Recensione Persona 5, lo stile fatto JRPG

Dopo innumerevoli ore passate nei dintorni di Tokyo, possiamo finalmente dare il nostro giudizio finale su Persona 5.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

In queste pagine vi abbiamo stuzzicato l'appetito per Persona 5 con una primissima anteprima e un articolo dedicato alle prime ore di gioco. La natura del titolo Atlus ci ha catturati per molte ore e dopo aver esplorato pienamente la Tokyo virtuale (e quella occultata dai sogni più nascosti dei suoi abitanti) possiamo finalmente pronunciarci in merito a quella che è la più grande sorpresa dell'anno.

Persona 5   Concept Art (7)

Parliamo di sorpresa perché Persona 5 è un titolo a cui possiamo attribuire il merito di aver sdoganato definitivamente un franchise ancora poco conosciuto in occidente o comunque ben lontano dalla notorietà di cui gode una serie come Final Fantasy.

Con quest'ultimo capitolo gli sviluppatori hanno ampliato e in alcuni casi migliorato quanto di buono era stato fatto in passato, rendendo Persona 5 un titolo appetibile per tutto il pubblico occidentale. 

Come abbiamo avuto modo di vedere nella precedente anteprima dedicata alle prime ore di gioco, in Persona 5 impersoniamo uno studente che insieme a un gruppo di ragazzi entra in contatto con un mondo parallelo creato dai desideri degli abitanti di Tokyo. I nostri protagonisti dovranno dunque viaggiare nel Metaverso di questa realtà parallela con lo scopo di rubare il cuore delle persone malvagie e di farle redimere nella realtà, da qui il nome di Phantom Thieves.

In questo mondo di ladri

I nostri ladri sono un quartetto costituito dal nostro protagonista noto come "Joker", la bionda Ann alias "Panther", Ryuji alias "Skull" e infine il gatto Morgana, un personaggio che riserverà moltissime sorprese nel corso della storia. I Phantom Thieves hanno come arma principale il controllo dei Persona, entità spiritiche combattenti che rappresentano uno dei pilastri portanti degli scontri all'interno dei dungeon presenti nel Metaverse.

Senza voler svelare troppo sulla trama vi parleremo della dualità che caratterizza Persona 5, costituita dalla vita reale e dalla realtà distorta del Metaverse. La storia narrata ci ha colpito moltissimo per le tematiche affrontate, spesso molto delicate, come le molestie sessuali, il mobbing, lo stalking, la prostituzione e molti altri argomenti ostici da rappresentare in un format videoludico.

Eppure, il racconto è sempre vivo, stimolante e ricco di spunti e, nonostante la mole notevole dei dialoghi, non è mai noioso e spinge il giocatore ad andare avanti senza curarsi del tempo che passa.