Recensione Battle Chasers: Nightwar, classico è bello

La recensione di Battle Chasers: Nightwar, il GDR di cui non sapevamo di avere un disperato bisogno.

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a cura di Jacopo Retrosi

Battle Chasers: Nightwar

 

Un gioco di ruolo vecchia scuola dagli autori di Darksiders. Il titolo propone azione fantasy a turni e dungeon da saccheggiare, il tutto impreziosito da uno stile grafico d'eccezione e un livello di difficoltà d'altri tempi.

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CONTRO: Al comparto tecnico serviva più rodaggio; Gli sbalzi improvvisi di difficoltà possono creare un sacco di grattacapi; Gli eroi "in panchina" non prendono esperienza.

VERDETTO: Battle Chasers: Nightwar è un gioiello, un cult moderno che getta un occhio al passato travolgendo la (flebile) concorrenza di un genere che va lentamente scomparendo dal mercato. A corto di JRPG? L'industria non ne sforna più come una volta? Volgete pure lo sguardo verso la produzione Airship Syndicate e avrete pane per i vostri denti. Il problema poi sarà scollarsi dalla sedia. Crash permettendo.

Per essere un titolo che si ispira a un fumetto scomparso prematuramente agli albori del nuovo millennio, a opera tra l'altro di una software house risorta solo di recente dalle proprie ceneri, Battle Chasers: Nightwar di sicuro è riuscito a portare una bella boccata d'aria fresca nel panorama videoludico contemporaneo.

Una brezza dal sapore nostalgico, ma di quelle di cui sentivamo vivamente la mancanza da alcuni anni a questa parte. Il titolo Airship Syndicate (ex-Vigil Games) è infatti un GDR a turni di stampo fantasy, tradizionale, sia nel setting che nelle meccaniche, eppure estremamente coinvolgente, merito di un gameplay appagante e della magnifica realizzazione del mondo di gioco.

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A un primo sguardo (e non solo a dire il vero), Battle Chasers si presenta come il classico fantasy medievale che potremmo tranquillamente vedere in film, romanzi e sessioni di Dungeons & Dragons, dal cast di protagonisti al campionario di creature che ci si pareranno innanzi. Abbiamo ragazzine che si ritrovano per le mani artefatti magici che solo loro possono maneggiare, eroi di guerra scesi per l'ultima volta in battaglia dopo che avevano appeso la lama al chiodo, antiche macchine da guerra senzienti dal cuore gentile, rosse con due bombe da paura - esplosivi, che avete capito? - e poi ragni giganti, slime, lupi mannari, stregoni non-morti... il solito insomma.

La storia prende piede qualche tempo dopo l'interruzione dell'opera originale, proponendo una vicenda autoconclusiva facilmente "incastrabile" negli ingranaggi narrativi. Una deviazione senza troppe pretese, che riesce a introdurre i giocatori all'universo preesistente di Battle Chasers in modo poco "traumatico". Eppure, a dispetto del setting generico, l'atmosfera che si respira è piuttosto gradevole, grazie ai dialoghi scarni e puramente informativi  (salvo rare eccezioni) che permettono di concentrarsi interamente sul versante ludico. La trama non serve a granché quando è scandita da una gran bella avventura e tanti incontri interessanti, nevvero?

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Pad alla mano, Battle Chasers: Nightwar richiama da vicino i classici JRPG di una volta. Introduzione sbrigativa, una manciata di tutorial schematici e poco invasivi e si parte all'esplorazione di un enorme mappa tempestata di dungeon e location d'interesse, ma senza la seccatura degli incontri casuali.

Una delle caratteristiche che abbiamo particolarmente apprezzato del titolo Airship Syndicate è il senso di coesione tra l'obiettivo principale della campagna, le missioni secondarie e gli elementi minori a fare da contorno. In barba al trend che inzacchera i JRPG moderni, di nicchia e non, Nightwar non degrada i bersagli più impegnativi e gli strumenti più interessanti a contentino di fine gioco o a segreto rintracciabile spulciando online di cui si può fare benissimo a meno per arrivare ai titoli di coda.

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