Torneranno le batterie rimovibili negli smartphone?

L'UE vuole regolamentare l'uso e la gestione delle batterie, il che potrebbe far tornare le batterie rimovibili negli smartphone e non solo.

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a cura di Silvio Colombini

I membri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo pensato per la maggior durata e riciclabilità delle batterie. E che potrebbe avere un grosso impatto sull’uso quotidiano degli smartphone.

Non è la prima volta che l’Unione Europea entra nella vita di tutti i giorni dei suoi cittadini introducendo norme pensate per ridurre l’impatto ambientale di alcuni dei device più usati. Non molto tempo fa, ad esempio, è stata presa la decisione di rendere la porta USB Tipo-C lo standard per la ricarica di dispositivi elettronici come smartphone e laptop. Norma a cui anche Apple è obbligata a sottostare. Ora sembra essere la volta delle batterie, l’Unione Europea ha infatti annunciato che vuole che siano sostituibili più facilmente. Questo vorrebbe dire che potremmo assistere ad un grande ritorno: le batterie rimovibili negli smartphone.

La nuova legislazione europea si applicherà a tutti i tipi di batterie vendute nell'UE. Saranno quindi escluse non solo le batterie utilizzate nei dispositivi elettronici ma anche quelle utilizzate nei veicoli a due ruote e nei veicoli elettrici (VE). L'obiettivo dell'Europa è quello di rendere le batterie e il loro uso più ecologici. I primi effetti delle nuove norme si vedranno dal 2024: i produttori di batterie interni all’UE dovranno fornire informazioni sull'impronta di carbonio totale delle loro batterie lungo tutto l’arco produttivo, dall'estrazione al processo di riciclaggio. I dati raccolti verranno poi utilizzati per fissare un limite massimo di CO2 che entrerà in vigore da luglio 2027.

Anche i consumatori verranno coinvolti: le nuove norme prevedono infatti l’introduzione, sulle batterie, di un QR code con cui sarà possibile venire a conoscenza di informazioni relative a capacità, prestazioni, durata e composizione chimica. Non solo: l’Unione Europea potrebbe arrivare a far introdurre, come già avviene per gli elettrodomestici, un’etichetta energetica che informi l’utente non solo di questo aspetto ma anche di altri elementi come impermeabilità ad acqua e polveri.

E innegabile che l’avvento di questa nuova normativa andrà porre nuove sfide ai produttori di smartphone: ormai da anni lo standard è quello di immettere sul mercato device il cui retro non sia più apribile; scelta giustificata, almeno ufficialmente, con la possibilità di ottimizzare l’uso dello spazio e, quindi, poter proporre device più sottili ed eleganti. Certo, il modo più semplice per gestire queste nuove norme sarebbe il ritorno alle batterie rimovibili, tuttavia le aziende hanno davanti ancora molto tempo prima di dover effettivamente adeguarsi a quanto introdotto dall’Unione Europea. Solo il tempo ci dirà come decideranno di affrontare questa nuova “sfida”.