Seagate 600 SSD da 240 GB alla prova: controller LAMD e memoria Toshiba

Recensione - Test del Seagate 600 SSD da 240 GB, prodotto per il mondo consumer basato su controller Link a Media 87800 e memoria NAND Flash Toggle-mode a 19 nanometri. La prima soluzione per il mercato dei PC di Seagate reggerà il confronto con altre realtà?

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a cura di Manolo De Agostini

Introduzione

Seagate ha realizzato un fatturato di quasi 15 miliardi lo scorso anno, ma non è molto quello imputabile alla linea di SSD Pulsar, orientata al mondo enterprise e presentata originariamente nel 2009. Il colosso statunitense degli hard disk sa però che, sebbene rimanga tra i protagonisti del mondo degli hard disk, guadagnare rilevanza nel mondo degli SSD è sempre più importante ogni anno che passa.

Ci sono tante piccole ragioni per cui realizzare un SSD è una scelta sensata. Gli hard disk sono terribilmente complessi, richiedono un sacco di componenti e un assemblaggio con una precisione incredibile. Di contro, realizzare gli SSD è molto più semplice. Basta mettere i componenti su un PCB e il gioco è fatto. Si tratta di una grande differenza per un'azienda abituata a procurarsi o costruire 200 parti differenti per ogni hard disk che vende.

Perciò la strategia di Seagate nel settore consumer è alquanto semplice. L'azienda offre una triade di opzioni di archiviazione, dalle soluzioni meccaniche a quelle basate su NAND Flash, fino a una strana unione delle due, gli hard disk ibridi. Nel corso del tempo, il fatturato derivante dalle memorie Flash è destinato a crescere, con l'arrivo degli SSD su fasce di prezzo più basse e un mix di prodotti migliore che non potrà che aiutare. A tutto questo sommate una revisione degli SSD enteprise e Seagate sembra avere una squadra pronta a giocarsela su tutti i fronti.

Ed è qui che entra in gioco la famiglia 600 SSD. progettati per invadere il settore consumer, completano la rosa di Seagate insieme alle soluzioni 600 Pro SSD, a quelle 1200 SSD e alla scheda X8 Accelerator. Il colosso statunitense arriva però con ritardo nel mondo consumer, ambito già ben presidiato da una decina di aziende: le soluzioni 600 SSD permetteranno a Seagate di guadagnare il consenso del pubblico?

Tecnicamente c'è molta sovrapposizione tra le proposte consumer 600 e quelle 600 Pro. Per le applicazioni enterprise, i modelli 600 Pro aggiungono più over-provisioning e protezione nel caso di un'improvvisa mancanza di energia. La serie 600 che recensiamo in questo articolo non si cura di queste due caratteristiche, alla ricerca (presumibilmente) di un prezzo più competitivo.

Seagate 600 

2.5" 7 mm

480 GB 240 GB 120 GB
Lett./Scritt. sequenziali 128 KB MB/s 500+/400+ 500+/400+ 500+/300+
Lett./Scritt. Max 4 KB IOPS 80,000/70,000 80,000K/70,000 80,000/60,000
Scritture al giorno massime 40 GB 40 GB 20 GB
Garanzia 72 TB 72 TB 36.5 TB
Prezzo ? ? ?

Le soluzioni 600 sono disponibili in capacità di 120, 240 e 480 GB, eventualmente anche in formato da 5 millimetri. Quei particolari modelli potrebbero avere, oppure no, il tradizionale connettore SATA, quindi è probabile che la maggior parte di voi opterà per le proposte da 7 millimetri, quando saranno disponibili in volumi maggiori.

Le specifiche della serie 600 sono abbastanza competitive, anche se alquanto vaghe. Prestazioni in scrittura sequenziale di 400 MB/s, che diventano 500 MB/s in lettura, sono abbastanza comuni. I dati casuali sono tipici dei modelli elite, quindi da quel punto di vista va tutto bene.

Attualmente, l'aspetto più interessante non riguarda le prestazioni, e nemmeno l'Annualized Failure Rate pari a 0,58%. I tre anni di garanzia del Seagate 600 ricordano le restrizioni sul chilometraggio in ambito automobilistico. Avete infatti tre anni o 72 terabyte per le due unità più capienti, e metà delle scritture per la soluzione da 120 GB.

Non amiamo molto questa scelta. È vero che la maggior parte degli utenti non si avvicinerà mai a questi numeri, ma non vogliamo vedere i produttori aggiungere paletti alla propria garanzia. La maggior parte delle aziende nel mondo degli SSD offre una garanzia di 5 anni sulla stragrande dei loro prodotti. Speriamo l'azienda cambi idea, e anche alla svelta.

Garanzia a parte, aprire lo chassis metallico di questi SSD è abbastanza semplice. Seagate ha avvertito i recensori che aprire il prodotto l'avrebbe distrutto - ma questo non ci ha fermato. All'interno del prodotto troviamo un controller a otto canali LM87800AA di Link_A_Media Device (ora SK hynix memory solutions).

Accanto al controller ci sono due package di Micron DDR2-667 da 128 MB. Questo modello da 240 GB usa solo 256 MB di cache in totale, ma il modello da 480 GB ne è dotato del doppio per il page mapping e il caching, secondo Seagate.

L'unione di memoria NAND Toggle-mode di Toshiba con il controller LM87800 è una combinazione potente, ed è per questo che anche Corsair ha scelto questi componenti per il suo Neutron GTX. Il confronto tra le soluzioni Seagate e Corsair è qualcosa da cui non possiamo sottrarci, quindi nei benchmark li vedrete uno contro l'altro.

Ognuno dei package MLC su questo SSD da 240 GB contiene quattro die, il che significa che ogni IC aggiunge 32 GB di capacità. Come abbiamo visto nella recensione delle soluzioni 600 Pro SSD, non c'è alcun componente nella parte posteriore del PCB, tutto è in quella frontale.