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Pro
- Display incredibile per scrivere e disegnare
- Dotazione da top di gamma
- Autonomia stellare
- Design elegante, costruzione solidissima.
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Contro
- Spazio di archiviazione non espandibile.
- Non adatto a chi cerca la massima potenza
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
Huawei MatePad 12X Papermatte
Ci sono device che, appena li prendi in mano, sembrano volerti dire qualcosa. Vuoi per la qualità costruttiva, percepibile fin da subito, vuoi per la loro peculiarità sotto alcuni aspetti, vuoi per la loro dotazione generosa (merce sempre più rara di questi tempi) o vuoi semplicemente per la loro essenza.
Il Huawei MatePad 12X Papermatte Edition è uno di questi device. Un tablet che, pur non seguendo il trend di voler proporsi con una scheda tecnica all'ultimo grido, centra perfettamente l'obiettivo di porsi come uno dei migliori device in commercio, specialmente per i creativi.
Lo fa fin dal principio con quella parola, Papermatte, che richiama immediatamente la sua volontà di essere paragonato a quei blocchi da disegno che, oramai eoni fa, erano immancabili nella borsa di qualunque grafico, architetto o artista.
Lo trasmette con un bundle completo di tastiera (con layout americano) e penna, in modo da porsi fin da subito come un device completo e capace di supportare tutte le necessità dell'utenza.
E lo fa, soprattutto, con una qualità costruttiva fuori scala per un prodotto venduto a un prezzo così concorrenziale.
Un ritorno che sa di maturità
Huawei non è nuova a esperimenti coraggiosi, ma il MatePad 12X rappresenta una tappa importante dell'evoluzione di questa visione aziendale: è un dispositivo pensato sia per l’intrattenimento, che per la creatività digitale; con una scheda tecnica cucita attorno al sodisfare questi due compiti senza alcun tentennamento.
Dopo anni difficili per l’azienda cinese, colpita dalle restrizioni occidentali e costretta a reinventare la propria infrastruttura software, è sorprendente vedere un prodotto che trasmette così orgogliosamente questo ritorno in pompa magna, senza sorprendere con schermi pieghevoli e concept futuristici, ma solo con tanta sostanza.
Il MatePad 12X non è il solito clone di iPad, ma un tablet con un’identità propria, costruita attorno a una filosofia precisa: democratizzare la sostanza.
Motivo per il quale, ho deciso di mettere da parte il mio iPad Pro, immancabile compagno di viaggio, e portarmi in giro per l'Europa il MatePad 12X per capire quanto una scheda tecnica altisonante potesse essere così indispensabile nel mio quotidiano.
Eleganza senza eccessi
Il primo impatto con il MatePad 12X è quello di un tablet premium: linee pulite, spessore contenuto (appena 6 mm), un peso di 555 grammi che lo rende compatto, maneggevole ma con una diagonale perfetta per tutti i tipi di lavoro.
I bordi sono leggermente più arrotondati rispetto a un iPad, e il rapporto d’aspetto un po’ più allungato, per favorire la fruizione dei contenuti multimediali.
La costruzione è impeccabile, tipica di Huawei, con una cura quasi ossessiva per i dettagli: tasti, griglie degli speaker e connettori magnetici sono posizionati con precisione chirurgica, senza mai inquinare il design e mettendo fra le mani un tablet solido, elegante e, nel caso del modello in prova, con una elegante tinta verde pastello decisamente convincente e diversa dal solito binomio: bianco/nero.
il protagonista indiscusso del tablet è il display Papermatte, un pannello LCD da 12 pollici con risoluzione 2800x1840 e refresh rate a 144Hz.
A differenza di un OLED, questa tecnologia riduce drasticamente i riflessi e offre una superficie opaca che trasmette le stesse sensazioni della carta, senza però sacrificare la qualità dei colori, che rimangono sempre vividi e naturali.
Inoltre, a differenza di altre soluzioni "a posteriori", come le varie pellicole applicabili sui display dei tablet che simulano la carta, la tecnologia utilizzata da Huawei non mostra segni di usura in seguito a ore passate a disegnare sullo schermo, così come si rivela, in linea generale, molo resistente ai graffi dovuti dall'utilizzo occasionale.
È una scelta particolare, quasi controcorrente, ma che conquista al primo sguardo: leggere, scrivere o disegnare su questo schermo è puro godimento, perché la luce ambientale non si trasforma mai in un fastidio e le sensazioni trasmesse sono analoghe a quelle date dall'utilizzare carta e penna.
