Il mondo della tecnologia mobile non dorme mai, e mentre il Galaxy S25 Ultra ha appena compiuto sei mesi di vita commerciale, i rumors sul suo successore stanno già facendo impazzire gli appassionati di fotografia mobile. Le indiscrezioni più recenti dipingono un quadro interessante per il futuro flagship di Samsung, con promesse di miglioramenti significativi nel comparto fotografico che potrebbero finalmente risolvere alcuni problemi storici della serie Ultra. Tuttavia, non mancano le contraddizioni tra le diverse fonti, creando un clima di incertezza su quello che potrebbe essere uno degli smartphone più attesi del 2026.
La battaglia dei sensori: conferme e smentite
Secondo Ice Universe, uno dei leaker più affidabili nel panorama Samsung, il Galaxy S26 Ultra manterrà lo stesso sensore principale da 200MP utilizzato fin dal Galaxy S23 Ultra, l'Isocell HP2. Questa rivelazione va in netto contrasto con le voci provenienti dalla Cina che parlavano di un sensore Sony da 200MP più grande, con dimensioni di 1/1,1 pollici. La discrepanza tra queste informazioni evidenzia quanto sia ancora prematuro fare previsioni definitive sul dispositivo.
Nonostante la continuità nel sensore, le novità non mancherebbero. Il tipster taiwanese sottolinea che il vero cambiamento risiederebbe nell'apertura più ampia, una modifica che potrebbe rivoluzionare le capacità fotografiche del dispositivo senza necessariamente stravolgere l'hardware di base.
Rivoluzione nell'apertura: più luce, meno problemi
L'implementazione di un'apertura più generosa promette di "aumentare notevolmente l'ingresso di luce, migliorare la qualità in condizioni di scarsa illuminazione e risolvere tutti i problemi esistenti", secondo le affermazioni di Ice Universe. Questa evoluzione tecnica potrebbe finalmente mettere la parola fine a una delle criticità più persistenti della serie Ultra: le prestazioni fotografiche notturne e la gestione del motion blur.
Un'apertura più ampia comporta benefici tangibili che vanno oltre la semplice raccolta di luce. I ritratti dovrebbero apparire più naturali grazie alla profondità di campo naturalmente più ridotta, riducendo la dipendenza dagli effetti bokeh generati via software. Inoltre, tempi di scatto più rapidi potrebbero tradursi in una riduzione significativa del lag dell'otturatore, problema che ha afflitto a lungo i telefoni Ultra di Samsung.
I rischi di un'apertura troppo generosa
Tuttavia, l'entusiasmo deve fare i conti con la realtà fisica dell'ottica. L'esperienza con dispositivi come lo Xiaomi 15 Ultra ha mostrato come sensori molto grandi abbinati ad aperture estreme possano creare "un disastro sfocato" negli scatti ravvicinati. Anche il vivo X90 Pro del 2023, con il suo sensore da un pollice e apertura f/1.75, ha dimostrato quanto sia delicato l'equilibrio tra prestazioni ottiche e praticità d'uso.
La profondità di campo estrema può trasformarsi da vantaggio a limite quando si tratta di ritratti o macro, costringendo gli utenti a mantenere distanze maggiori per ottenere immagini completamente a fuoco. Samsung dovrà dimostrare di aver trovato il giusto compromesso per evitare questi inconvenienti.
Anche il teleobiettivo si evolve
Le novità non si limiterebbero al sensore principale. Sempre secondo Ice Universe, il teleobiettivo 5x da 50MP manterrebbe la sua risoluzione ma guadagnerebbe anch'esso un'apertura più ampia. Questo miglioramento dovrebbe tradursi in scatti più luminosi e puliti in condizioni di scarsa illuminazione, completando un pacchetto fotografico che promette di essere il più equilibrato mai visto su un Galaxy Ultra.
Con ancora diversi mesi prima del lancio ufficiale, queste indiscrezioni vanno prese con le dovute cautele. Tuttavia, la direzione intrapresa da Samsung sembra chiara: migliorare le prestazioni fotografiche attraverso ottimizzazioni hardware mirate piuttosto che rivoluzioni complete del sistema.