meglio tutto quello che l’handjeld ha da offrire, richiedendo giusto l’acquisto di un vetro protettivo nel caso si abbia paura di danneggiare l’ampio display di Legion Go.

Controller e FPS Mode

Oltre alle grosse dimensioni, gli aspetti che hanno colpito maggiormente l’utenza quando Lenovo Legion Go fu annunciata sono, indubbiamente, la modalità FPS e i controller rimovibili.

La prima potrebbe risultare complessa da spiegare a parole ma, in sostanza, permette di rimuovere il controller di destra, appoggiarlo su un supporto magnetico e usarlo come un mouse verticale. 

Questa caratteristica, unita al supporto da tavolo posto nella parte posteriore del corpo di Legion Go, è capace di stravolgere completamente l’esperienza di gioco, riuscendo a ricreare quella combo composta da Mouse + Stick analogico, che molti giocatori cercano di ricreare nei loro setup casalinghi.

Tutto funziona in maniera impeccabile, si scollegano entrambi i controller, si sposta il selettore posto sulla base del controller di destra, si infila nel supporto presente nella confezione (e che può essere riposto in un alloggiamento dedicato presente nella custodia in dotazione) e si può cominciare a usare Windows, o i giochi installati sul device, usando il controller di destra come un mouse.

Ovviamente, questa caratteristica, ha richiesto una posizione asimmetrica dei pulsanti posteriori, presenti sui due controller. In questa maniera, difatti, quando si impugnerà il controller come un mouse verticale, si avrà a disposizione due pulsanti che riprodurranno click destro e sinistro (posizionati ad altezza di indice e medio) e una rotella per scrollare fra le pagine, agilmente raggiungibile con il pollice.

La vera domanda è una: funziona bene? Indubbiamente si. Resta una soluzione molto circoscritta a una specifica tipologia di utenti ma, nel nostro caso specifico, abbiamo fruito di titoli quali Destiny 2 e Cyberpunk 2077, con una comodità incredibile. Ci è bastato appoggiare la Legion Go sulla scrivania della camera d’hotel dove eravamo, attivare la modalità FPS e grazie alla combinazione di schermo ampio + sistema di controllo comodo, siamo riusciti a goderci alcune sessioni di gioco anche piuttosto lunghe con un comfort davvero incredibile. Ovviamente, come accennavamo prima, resta tutto molto circoscritto agli scenari di ognuno di voi. Se siete fortemente orientati verso una console portatile maggiormente tradizionale, la modalità FPS potrebbe non servirvi se non per mostrarla a qualche amico o nei, rari, casi in cui vorrete navigare sul web, o usare Windows, sfruttando un sistema di puntamento diverso da touch screen o trackpad.

Al netto del gaming, Legion Go è compatibile con qualsiasi tastiera Bluetooth, o cablata, quindi, in caso di necessità, vi basterà collegare una tastiera, attivare la modalità FPS e avrete una working station portatile e performante.

Per quanto riguarda, invece, i controller nella loro totalità, staccarli dal corpo di Legion Go non è rapido e intuitivo come su Nintendo Switch (bisogna premere un pulsante e fare un movimento specifico per sganciarli) ma questa farraginosità apparente è pensata per evitare qualsivoglia effetto “woobling”, restituendo una sensazione di estrema solidità quando si impugna Legion Go nella sua completezza. 

Tutti i pulsanti presenti sul dorso dei due controller sono programmabili a piacimento, mentre quelli frontali, per quanto anch’essi programmabili, si comportano come quelli standard di un pad Xbox.

Apprezzabilissima l’aggiunta da parte di Lenovo di un trackpad nel controller di destra, il quale pur non riuscendo a eguagliare la rapidità, e la precisione, di quelli presenti su Steam Deck, riesce a rendere la navigazione di Windows, e dei menu dei giochi che richiedono un uso intensivo del mouse, molto più agevole e comoda.