A differenza dello schermo OLED a cui ero abituato, che anche a bassa luminosità affaticava la vista dopo ore di lettura, il display del MatePad 12X mi ha permesso di lavorare per ore senza mai percepir alcun tipo di fastidio. La sensazione è la stessa che mi restituiva il mio vecchio Kindle, ma con colori molto più vividi e una versatilità senza precedenti.
Alla stessa maniera, per quanto si tratti di un display LCD, fruire contenuti multimediali è sempre stato un piacere. Calibrazione dei colori ottima, luminosità perfetta in ogni contesto e nessun "effetto patinato" troppo marcato.
Tastiera e M-Pencil: l’accoppiata vincente
Il modello che ho provato includeva la tastiera magnetica (con layout americano) e la M-Pencil Pro, entrambe connesse tramite il nuovo protocollo Nearlink.
È una tecnologia sviluppata da Huawei come alternativa al Bluetooth, capace di garantire una latenza bassissima e una velocità di trasferimento dati fino a 1.2Gbps.
Nella pratica, la connessione è istantanea e stabile: basta avvicinare la penna o la tastiera, e il tablet riconosce gli accessori senza esitazioni.
La M-Pencil, in particolare, è stata una sorpresa. Supporta oltre 10.000 livelli di pressione e restituisce una sensazione di scrittura morbida e naturale, molto vicina a quella di una matita su carta ruvida.
Non ha quella scivolosità artificiale di molte penne digitali, e grazie al rivestimento opaco del display, si percepisce un reale attrito fisico. Per chi disegna o ama prendere appunti a mano, è una goduria, soprattutto per la capacità della penna di percepire le angolazioni e restituire un tratto digitale che richiama perfettamente le sfumature di una reale punta in graffite.
Il software di disegno preinstallato, GoPaint, è semplicemente fantastico. Immediato, ricolmo di funzioni utili per la creazione e, almeno personalmente, spanne sopra in termini di immediatezza rispetto a ProCreate, pur non raggiungendone la complessità in termini di micro-caratteristiche pensate per specifici tipi di reattivi.
Com da tradizione, esporta in PSD, JPG e PNG, offrendo una ottima gestione dei livelli e tantissime funzioni per cucire la sensibilità della penna attorno alle esigenze di chi la utilizza.
Splendida anche la tastiera magnetica che, pur non offrendo un trackpad, riesce a rivelarsi progettualmente migliore di tante celebri alternative. Niente stand ingombranti, nessuna angolazione particolare, il tablet si ancora magneticamente in una delle due scanalature presenti, offrendo due angolazioni ben distinte, e si ancora saldamente.
Il risultato è un device perfetto per scrivere, poco ingombrante e solido. Si appoggia sulle gambe, sul tavolino di un aereo, su uno spazio molto ristretto e si scrive senza pensieri anche in virtù di una tastiera di dimensioni standard (al netto dei tasti funzione e di punteggiatura) sempre comoda e reattiva.
Prestazioni e sistema operativo
Sotto la scocca, il MatePad 12X ospita il chipset Kirin T90A, un octa-core con architettura Arm Cortex A-510, accompagnato da 8 o 12 GB di RAM e 256 GB di storage.
Non è un mostro di potenza sulla carta, ma si comporta egregiamente. L’apertura delle app è fluida, il multitasking risulta ben gestito e la navigazione tra finestre o documenti pesanti non presenta mai rallentamenti.
È chiaro che non stiamo parlando di un dispositivo pensato per sostituire un laptop di fascia alta, ma per la produttività quotidiana e la creatività è praticamente perfetto.
Il sistema operativo è HarmonyOS 4.2, la piattaforma proprietaria di Huawei derivata da Android che, grazie all'Aurora store, oramai non ha più delle reali limitazioni nell'integrarsi con i servizi di Google e nel permettere di scaricare le applicazioni precedentemente acquistate su Play Store.
Paradossalmente, proprio questa assenza di un Google onnipresente nell'esperienza finale, ha un effetto positivo: niente invasione di IA o pubblicità in ogni dove. L’esperienza è più “pulita”, concentrata sul dispositivo e non esaspera mai i servizi di terze parti.
È un ritorno a un’idea di tecnologia più discreta, meno urlata, che mi ha ricordato com’era usare questi device dieci anni fa, quando la semplicità e l'immediatezza erano delle virtù da celebrare.
