Recensione La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra

Torniamo nella Terra di Mezzo con l'Ombra della Guerra. Riuscirà il seguito dell'amato l'Ombra di Mordor a replicarne il successo? Ecco la nostra recensione.

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a cura di Francesco Dellagiacoma

L'ombra della guerra

 

L'Ombra della Guerra cala nuovamente sulla Terra di Mezzo. Il nuovo capitolo della saga di Monolith promette di correggere i difetti del precedente, riprendendo la storia di Talion e Celebrimbor ancora una volta alle prese con i poteri oscuri che minacciano il mondo. Scopriamo assieme tutte le novità di questo atteso seguito.

La Terra di Mezzo: L'ombra della guerra

CONTRO: ...Ma ci spiace comunque vederle in game; Controlli poco reattivi e non sempre precisi; Sistema di combattimento migliorabile; Trama e narrazione sempre non eccelse.

VERDETTO: Tanta carne al fuoco, molta cucinata bene, altra un po' meno. L'Ombra della Guerra è un'esperienza profonda e varia, limitata però dal punto di vista tecnico. Un gioco ideale per chi ha amato il predecessore, che però potrebbe far storcere il naso ai giocatori più esigenti.

L'Ombra della Guerra è uno dei titoli più attesi di questo ottobre, e probabilmente addirittura dell'anno. Le ambientazioni Tolkieniane e un capitolo precedente molto apprezzato hanno creato tantissime aspettative nei giocatori. Scopriamo quali novità ha portato il ritorno di Talion e Celebrimbor nella Terra di Mezzo.

Un Anello per domarli

La storia dell'Ombra della Guerra prosegue quella de l'Ombra di Mordor, e si apre con un maestoso filmato che vede i nostri due eroi alle prese con la forgiatura di un nuovo anello del potere. Un gioiello dalle incisioni azzurre, che aiuterà Celebrimbor e Talion nella loro battaglia contro l'oscuro signore. 

Com'è ovvio che sia, nulla è semplice nella Terra di Mezzo, e questa volta è Shelob a mettercisi in mezzo, costringendo i due eroi a scendere a compromessi con il ragno, che nell'Ombra della Guerra si presenta sotto inedite spoglie.

La trama del gioco non è forse tra i suoi più grandi punti di forza, ma a compensare c'è il mondo creato dalla sacra penna di J. R. R. Tolkien, che è riprodotto in maniera spettacolare nel titolo. Le ambientazioni del gioco e l'atmosfera in generale sono veramente fantastiche, un misto epico e spaventoso che ci catapulta in mezzo ad orchi agguerriti, mostri pericolosi e nuovi alleati. Anche se la fedeltà all'opera originale è del tutto relativa, la sua rappresentazione estetica ci lascia a bocca aperta.

Viaggeremo tra diversi luoghi della Terra di Mezzo: dalla mappa globale è possibile accedere alle varie location presenti, come ad esempio Minas Ithil, città-fortezza gondoriana, e Cirith Ungol, roccaforte di Shelob. È possibile spostarsi tramite una funzione di "viaggio rapido" da una zona all'altra, utilizzando la mappa anche per attivare il tracking delle quest. 

Shelob and Talion in Middle Earth Shadow of War

La storia del ranger e del discendente di Fëanor si intrecciano in un interessante dualismo, che vede le personalità di questi eroi scontrarsi in un'avventura epica. Pur non essendo assolutamente canonica, la storia dell'Ombra della Guerra - anche se potrebbe essere narrata in maniera migliore - è piacevole, e riesce a trasmettere la giusta dose di epicità.

Accompagnata da un level design ben pensato e da una colonna sonora di buon livello, riesce a regalare al giocatore la giusta atmosfera, che pur venendo condita da meccaniche simili a quelle di un gioco di Spider-Man, o dei più recenti Batman della serie Arkham, non sfociano mai nel trash, riuscendo ad amalgamare alla perfezione un gameplay frenetico e un'ambientazione stupenda.