Per quanto riguarda gli stick analogici, sono entrambi dotati di Hal Effect, quindi esenti da drift, con una zona morta ridotta all’osso. Il contraccolpo di questa tecnologia è sempre lo stesso, se siete abituati agli stick tradizionali, ci vorrà un po’ di tempo per adattarsi alla risposta differente di questo tipo di analogici ma una volta padroneggiata sarà difficile farne a meno.

Nessun tasto è meccanico, sono tutti a membrana e quelli frontali offrono un’altezza analoga a quelli di un pad Xbox (con una risposta al tocco analoga). I frigger posteriori, anch’essi, sono dotati di tecnologia Hal Effect, offrendo una corsa fluida e priva di quella resistenza tipica delle molle presenti nei grilletti tradizionali. 

Quello che non ci è piaciuto per nulla, invece, è la posizione dei tasti Start e Select (scusate, siamo vecchi e continueremo a chiamarli così visto che ora hanno delle icone al posto dei nomi) posti nella parte bassa del controller sinistro. Una decisione davvero incomprensibile visto che i tasti funzione per gestire Legion Space, e i menù rapidi, sono stati posizionati dove qualsiasi memoria muscolare cercherebbe Start e Select, andando a generare una serie di situazioni poco piacevoli, e immediate, durante la fruizione dei giochi.

Un altro aspetto negativo, ma in questo caso si entra molto nella sfera soggettiva, è la croce direzionale. Incapace di rivelarsi precisa come quella di Steam Deck, ROG Ally o di un controller Nintendo, o Sony. La resistenza la tocco non è mai soddisfacente, la membrana ci è sembrata troppo “ballerina” e per quanto il suo form Factor faccia creare che sia perfetta per platform e picchiaduro, alla resa dei contesi rivela imprecisa e poco comoda… ma siamo certi che ci sarà qualcuno che la penserà in maniera diametralmente opposta a noi.

Display

Uno dei punti di forza di Legion Go è indubbiamente il suo ampio display QHD+ da 8.8” con ratio 16:10, la cui qualità è, a mani basse, uno dei migliori che abbiamo provato, ovviamente rimanendo nel campo degli IPS. Il suo unico tallone di Achille è il fatto di essere nativo in verticale e se pensate che questo dettaglio sia di poco conto, nel momento in cui la rotazione automatica lo ruota in “landscape mode”, sappiate che abbiamo riscontrato dei crash in alcuni giochi che, riconoscendo lo schermo come “nativo verticale”, semplicemente hanno deciso di non avviarsi, informandoci della loro mancanza di compatibilità.

Un aspetto che verrà corretto senza dubbio da Lenovo tramite aggiornamenti software ma che, al momento della nostra recensione, ancora risulta presente.

Un altra incomprensibile assenza è rappresentata dalla mancanza del VRR, tecnologia presente nativamente nella concorrente più celebre, ROG Ally, e che su Legione Go è assente.

Due pecche che, comunque, riescono a non offuscare del tutto le ottime qualità di un display che, fra risoluzione, resa cromatica e installazione con la cornice è, al momento, fra i più belli che abbiamo provato, su un handheld da gaming, escludendo i pannelli OLED.

Nulla da eccepire, infine, sul touch screen. Preciso, reattivo e analogo a quelli presenti sui device mobile top di gamma a cui siamo abituati, oramai, da diversi anni.

Legion Space: immaturo e incompleto

Cominciando a parlarvi dell’esperienza d’uso, Lenovo Legion Go presenta il suo software nativo per la gestione dei giochi, degli store e delle funzioni dedicate al gaming. Il suo nome è Legion Space e, al momento, è uno fra i più brutti software per òa gestione di un handheld che abbiamo avuto modo di provare. 

Considerate che Legion Space è riuscito a non farci sembrare più così tanto acerbo l’Armory Crate presente su ROG Ally. Semplicemente tutto è farraginoso, lento e poco pratico. Una sorpresa, negativa, considerando il “know how” di Lenovo in ambito mobile. 

