The Raven Remastered Recensione

Abbiamo recensito la nota avventura graficadi King Art: The Raven Remastered che finalmente sbarca anche sulla console ibrida di Nintendo.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Le avventure grafiche sono un genere ormai raro da trovare e a parte rari casi come Thimbleweed Park di Ron Gilbert e i giochi legati a Sherlock Holmes abbiamo davvero visto ben poco nel corso degli ultimi anni. Per questo motivo THQ Nordic ha deciso di portare su Nintendo Switch The Raven Remastered, videogioco investigativo uscito ufficialmente nel 2013, ben 6 anni fa, su PC, Xbox 360 e PlayStation 3 e riproposto in versione rimasterizzata su Xbox One e PlayStation 4.

La volontà di portare un gioco così datato su Nintendo Switch ha in realtà molto senso visto che già titoli come Syberia, Syberia II e Thimbleweed Park sono riusciti a piazzare diverse copie sulla console ibrida di Nintendo, forse proprio grazie alla sua portabilità e intuitività. Saranno però riusciti gli sviluppatori di King Art a riproporre un'avventura del genere su Switch nei migliori dei modi?

Come Poirot

The Raven è ambientato negli anni 60, durante una normalissima notte nel British Museum accade però qualcosa di imprevedibile: uno dei due preziosissimi Occhi della Sfinge viene trafugato sotto gli occhi di due guardie. Il ladro si rivela ben presto essere l'erede di un famigerato criminale morto anni prima di nome Corvo, divenuto famoso per aver rubato decine e decine di tesori e manufatti. La nostra storia inizia poco dopo.

Ricordate di Hercule Poirot? Fu il protagonista e personaggio immaginario ideato dalla celebre scrittrice di gialli Agatha Christie. Anton Jakob Zellner, protagonista della storia di "The Raven" è chiaramente ispirato alla sua persona e al suo carisma, così come il setting generale ricorda un romanzo giallo. A immergervi ancora di più in questa atmosfera misteriosa sono proprio le ambientazioni, come il famoso treno Orient Express, treno celebre che abbiamo già potuto vedere e leggere nei noti film e nel libro dedicato.

Anton è un ispettore della polizia svizzera e nonostante la sua non più giovane età, dimostra di essere ancora un agente determinato e pieno di risorse, deciso ad aiutare, per quanto possibile, a catturare il ladro dell'Occhio della Sfinge. Per farcela collabora con il suo più grande ispiratore, il leggendario agente Legrand, nemico giurato del Corvo.

L'avventura, pur non essendo troppo longeva riesce a colpire per qualità di scrittura e colpi di scena che vengono inseriti in maniera mai banale e sempre sensati. L'unica nota dolente della narrazione è la quantità di dialoghi ridondanti e prolissi dei personaggi con cui si interagisce. Spesso è necessario concludere ogni singola linea di testo per proseguire e nella maggior parti dei casi risultano essenzialmente inutili sia per la trama che per approfondire tutta la lore di gioco.

Per fortuna gli enigmi sono interessanti ed essendo quasi sostanzialmente guidati difficilmente si rimane bloccati in un determinato punto, puntando più sulla fluidità della narrazione che su situazioni di gioco troppo complesse. Per il resto il gioco è una tipica avventura grafica vecchio stile, il che può fare solo piacere agli appassionati dei vecchi punta e clicca che cercano magari qualcosa di "nuovo".

Un porting rivedibile

Siamo consapevoli che portare un videogioco su Nintendo Switch non è affatto semplice, soprattutto se il titolo in questione ha parecchi anni sulle spalle. The Raven Remastered non è, sfortunatamente, uno dei migliori proting per la console Nintendo.

Se sulla parte estetica c'è poco da recriminare, essendo una produzione con già 6 anni sulle spalle, su quella tecnica ci sarebbe però da sottolineare caricamenti eccessivi e troppo lunghi, oltre che a qualche vistoso calo di framerate. Insomma un'avventura grafica che fa sentire il peso dei suoi anni in maniera, purtroppo, evidente.