Esperienza d’uso quotidiana
Durante le settimane di prova, ho utilizzato il MatePad 12X un po’ per tutto: dalla lettura di fumetti alla scrittura di articoli, dallo streaming a delle sessioni di disegno improvvisate.
L’autonomia è uno dei suoi punti di forza: la batteria da 10.100mAh garantisce tranquillamente un’intera giornata di utilizzo misto, e anche con un uso intenso non sono mai riuscito a scaricarlo prima di sera. Il tablet scalda pochissimo e la gestione energetica è esemplare.
Gli speaker stereo posti sui lati superiore e inferiore offrono un audio bilanciato e potente, perfetto per la visione di film o di serie tv.
Dal punto di vista fotografico, non c’è molto da dire: il modulo fotografico posteriore è onesto, più che sufficiente per scatti di riferimento e scansione di documenti. Non è certo il focus del prodotto, così come non è un aspetto importante per i tablet, ma si comporta comunque molto meglio di molte soluzioni presenti in device della stessa fascia di prezzo.
Software creativo e produttività
Uno degli aspetti che ho più apprezzato è l’integrazione tra software e accessori, molto simile a quanto visto su iPad. La tastiera magnetica, ad esempio, non si limita a essere una periferica: è perfettamente integrata nell’interfaccia di HarmonyOS.
Il sistema riconosce i comandi rapidi, gestisce le scorciatoie e permette di passare facilmente dal tocco alla digitazione, permettendo di lavorare anche solamente tramite tastiera, in maniera molto fluida e naturale.
GoPaint, come già accennato, rappresenta il cuore creativo del MatePad. La possibilità di esportare in formati professionali lo rende appetibile anche per illustratori e designer che cercano una piattaforma secondaria, magari per schizzi veloci o concept.
La latenza tra tratto e segno è praticamente impercettibile, come riferimento posso dirvi che è analoga a quella reperibile su iPad con la Pencil di Cupertino, segno che Nearlink è una tecnologia incredibilmente avanzata e matura.
Prezzo e conclusioni
Il Huawei MatePad 12X Papermatte Edition è disponibile online a 649€ con tastiera inclusa. Considerando l'attuale bundle con M-Pencil Pro (fino al 13 novembre), si tratta di un'offerta indubbiamente competitiva, visto che allo stesso prezzo si acquistano bundle molto meno performanti o si compra esclusivamente un tablet con performance similari ma senza accessori.
Inoltre, fino al 14 novembre, usando il codice A11SINGLES sul sito di Huawei si ottiene un ulteriore 11% di sconto, portando il prezzo finale di questo bundle a 577,61€... un furto per la qualità e la completezza di questo bundle.
Tirando le somme, il MatePad 12X è il tablet ideale per chi cerca una via di mezzo tra svago e produttività. Perfetto per studenti, professionisti e creativi che vogliono un dispositivo da viaggio leggero, completo e performante, o artisti digitali in cerca di un device che offra una superficie più naturale su cui disegnare.
È anche un’ottima alternativa a chi desidera un tablet di grandi dimensioni per leggere o guardare contenuti senza i riflessi fastidiosi di uno schermo lucido. Rivelandosi come uno dei migliori incroci fra e-Reader e tablet.
Dopo settimane di utilizzo, posso dire che il Huawei MatePad 12X Papermatte Edition mi ha convinto molto più del previsto. Non è perfetto, la memoria non è espandibile (256GB potrebbero essere pochi per molti utenti) e le applicazioni esose di risorse (come ad esempio i programmi di video editing o i giochi di ultima generazione) non vanno d'accordo con la sua scheda tecnica...ma ha carattere da vendere.
È un table che punta tutto sul garantire affidabilità, praticità e solidità a determinate fasce di utenti, senza scendere mai a compromessi in quegli specifici scenari e, soprattutto, senza porsi per quello che non è.
Il suo schermo opaco è un piccolo capolavoro; la M-Pencil Pro un compagno di scrittura e disegno sorprendentemente preciso; HarmonyOS un sistema operativo fluido, razionale e, soprattutto, essenziale.
In un’epoca in cui tutti i tablet sembrano voler imitare Apple, Huawei sceglie una strada diversa: quella della concretezza. Non vuole stupire con effetti speciali, ma essere un compagno di lavoro affidabile, robusto ed elegante... e per me, oggi, questo vale più di qualsiasi benchmark.