Non è un disastro, sia chiaro, la personalizzazione dei profili, la gestione della macchina, l’accesso ai giochi e le personalizzazioni dei numerosi aspetti che caratterizzano la “user experience” quotidiana, sono tutti presenti e offrono davvero tante opzioni per cucire l’esperienza di utilizzo attorno alle necessità delle varie tipologie di utenti. Semplicemente il software arranca per quanto riguarda la fluidità, non presenta scorciatoie intelligenti e offre alcune scelte di design incomprensibili (quali la necessità di collegarsi a una presa di corrente per passare dal refresh rate di 140hz a quello a 60Hz).

In sostanza a Legion Space non manca niente in termini di funzionalità ma risulta chiaro che il software non è stato rifinito del tutto e se da un lato è encomiabile il fatto che Lenovo stia attivamente rilasciando aggiornamenti su aggiornamenti per migliorare la situazione (dal 31 ottobre a oggi molte cose sono già state sistemate) fa specie che un’azienda come Lenovo, con un software di gestione per i PC portatili fra i migliori sulla piazza, abbia lasciato uscire un device con un software in questo stato.

Performance, Autonomia, Temperatura e Rumorosità

Qua bisogna fare una dichiarazione importante: Lenovo Legion Go è simile sulla carta a ROG Ally ma non è identica. Molti, erroneamente, vedendo una scheda tecnica simile, accomunano le due macchine, pensando che le uniche differenze siano nelle specifiche esclusive di questo, o quel, device. 

Detto questo, cominciamo dal processore, quello Z1 Extreme già sbandierato da ASUS al lancio della sua ROG Ally e che, anche su Legion Go, garantisce delle ottime performance e la possibilità di controllare la potenza erogata da quest’ultimo, in base ai software che verranno eseguiti.

Anche Lenovo Legion Go permette di scegliere fra tre profili predefiniti (5W 15W e 20/30W) e crearne un quarto custom. Analogamente a ROG Ally, anche Legion Go non eroga automaticamente la piena potenza di 30W quando la console è staccata dalla presa, richiedendo all’utente di abilitarla manualmente a discapito della autonomia, e del calore generato dal dispositivo.

Un aspetto misterioso risiede nell’utilizzo di 3GB, sui 16 disponibili, di memoria video dedicata, che per i più affini al mondo PC possono essere modificati da BIOS in qualsiasi momento scegliendo fra 3GB, 4GB e 16GB (noi vi suggeriamo caldamente di modificarlo quanto prima a 4GB).

Venendo alle performance di Legion Go, nei nostri test con vari giochi PC abbiamo notato delle performance lievemente superiori rispetto a ROG Ally (non abbiamo fatto paragoni con Steam Deck vista la totale diversità del SoC).

Iniziamo da una doverosa premessa. Legion Go da il suo meglio a 900p (possiamo tranquillamente considerarlo il suo soft spot per garantire il miglior rapporto fra performance e autonomia), ma nei nostri test abbiamo optato per usare Legion Go con una risoluzione a 1080p e compararla direttamente con ROG Ally alla stessa risoluzione.

Quello che abbiamo potuto constatare è che Legion Go, in modalità Performance, mostra un leggero vantaggio, in termini di FPS, rispetto ad Ally in modalità Turbo. Si tratta di una media di 4/5 FPS in più su titoli quali Destiny 2, Cyberpunk 2077, Marvel’s Spider-Man Remastered e Horizon Zero Dawn, niente di realmente sconvolgente, soprattutto perché abbiamo constatato che varia molto da gioco a gioco (Returnal, per esempio, su Legion Go non riesce a raggiungere i 30 FPS nemmeno con il wattaggio sbloccato e con la console alimentata a corrente).

Quello che risulta meno comprensibile è come Legion Go non riesca a offrire le stesse prestazioni utilizzando un profilo a basso wattaggio, risultando parecchi inferiore a ROG Ally e mostrando uno stutter costante su quei titoli Tripla A che, invece, Ally riesce a gestire, seppure a fatica. 

Migliore? Peggiore? Onestamente al momento risulta difficile dirlo, specialmente considerando che ognuno di questi handheld riceve aggiornamenti costanti per migliorare le performance e l’autonomia, ma, almeno per il momento, Legion Go risulta leggermente migliore di Ally esclusivamente quando si usano profili ad alto wattaggio. 

