Microsoft e Activision: acquisizione ancora più complicata in UK

Nonostante manchino due mesi al verdetto definitivo, in UK l'acquisizione di Activision da parte di Microsoft si è appena complicata.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Quando lo scorso anno Microsoft tentò di acquisire Activision, probabilmente era conscia dei diversi ostacoli che avrebbe trovato sulla sua strada. Nel Regno Unito però la situazione continua a essere più complicata che altrove e nella giornata odierna la CMA (ovvero l'antitrust britannica) ha deciso di pubblicare un nuovo report, che continua a mostrare tutte le difficoltà di questo deal.

Partiamo, ovviamente, dall'inizio: il nuovo report della CMA non è definito. Si tratta di una sorta di analisi provvisoria, che arriva però a distanza di mesi dai primi dubbi e dalle prime contestazioni sollevate a Microsoft in merito all'acquisizione di Activision Blizzard. Oggi, con questa nuova pubblicazione, questi dubbi si fanno ancora più forti e un naturale stop potrebbe davvero essere dietro l'angolo.

Nei documenti, pubblicati nella giornata odierna, la CMA ammette di avere diversi dubbi in merito all'acquisizione. Secondo l'antitrust inglese, questo deal potrebbe causare dei danni ai giocatori e risultare in un aumento dei prezzi, in minor scelta o miglior innovazione. Dubbi ovviamente legittimi, che non fanno altro che aumentare il rischio che questa acquisizione (dal valore di quasi 70 miliardi di Dollari statunitensi) possa essere fermata. La pubblicazione della CMA è infatti la prima ad apparire sul mercato, dopo i vari rinvii sull'acquisizione emessi in Australia e nell'Unione Europea.

Come abbiamo detto in apertura, la CMA non ha ancora espresso un verdetto definitivo. Microsoft ha già commentato il nuovo report, rendendosi disponibile a "chiarire e fornire soluzioni per tutti i dubbi della CMA", come riportato in un comunicato stampa spedito ai colleghi di Eurogamer. Sicuramente però la situazione non è delle migliori e la sensazione è che lo scenario verrà nuovamente replicato quando l'Unione Europa pubblicherà i suoi report. Vi aggiorneremo non appena ci saranno ulteriori dettagli e notizie in dirittura d'arrivo.

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