FIFA 21: Ibrahimovic ancora contro EA, continua la diatriba diritti

Ibrahimovic continua a rispondere ad EA Sports in merito alla questione legata ai diritti d'immagine inclusi nel titolo clacistico FIFA 21.

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a cura di Marco Piccirilli

Quella fra Electronic Arts e Zlatan Ibrahimovic in merito ai diritti di immagine di FIFA 21 è una polemica che va avanti ormai da diversi giorni, e che ha cominciato ad interessare seriamente più parti in campo, oltre a solleticare molto da vicino le aule di tribunale. Alle prime richieste di spiegazioni di Ibra, fattosi ormai portavoce (anche attraverso il suo agente, Mino Raiola) di un movimento più grande, aveva fatto seguito la pronta risposta di EA, intervenuta tramite un comunicato ufficiale, in cui il colosso statunitense ribadiva l'assoluta legalità delle operazioni di acquisizione dei diritti di utilizzo dei calciatori inclusi nel gioco.

Rispondendo a Raiola, il quale aveva sollevato questioni circa il metodo improprio (a suo dire, almeno) di acquisizione dei diritti, EA aveva ribadito che "l'attuale disputa portata avanti sui social rappresenta un tentativo di trascinare FIFA 21 in un contenzioso con terzi con cui lavoriamo ma che non hanno nulla a che vedere con EA Sports. Vogliamo essere molto chiari: siamo in possesso di tutti i diritti contrattuali per poter includere nel nostro gioco l'aspetto di tutti i calciatori attualmente presenti. Abbiamo acquistato questi diritti dalle leghe, dalle squadre e in alcuni casi dai singoli calciatori."

Stamattina, Ibrahimovic stesso ha risposto a mezzo Facebook, alimentando ulteriormente il botta e risposta. "Mi rivolgo a EA Sports: non stiamo parlando di diritti di immagine collettivi come dite voi. I vostri giochi sono basati su diritti di immagine individuali. Non li avete comprati da FIFPro perché così ci hanno detto. Non li avete comprati dal Milan, perché così ci hanno detto. Non li avete comprati da me. Allora da chi li avete comprati?"

Ci troviamo, insomma, di fronte a una situazione in cui al momento sarebbe molto difficile stabilire chi ha ragione, a meno di ricorrere a vie legali, anche se le nuove questioni sollevate da Ibrahimovic, a questo punto, richiederebbero una risposta più chiara da parte di EA. Voi da che parte state?

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