Rainbow Six Outbreak: come dovrebbe essere Left 4 Dead 3

Avevamo già accennato alla modalità Outbreak di Rainbow Six Siege, un aggiornamento disponibile dal 6 marzo che mette gli operatori nei panni di novelli sterminatori di infetti, in pieno stile Left 4 Dead. Abbiamo provato personalmente la nuova modalità – a tempo limitato – introdotta da Ubisoft, e non ha minimamente deluso le aspettative.

Una serie di brevi filmati forniscono un po' di background alla modalità Outbreak, e nonostante la storia sia più che banale, la qualità della realizzazione ci getta perfettamente nell'atmosfera action-horror di questo aggiornamento. Dopo che un meteorite si schianta sulla Terra, una misteriosa infezione inizia a contagiare l'umanità. Il compito di Ash e della sua squadra è ovviamente quello di risolvere il problema a suon di botte.

Assieme ad altri due giocatori prenderemo i panni della squadra chiamata a disinfestare l'epidemia, combattendo contro l'intelligenza artificiale dei mostri che hanno invaso il pianeta. Il gameplay di questa modalità è assolutamente lineare e con poche sorprese: recatevi al punto A, difendete il punto A, andate al punto B, scortate qualcuno fino a C. Questa linearità tuttavia non è un difetto, e anzi ci consente di concentrarci totalmente su quello che è il succo di Outbreak: giocare spalla a spalla con due alleati e sopravvivere a orde di nemici.

Infetti "base", mostri che esplodo, mini-boss corazzati quanto un carro armato e un'atmosfera fantastica ci hanno convinto sin da subito: Outbreak è una piccola perla all'interno di un gioco già ottimo, e ci fa anche un po' sperare che Ubisoft decida di renderla una modalità di gioco fissa, o – sognando in grande – un titolo stand alone.

La sensazione di trovarsi all'interno di un Left 4 Dead 3 è impossibile da negare, e ci fa ben sperare per il futuro. Se non giocate Rainbow Six Siege da un po' vi consigliamo di aggiornare il titolo e provare Outbreak, non ve ne pentirete sicuramente!