Nuovo taglio in Tesla, questa volta è il team dedicato ai Supercharger

Tesla ha recentemente annunciato tagli alla forza lavoro che vanno ben oltre quanto inizialmente comunicato, questa volta decimando quasi due interi team.

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a cura di Andrea Maiellano

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Tesla ha recentemente annunciato tagli alla forza lavoro che vanno ben oltre quanto inizialmente comunicato, questa volta decimando quasi due interi team

Elon Musk, CEO dell'azienda, ha inviato una mail ai dipendenti, reperita da alcuni organi di stampa americani che si sono prodigati immediatamente nel renderla pubblica, in cui ha espresso l'intenzione di licenziare due manager di alto livello e il loro staff quasi al completo.

Tra coloro che lasceranno l'azienda c'è Rebecca Tinucci, responsabile dei Supercharger e del relativo team di circa 500 persone. Questo significa che Tesla intende eliminare l'intero team responsabile della gestione della rete di colonnine di ricarica ad alta potenza, che rappresenta uno dei principali vantaggi competitivi dell'azienda. Anche Daniel Ho, direttore dei programmi per i veicoli e i nuovi prodotti, sarà tra coloro che verranno licenziati.

Secondo Musk, l'obiettivo principale di queste azioni è ridurre i costi. Ha chiarito che è fondamentale essere severi con i responsabili operativi e concentrarsi sulla riduzione dei costi.

Una delle cause principali che hanno spinto Musk a questa decisione è il fatto che alcuni membri dello staff esecutivo non stanno prendendo l'attuale situazione con la dovuta serietà, non comprendendo l'importanza del contenimento dei costi attuali.

Oltre ai manager di alto livello, la maggior parte degli addetti agli affari istituzionali sarà colpita dai licenziamenti. Rohan Patel, che guidava il dipartimento fino a poche settimane fa, ha deciso di dimettersi all'inizio del mese insieme al responsabile dello sviluppo batterie Drew Baglino.

La mail di Musk conferma le voci secondo cui il massiccio ridimensionamento del personale, mirato a ridurre i costi, aumentare la produttività e far fronte a un contesto di vendite in rallentamento e a una concorrenza sempre più serrata, coinvolgerà più del 10% dei lavoratori e potrebbe addirittura arrivare fino a un quinto del personale, rappresentando una stima ben superiore a quanto dichiarato inizialmente dal CEO.