Diablo Immortal, nuovo contatto a BlizzCon 2019

Durante il BlizzCon 2019 abbiamo provato nuovamente Diablo Immortal, il titolo della saga sviluppato per dispositivi mobile.

Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Molti si saranno dimenticati del non troppo fortunato Diablo Immortal, ma Blizzard decisamente no. Oltre a Diablo IV, l'azienda di Irvine ha infatti portato anche il titolo per dispositivi mobile annunciato l'anno scorso che non convinse appieno i fan della popolare saga Action-GDR. soprattutto a causa della delusione del mancato annuncio del quarto capitolo, arrivato poi quest'anno.

Noi lo apprezzammo, ma nel corso dei mesi successivi il gioco sparì dalla scena, lasciando non pochi dubbi sul suo sviluppo. Fortunatamente durante BlizzCon 2019 abbiamo avuto modo di metterci nuovamente le mani sopra, scoprendo un gioco divertente e perfetto per qualsiasi tipo di dispositivo mobile.

Alla scoperta del mondo di gioco

L'anno scorso provammo prevalentemente i dungeon e il barbaro, durante la BlizzCon 19 invece, abbiamo avuto la possibilità di passare un po'di tempo in compagnia del mago, esplorando una piccola parte del mondo di gioco.

Vediamo così la città di Wortham e tutta la zona intorno al cimitero di Ashwold. La prima cosa che salta all'occhio è l'incredibile lavoro svolto su tutto l'apparato tecnico e grafico del gioco, semplicemente straordinario considerando che gira su dispositivi mobile, talmente impressionante da risultare persino superiore a Diablo III sotto tantissimi aspetti a partire dagli effetti grafici. Oltre a questo non abbiamo notato dei cali percettibili, anche se il telefono scalda non poco durante il gameplay.

La componente narrativa non è ancora chiarissima e la missione era molto probabilmente in fase avanzata, ma possiamo dirvi che sono presenti diversi personaggi, dialoghi e descrizioni che aiutano non poco a dare una coerenza a tutta la storia raccontata.

Uccidere demoni... in mobilità

Il gameplay di Diablo Immortal è sempre frenetico e divertente esattamente come ce lo ricordavamo, perfetto da giocare in mobilità grazie alla sua semplicità e intuitività - come Diablo III su Switch ha dimostrato. È sempre disponibile l'attacco primario e quattro abilità selezionabili da sfruttare in maniera secondaria, oltre all'utilizzo della pozione per curarsi.

Ci sono però delle aggiunte rispetto all'anno scorso come le Ultimate, un'abilità speciale che ogni personaggio può sfruttare per potenziare l'attacco e le caratteristiche per un tempo limitato. La Ultimate si ricarica eliminando demoni con gli attacchi base e spinge il giocatore a uccidere più nemici possibili e sfruttare l'abilità finale nei momenti più concitati. Presente anche l'inventario, molto basilare e classico nella sua struttura. Abbiamo però delle novità legati agli oggetti leggendari alterabili che possono essere utili per trasformare le nostre abilità, facendole diventare più potenti e letali.

L'unico dubbio al momento è relativo al livello di difficoltà. Il gioco ci è sembrato forse sin troppo semplice e guidato, in particolar modo a causa delle movenze dei nemici forse fin troppo rallentate. Bisogna tuttavia capire quante saranno le difficoltà nel gioco completo e se ci sarà un bilanciamento mano a mano che si avanza nel gioco, magari lavorando anche sulle impostazioni dello smartphone o tablet stesso.

Tirando le somme

Diablo Immortal sembra essere davvero un grandissimo titolo su dispositivi mobile, avere Diablo a portata di mano ovunque si va può essere potenzialmente incredibile, soprattutto con una tale qualità grafica e di gameplay. Rimangono dubbi sul bilanciamento della difficoltà e sul modello di business che rimane tutt'ora piuttosto poco chiaro. Per il resto Diablo Immortal è lo stesso ottimo videogioco mobile provato durante la precedente edizione e ci auguriamo che l'annuncio di Diablo IV abbia sufficientemente calmato gli animi dei fan, in modo tale da guardare sotto un'altra prospettiva quello che potrebbe divenire uno dei migliori prodotti videoludici per smartphone di sempre.