Microsoft ha modificato drasticamente la struttura del servizio Xbox Game Pass, rimuovendo l'accesso a numerosi titoli per gli abbonati della fascia Standard. La nuova politica, entrata in vigore negli scorsi giorni, prevede che solo gli utenti Ultimate e PC Game Pass possano accedere ai giochi first e second party al giorno del lancio.
Il cambiamento ha colto di sorpresa molti abbonati che, passando dalla vecchia formula alla nuova Standard, si sono ritrovati improvvisamente senza accesso a giochi che potevano utilizzare in precedenza. La decisione di Microsoft non riguarda solo i titoli futuri, ma si applica retroattivamente anche a quelli già disponibili nel catalogo.
La scelta di passare alla fascia Standard è diventata necessaria per molti utenti che desiderano mantenere l'accesso ai servizi online di Xbox Live Gold. Tuttavia, questo ha comportato la perdita di accesso a numerosi titoli di rilievo, spingendoli a valutare l'abbonamento Ultimate (che potete trovare su Amazon sotto forma di codice, se non volete essere vincolati a un abbonamento rinnovabile).
Tra i giochi rimossi dal catalogo Standard figurano produzioni di alto profilo come Starfield, Diablo 4, Forza Motorsport e Call of Duty: Modern Warfare 3. La lista comprende oltre 40 titoli, tra cui molte attese novità e produzioni indipendenti apprezzate.
Se per i giochi di terze parti la rimozione potrebbe essere legata a nuovi accordi con gli editori, risulta meno chiara la scelta di escludere anche produzioni first party come Starfield dalla fascia Standard, considerando che erano già presenti nel catalogo precedente.
Una possibile spiegazione per questa mossa potrebbe essere il tentativo di Microsoft di aumentare la percezione del valore aggiunto dell'abbonamento Ultimate, spingendo gli utenti verso la fascia più costosa del servizio.
La nuova struttura del Game Pass segna un cambiamento significativo nella politica di Microsoft riguardo al suo servizio di abbonamento videoludico, con potenziali ripercussioni sul mercato e sulle abitudini dei giocatori.
Resta da vedere come questa strategia influenzerà la fedeltà degli abbonati e la competitività del servizio sul lungo periodo.