In giro per il mondo si contano sulle dita quelli che si aspettano un nuovo Nintendo DS in arrivo entro l'anno. Il primo è Hirokazu Hamamura, presidente di Enterbrain, che non molto tempo fa si rivelò possibilista circa l'arrivo della nuova generazione della console portatile, mentre il secondo è Colin Sebastian, analista di Lazard Capital Markets.
Secondo Sebastian, saranno le vendite a farsì che Nintendo presenti un nuovo DS. L'azienda ha pronosticato recentemente 28 milioni di unità vendute nell'anno fiscale 2009, 2 milioni in meno rispetto alle vendite registrate nell'anno 2008. E, se il trend non rispetterà le previsioni, Nintendo potrebbe avere due assi nella manica: puntare su software e servizi, oppure su una nuova revisione della console.
Nintendo ha smentito questa indiscrezione, affermando che quest'anno - con sommo rammarico dei consumatori - DS e Wii non riceveranno alcun taglio di prezzo.
"Le nostre previsioni di profitto per quest'anno non sono basate su riduzioni di prezzo dell'hardware e non penso che ne avremo bisogno", ha dichiarato il presidente Satoru Iwata. D'altronde come dargli torto? Le vendite stellari da un anno a questa parte giustificano le mosse di Nintendo, un'azienda data per spacciata anni orsono ma che ora si gusta il successo, merito di scelte che hanno combinato oculatezza e azzardo.