USA: “Huawei è controllata dall’esercito cinese”, si temono nuove sanzioni

Come riportato da Reuters, gli USA ha redatto un elenco di 20 aziende cinesi operanti sul suolo statunitense che sarebbero di proprietà o controllate del governo di Pechino. Tra queste, Huawei e Hikvision.

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a cura di Lucia Massaro

Nuove accuse da parte degli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da Reuters, il Dipartimento della Difesa USA ha redatto un elenco delle aziende cinesi operanti sul suolo statunitense che – sulla base di loro indagini – sarebbero di proprietà o controllate del governo di Pechino. La lista comprende ben 20 compagnie tra cui Huawei e Hikvision (già presenti nella ormai famosa Entity List), China Mobile e China Communications.

Questo nuovo documento potrebbe gettare le basi per nuove sanzioni nei confronti delle compagnie asiatiche da parte degli Stati Uniti che – nell’ultimo anno – hanno preso di mira Huawei, sottomessa a varie limitazioni da parte del Paese a stelle e strisce. La scelta di imporre eventuali blocchi spetta al presidente Trump, a cui i senatori democratici hanno chiesto di imporre sanzioni economiche alle aziende presenti nell’elenco.

Un alto funzionario dell’amministrazione Trump ha dichiarato a Reuters che “l’elenco può essere visto come uno strumento utile per il governo, le società, gli investitori, le istituzioni accademiche e altri partner per condurre due diligence in merito alle partnership con queste entità”. In pratica, servirebbe per far capire bene alle compagnie USA con che tipo di società straniera hanno a che fare.

Per il momento, Huawei non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito. Mentre Hikvision ha definito le accuse come “prive di fondamento” sostenendo la propria indipendenza dal governo e dall’esercito cinese. La società si è detta pronta a collaborare con gli Stati Uniti per risolvere la questione.

Insomma, le accuse degli USA contro le società tecnologiche cinesi sembrano non finire. Tutt’altro. Gli USA sferrano sempre nuovi colpi. Attacchi che non fanno altro che intensificare le tensioni tra le due potenze mondiali. Pechino potrebbe passare al contro-attacco e prevedere la creazione di una Entity List in cui a essere inserite potrebbero essere i colossi americani, come Qualcomm, Cisco, Apple e Boeing.

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