Tre nuovi ungulati preistorici sono stati scoperti in Nord America

I paleontologi hanno identificato tre nuove specie di mammiferi placentati appartenenti all'ordine dei condilartri, un tipo di ungulati preistorici

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a cura di Marco Valle

Dallo studio di alcuni resti fossili rinvenuti in Wyoming, Stati Uniti, i paleontologi hanno identificato tre nuove specie di mammiferi placentati appartenenti all'ordine dei condilartri, un tipo di ungulati preistorici. Le tre nuove specie sono state catalogate come Miniconus Jeanninae, Conacodon Hettingeri e Beornus Honeyi.

Questi animali sono vissuti in quelli che ora corrispondono agli Stati Uniti durante il Paleocene, tra i 66 e i 63 milioni di anni fa, subito dopo l'estinzione di massa avvenuta alla fine del periodo Cretaceo, che spazzò via i dinosauri non aviani. Le tre nuove specie identificate appartengono alla famiglia dei periptichidi, che si distinguono dagli altri dello stesso ordine per la peculiare dentatura, caratterizzata da molari rigonfi e peculiari bande di smalto laterali. Questi animali erano probabilmente onnivori, visto che hanno sviluppato denti che avrebbero permesso loro di triturare sia fibre vegetali che carne, ma non è escluso che potessero però condurre una dieta esclusivamente erbivora.

Secondo Madelaine Atteberry, ricercatrice presso il Museo di Storia Naturale dell'Università del Colorado, appena dopo la scomparsa dei dinosauri, la grande disponibilità di cibi e ambienti differenti ha permesso ai mammiferi di far evolvere molto rapidamente l'anatomia dei della dentatura, per potersi adattare al meglio alle nuove opportunità. E con tutto quel cibo a disposizione, i mammiferi hanno cominciato rapidamente a evolvere in forme sempre più grandi rispetto al passato. Questo vero e proprio balzo evolutivo, è confermato dalla straordinaria varietà di mammiferi, di ogni ordine e grado, temporalmente così a ridosso (parlando sempre in tempi evolutivi) della grande estinzione di fine Mesozoico.

Grande all'incirca quanto una marmotta o un gatto domestico, il Beornus Honeyi era il più grande tra i tre, mentre il Miniconus Jeanninae aveva dimensioni simili a quelle di altri condilarti di piccola taglia vissuti nel primo Paleocene, ma lo si può distinguere da altri simili per via di una minuscola cuspide sui molari, chiamata parastilide. Il Conacodon Hettingeri invece differiva da altri conacodon per via della morfologia dei suoi molari più arretrati.

Studi precedenti hanno sempre messo in evidenza come in Nord America, la diversità tra specie di mammiferi non fosse elevatissima nelle prime centinaia di migliaia di anni dalla fine del Cretaceo, ma la scoperta di queste tre nuove specie suggerisce una rapidissima diversificazione nel periodo immediatamente successivo. I resti di questi nuovi condilartri non sono che una piccola parte degli oltre 420 fossili rinvenuti nella regione e ancora in fase di studio, non si esclude quindi la scoperta di nuove specie nel prossimo futuro.

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