Tetris fa bene alla salute e aiuta a superare i traumi

Uno studio inglese promuove lo storico gioco di Tetris, che oltre a divertire aiuterebbe a superare perfino un trauma.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Mettere insieme i mattoncini di Tetris è uno dei divertimenti che accompagna diverse generazioni di giocatori, ma le virtù del classico Nintendo annoverano perfino quella di curare i traumi.SI 3DS Tetris 1

Tetris appassiona da tantissimi anni i giocatori di tutto il mondo, esattamente da quando Aleksej Leonidovič Pažitnov il 6 giugno 1984 diede vita a questo gioco mentre lavorava per l'Accademia delle Scienze dell'URSS di Mosca. Oggi grazie a uno studio condotto dal team di ricerca di Emily Holmes, psicologa del Karolinska Institutet di Stoccolma, si scopre che Tetris sarebbe anche utile per aiutare a superare traumi psicologici.

Lo studio pubblicato su Molecular Psychiatry, sito appartenente alla prestigiosa rivista Nature, evidenzia che giocare a Tetris riduce l'impatto psicologico di un evento traumatico recente. Nello specifico, una settantina di pazienti ricevuti in un Pronto Soccorso di Oxford, che hanno subito un trauma a causa di un incidente stradale, sono stati sottoposti alla cosiddetta "Tetris Therapy".

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Secondo gli studiosi, Tetris agisce sulle "aree di ragionamento spaziali" del nostro cervello e una ventina di minuti di gioco impedirebbero la formazione di ricordi dolorosi che si sarebbero protratti in seguito, in altri momenti della vita dei pazienti traumatizzati.

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Tetris aiuta a superare i traumi post-incidenti

Emily Holmes spiega anche alla BBC Online che "in Tetris i colori, le forme e i movimenti sono molto coinvolgenti. I nostri risultati suggeriscono che essere impegnato in attività molto complicate dal punto di vista visivo subito dopo un trauma può aiutare a bloccare o interrompere la registrazione del ricordo in modo molto forte e vivido nella memoria". Holmes conclude che c'è una finestra di 6 ore dall'incidente per intervenire con la Tetris-terapia.

Nonostante il bacino di pazienti di 71 individui sia davvero troppo piccolo per trarre delle conclusioni definitive, è interessante notare come i videogiochi siano spesso oggetto di studi da parte degli scienziati e non solo per trovare il solito capro espiatorio di vicende poco piacevoli.