Samsung ha appena aperto le vendite del Galaxy Z TriFold, il suo primo smartphone con display tri-pieghevole, e la corsa all'acquisto ha esaurito le scorte disponibili in pochi minuti. Ma insieme all'entusiasmo per questa innovazione tecnologica arriva anche una domanda cruciale per chi ha investito in questo dispositivo all'avanguardia: quanto costa riparare uno schermo che si piega due volte? Le cifre emerse dalla Corea del Sud rivelano un quadro complesso, con costi di riparazione che riflettono la complessità ingegneristica di questa nuova categoria di prodotti pieghevoli.
Secondo quanto riportato da fonti sudcoreane, sostituire il display esterno del Galaxy Z TriFold costa tra 137.000 e 226.000 won, equivalenti a circa 92-153 euro. Una cifra tutto sommato gestibile e allineata ai costi di riparazione del display di copertura del Galaxy Z Fold 7, il pieghevole tradizionale del marchio. La situazione cambia drasticamente quando si parla dello schermo interno tri-pieghevole.
Il pannello principale del Galaxy Z TriFold invece ha un costo di sostituzione compreso tra 1.657.500 e 1.834.500 won, cifra che si traduce in un intervallo tra 1.122 e 1.242 euro. Un prezzo che supera ampiamente quello delle riparazioni degli attuali dispositivi pieghevoli a singola piega, ma che riflette la complessità tecnologica di un display che deve gestire due cerniere e tre sezioni distinte. La tecnologia necessaria per mantenere l'integrità strutturale e funzionale di un pannello OLED flessibile con doppia piegatura richiede evidentemente materiali e processi produttivi di livello superiore.
La strategia di lancio di Samsung in Corea del Sud rivela un approccio cauto per questo prodotto pionieristico. Secondo le stesse fonti, l'azienda avrebbe distribuito tra 15 e 30 unità per ogni principale store Samsung nel paese, per un totale stimato di 700 dispositivi disponibili a livello nazionale nel giorno di lancio. Le vendite fulminee confermano l'interesse del pubblico tech verso questa nuova forma di dispositivo mobile, nonostante il prezzo presumibilmente elevato.
Le proiezioni di vendita suggeriscono che Samsung prevede di commercializzare tra 2.500 e 5.000 unità del Galaxy Z TriFold entro l'inizio del prossimo anno, numeri che posizionano il dispositivo come un prodotto di nicchia destinato agli early adopter e agli appassionati disposti a investire in tecnologia di frontiera. Questa strategia ricorda i primi lanci dei dispositivi pieghevoli originali, quando la produzione limitata e i costi elevati ne facevano oggetti quasi da collezione prima che la categoria maturasse.
Vale la pena sottolineare che le informazioni sui costi di riparazione e sui volumi di vendita provengono da fonti non ancora confermate ufficialmente da Samsung, quindi è opportuno considerarle con una certa cautela in attesa di comunicazioni ufficiali. Per il mercato europeo, dove normative sulla garanzia e sul diritto alla riparazione sono particolarmente stringenti, sarà interessante vedere come l'azienda strutturerà i programmi di assistenza e se offrirà opzioni di protezione aggiuntiva come il Samsung Care+ per ammortizzare questi costi potenzialmente proibitivi.
Il Galaxy Z TriFold rappresenta l'ultimo capitolo nell'evoluzione degli smartphone pieghevoli, una categoria che sta progressivamente passando da curiosità tecnologica a segmento di mercato maturo. I costi di riparazione elevati per il display interno potrebbero scoraggiare alcuni utenti, ma per chi cerca il massimo dell'innovazione nel formato mobile, questo dispositivo offre un'anteprima concreta del futuro dei dispositivi portatili multifunzione.