Ovviamente, ogni titolo testato durante la nostra recensione, è stato provato con le medesime impostazioni grafiche (che nella maggior parte dei casi erano dettate su medio/basse).

Per quanto riguarda la batteria, e l’autonomia di Legion Go, come per tutti i device, dipende tantissimo dai casi di uso individuali ma, per rispondere alla, ovvia, domanda “dura più di ROG Ally?”, possiamo dirvi che la batteria più grossa presente nell’handheld di Lenovo garantisce, a una risoluzione di 1080p, in modalità ad alto wattaggio  e con prestazioni grafiche pensate per favorire il framerate, un’abbondante trentina di minuti aggiuntivi di autonomia. Per farvi un paio di esempi diretti: laddove Destiny 2, su Ally, ci ha esaurito la batteria in 58 minuti, su Legion Go siamo riusciti a giocarci per 92 minuti; con Cyberpunk 2077 siamo riusciti a guadagnare 27 minuti di autonomia in più rispetto all’handheld di ASUS, mentre con Horizon Zero Dawn, abbiamo giocato per 42 minuti in più rispetto ad Ally. 

Ovviamente, e non smetteremo mai di ripeterlo, fra aggiornamenti futuri, e casi d’uso individuali, questi test sono da considerarsi validi “oggi”; inoltre, ed è giusto precisarlo, non abbiamo fatto test “statici” ma abbiamo fisicamente giocato con i titoli su entrambe le piattaforme per avere uno scenario il più vicino possibile all’uso reale che verrà fatto del device. 

Venendo, infine, alle temperature raggiunte da Legion Go a pieno regime di potenza, il corpo macchina, essendo più ampio rispetto alle concorrenti e con una dissipazione del calore che può essere gestito, quindi, su una superficie più ampia, non ha mai superato i 35.2°, nei punti più caldi dello schermo, e i 29.5° nei punti più “freddi”. Una temperatura più che accettabile e concentrata come da consuetudine, principalmente sullo schermo e nelle feritoie di sfogo dell’aria, poste nella parte posteriore del device. I controller rimovibili, inoltre, non presentano quell’accumulo di calore attorno ai tasti che si riscontra, invece, in concorrenti quali AYANEO 2 e ROG Ally.

Per quanto riguarda la rumorosità durante l’utilizzo ad alte prestazioni, Legion Go è decisamente più rumorosa di Ally e, in alcuni casi d’uso, persino di Steam Deck, raggiungendo i 56dB quando è sotto sforzo (circa 10dB in più delle concorrenti). Se dovessimo consigliarvela per la usa silenziosità, quindi, non sarebbe la nostra prima scelta in quanto sotto questo aspetto, ROG Ally, rimane ancora la più silenziosa.

Esperienza d’uso

Per quanto riguarda la nostra esperienza d’uso di Legion Go, c’è molto poco da analizzare: è un PC con Windows 11 che sfrutta, come molte sue concorrenti, un software proprietario per simulare l’esperienza di una console. 

Funziona? No. È un problema? Dipende da cosa cerca chi la compra. 

Se cercate l’immediatezza di una console, non vi interessa di avere delle prestazioni top sui giochi più esosi e non avete problemi a rinunciare in mobilità a quei titoli multigiocatore che, per via dell’anti cheat, non sono compatibili con Steam Deck, l’handheld di Valve rimane la scelta preferenziale.

Se, invece, non potete vivere senza Destiny 2 quando non siete a casa, volete fruire dei titoli presenti su Epic Game Store, Xbox, UbisoftConnect, Battle.net e tutti i vari store presenti nel vasto panorama PC gaming, bé in tal caso Lenovo Legion Go potrebbe rivelarsi la scelta migliore per voi, al netto di sapere in anticipo che non c’è software che possa garantirvi la stessa immediatezza d’uso di Steam Deck o di una console da gioco.

