Recensione Destiny 2, bentornati guardiani

Destiny 2 è il titolo del momento: scoprite nella nostra recensione se Bungie è riuscita a migliorare il titolo originale con questo atteso sequel.

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a cura di Francesco Dellagiacoma

Destiny 2

 

Con Destiny 2 Bungie aveva un solo obiettivo: migliorare quanto fatto di buono con il primo capitolo, e correggerne i difetti. Uno dei titoli più attesi dell'anno è finalmente disponibile per PlayStation 4 e Xbox One, e pare che gli sviluppatori si siano dati davvero da fare.

Destiny 2

CONTRO: Difficoltà piuttosto bassa nella campagna; Non si può scegliere la modalità di gioco in PvP; Qualche novità in più sarebbe stata gradita.

VERDETTO: Destiny 2 riesce a migliorare il primo capitolo sotto tutti i punti di vista: chi vuole concentrarsi sulla campagna troverà una storia interessante e delle missioni ben costruite così come coloro che puntano all'endgame e al multiplayer. Un successo che speriamo venga "coltivato" in maniera intelligente da Bungie.

Destiny 2 è uno dei titoli più attesi dell'anno: uno sparatutto che mischiato ad elementi MMORPG non può fare a meno di creare grandi aspettative nella comunità dei giocatori. Compito di Bungie è quello di migliorare un gioco già di buona qualità, limando qualche difetto e proponendo qualcosa che riesca a tenere i giocatori incollati allo schermo per anni e anni. Scopriamo assieme tutte le novità di questo seguito: bentornati, guardiani.

Una nuova storia

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Uno dei difetti più importanti di Destiny era sicuramente la trama, o meglio, il come essa fosse raccontata: in maniera frammentata e poco evocativa. Destiny 2 - chi ha giocato alla beta lo saprà - parte subito in quarta con una nuova storia, che comincia quando la Legione Rossa attacca la Terra, intrappolando il Viaggiatore. Ovviamente vogliamo raccontare quanto meno possibile dell'ottima storia di questo seguito, ma vi basti sapere che la campagna principale è veramente molto ben fatta, con una trama solida e personaggi caratterizzati alla grande.

L'impatto emotivo di cominciare il gioco perdendo i poteri, contro un temibile avversario come l'imperatore Dominus Ghaul, è veramente incredibile: i guardiani si trovano per la prima volta senza le abilità che li rendono unici, e dovranno combattere l'élite dei Cabal, intenzionata a vincere senza nessun compromesso. Un salto di qualità rispetto alla produzione originale decisamente molto gradito: anche chi non sceglie Destiny 2 principalmente per il multiplayer potrà divertirsi affrontando una storia ricca di contenuti e realizzata a dovere. E poi Cayde-6 doppiato da Nathan Fillion è sempre qualcosa di sublime.

Squadra che vince non si cambia

destiny 2 6

Destiny 2 ripropone l'ottimo gameplay del predecessore, senza cambiare le carte in tavola o quasi: una scelta che se da una parte potrebbe far storcere il naso agli amanti delle novità a tutti i costi, dall'altra si rivela azzeccata, dando ai giocatori un'esperienza di gioco solida e ben rodata, che non può far altro che divertire e far appassionare.

Il Titano, lo Stregone e il Cacciatore presentano tutti due sottoclassi con caratteristiche e poteri diversi. Ogni personaggio può cambiare sottoclasse (a patto di averla sbloccata tramite un'apposita missione) a piacere, modificando anche le varie abilità che vengono acquisite con i livelli. Nel caso del cacciatore, ad esempio, è possibile decidere se l'abilità di schivata debba ricaricare l'arma in uso, o azzerare il caricamento dell'attacco speciale ravvicinato. I personaggi non sono particolarmente personalizzabili sotto questo punto di vista, e la profondità in questo senso non è certo ai livelli di un MMORPG, ma d'altra parte tutte e sei le sottoclassi sono decisamente interessanti e divertenti da giocare.

Se il Cacciatore può schivare, il Titano evoca invece una barriera che fa da scudo a sé e agli alleati o che permette di ricaricare l'arma rapidamente accovacciandosi. Lo Stregone invece evoca un pozzo di luce che aumenta la potenza delle armi o che rigenera la salute. Sarebbe stato certo più divertente avere un'abilità completamente diversa a seconda della propria sotto-classe, ma confidiamo che con il tempo Bungie aumenti ancor di più il livello di personalizzazione del proprio personaggio.

Il gioco comunque risulta decisamente dinamico, e anche chi non è abituato agli sparatutto su console, non farà fatica a giocare joystick alla mano, colpa anche di una difficoltà decisamente troppo bassa che, anche con le dovute eccezioni, rende forse il gioco un po' troppo facile nella campagna in giocatore singolo. Per il resto Destiny 2 ci propone un gameplay di ottimo livello, che può essere considerato uno dei migliori nel suo genere.

C'è poco da criticare sotto questo punto di vista: tantissime armi diverse, abilità ed equipaggiamenti modificabili, nemici vari e divertenti da crivellare di proiettili. Anche il semplice sparare in aria in Destiny 2 riesce a divertire, merito anche di un comparto sonoro veramente ottimo, sia per il doppiaggio che per gli effetti sonori. La soundtrack d'altra parte è eccezionale, evocativa e perfetta per un titolo di questo calibro.