GameStop perde altri 100 milioni, non un momento facile

Un nuovo rapporto svela che GameStop ha perso altri 100 milioni di dollari, ma le scorte next-gen possono risollevare la situazione.

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a cura di Gianluca Saitto

Ultimamente la catena di negozi GameStop è finita più volte in una serie di bufere. L'ultima riguardava una questione relativa a una serie di NFT, e oltre a queste situazioni non troppo felici sembra proprio che la situazione dell'azienda non sia tra le più rosee. All'interno dell'ultimo rapporto sugli utili scopriamo che la società ha dovuto affrontare un altro trimestre difficile data l'ennesima perdita registrata.

Nello specifico scopriamo che per il secondo trimestre fiscale dell'azienda, ovvero quello che va da maggio a luglio 2022, GameStop ha registrato una perdita complessiva di 108,7 milioni di Dollari, che è ben peggiore della perdita di 61,6 milioni di Dollari che l'azienda ha subito nello stesso periodo dell'anno scorso. Quel che è negativo è che anche le vendite nette o le entrate totali sono diminuite, dato che sono scese da 1,183 miliardi durante il secondo trimestre fiscale dello scorso anno a 1,136 miliardi nell'ultimo trimestre.

Attualmene GameStop si sta concentrando molto sulla vendita delle categorie dei gadget collezionabili e proprio questo segmento della sua attività ha registrato una crescita anno su anno, passando da 177,2 milioni a 223,2 milioni di Dollari per il secondo trimestre fiscale di quest'anno. In questa situazione turbolenta, il CEO della società Matt Furlong ha affermato che sarebbero in arrivo tempi migliori, poiché GameStop dovrebbe avere una fornitura più folta delle console di attuale generazione.

Sappiamo tutti molto bene quanto sia ancora difficile la situazione scorte di PS5 e Xbox Series X, ma stando alle parole del CEO di GameStop sembra proprio che sarà un maggiore numero di scorte di console a risollevare la situazione dell'azienda. Quel che è certo è che la catena di negozi stia faticando a trovare una quadra, e questo potrebbe star accadendo anche all'approccio dei giocatori sempre più verso l'acquisto dei contenuti digitali a favore di quelli fisici.