Un esempio fra tutti? La modalità stand-by di Legion Go potrebbe sembrare che non funzioni di primo acchito, in quanto seppur riesca a “congelare” la partita in corso e a riavviarla una volta riaccesa la console, non smette di consumare la batteria del device. Un apparente problema, facilmente risolvibile impostando il pulsante di spegnimento così come lo fareste con Windows e definendo che la sua pressione metta in “ibernazione” il vostro PC.

Insomma se siete pratici con un PC da Gaming, e conoscete già tutte le problematiche legate all’ottimizzazione dei giochi con il sistema operativo di Microsoft, non avrete problemi a relazionarvi con Lenovo Legion Go, per tutti gli altri, invece, sappiate che vi servirà un minimo di tempo per apprendere come fruire al meglio del vostro device.

Prezzo, Storage e Distribuzione

Il lancio di Lenovo Legion Go è stato il meno fluido a cui abbiamo assistito fino a ora. Laddove Ally e Steam Deck hanno avuto un rilascio chiaro, e ben gestito, Lenovo ha optato per rilasciare Legion Go il 31 Ottobre in America e in alcune regioni europee, posticipando il lancio in altri paesi, Italia inclusa, al 15 novembre (con le spedizioni che in alcuni casi sono slittate fino al 20/22 novembre). 

Anche per quanto riguarda le versioni disponibili al lancio, Lenovo è stata molto confusionaria, annunciando due modelli (uno da 512Gb di Storage e uno da 1TB) con una differenza di prezzo di “soli” 50 dollari l’uno dall’altro ma finendo per distribuire solo quello da 512GB in Europa.

Una scelta alquanto discutibile considerando che per 50$/€ in più, molti utenti avrebbero preferito avere uno storage da 1TB, evitando di doverlo ampliare in seguito manualmente. 

Proprio in virtù dello spazio di archiviazione, Lenovo Legion Go monta SSD 2242 e la sostituzione manuale risulta pratica e semplice. Non ci è stato comunicato, però, se Lenovo non considera una violazione dei termini di garanzia il cambiamento del SSD (come ASUS e Valve) o se sostituirlo potrebbe influire sull’assistenza del prodotto. 

È ovviamente presente uno slot per MicroSD, così come sono presenti due porte USB-C in modo da poter collegare accessori, o supporti di memoria esterni, a Lenovo Legion Go.

Per quanto riguarda il prezzo, infine, Legion Go viene venduta a 799€ nella sola versione da 512GB di storage interno.

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Windows 11 garantisce una completa compatibilità

  • Buona autonomia rispetto alle concorrenti

  • Schermo di ottima qualità

  • Numerose possibilità di utilizzo

Contro

  • Assenza del VRR

  • Lo schermo viene riconosciuto nativamente come "verticale"

  • Software proprietario acerbo e da rifinire

  • Upscaling poco convincente

Commento

Lenovo Legion Go è un handheld, per certi versi, soprendente e unico, il quale, però, risulta vittima di una serie di difetti di gioventù che necessitano di essere sistemati quanto prima. Il software proprietario di Lenovo è ancora grezzo e poco rifinito, affliggendo l'esperienza finale dell'utente; lo schermo, per quanto incredibile in termini di resa dell'immagine, non offre il VRR, ha problemi di compatibilità con alcuni software e l'upscaling risulta poco convincente; le impostazioni di default impongono di addentrarsi nel BIOS per correggere il tiro. Al netto di tutti questi aspetti negativi, e che richiederanno ulteriore lavoro lato software da parte di Lenovo, Legion Go è un handheld che soddisferà, senza alcun dubbio, quella fetta di utenti che preferisce avere la duttilità di Windows rispetto alla chiusura, e all'immediatezza, di un OS dedicato quale quello presente in Steam Deck. Le feature esclusive, lo schermo di dimensioni generose e un'autonomia migliore rispetto alle concorrenti, lo rendono, almeno per il momento, l'handheld con Windows 11 migliore in termini di qualità/prezzo ma non aspettatevi una macchina esente da difetti.