Call of Duty ancora su PlayStation: Spencer lo confermò già a gennaio

Phil Spencer continua a rassicurare i giocatori PlayStation su Call of Duty: ecco i dettagli della sua ultima dichiarazione.

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a cura di Alessandro Adinolfi

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft sta facendo molto rumore e non poteva essere da meno. A differenza di Bethesda, infatti, sono tantissimi i marchi che il publisher statunitense ha nel suo portfolio, incluso quello di Call of Duty. Proprio il first person shooter sembrerebbe essere al centro della discordia delle varie anti trust, nonostante Phil Spencer abbia rassicurato diverse volte che il gioco rimarrà disponibile anche su altre piattaforme. Una rassicurazione già fornita a Sony, a seguito dell'annuncio dato a gennaio riguardante proprio l'acquisizione dell'editore.

Le dichiarazioni di Phil Spencer sono contenute in un articolo di The Verge, che ha ricevuto una nota da parte dell'Head of di Microsoft Gaming. "A gennaio abbiamo firmato un accordo che garantiva la parità di contenuti per Call of Duty su PlayStation per svariati anni anche dopo la fine della partnership tra Sony e Activision", le parole di Spencer. "Si tratta di un accordo che va ben oltre gli standard dell'industria dei videogiochi".

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non sta riscontrando problemi, ma sempre più anti trust e organi governativi atti a dare l'ok stanno continuando a porre domande e investigare in merito. Per questo motivo Spencer ha cominciato una sorta di strategia comunicativa per rassicurare tutti coloro che sono coinvolti in questa operazione, come il post pubblicato sul blog ufficiale della casa di Redmond. Post che ha ribadito anche l'intenzione di inserire in Xbox Game Pass diversi giochi di Activision Blizzard, tra cui Diablo, Overwatch e proprio la serie di Call of Duty.

Activision Blizzard dovrebbe passare nelle mani di Microsoft nel corso del 2023. L'operazione potrebbe anche non andare in porto, visto il precedente tra NVIDIA e ARM. Chiaramente per scoprire se davvero il publisher passerà nella famiglia di Xbox Game Studios sarà necessario attendere il prossimo anno.