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Cyber China, un romanzo thriller per veri geek

Il romanzo di Qiu Xiaolong, edito in Italia da Marsilio, si legge tutto d'un fiato. L'autore lo ha dedicato "ai netizen cinesi che, impossibilitati a farlo altrove, combattono nel cyberspazio per il loro diritto di cittadinanza, nonostante il controllo delle autorità".

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a cura di Pino Bruno

In sintesi

Cyber China è un thriller avvincente, che tiene il lettore sulla corda dalla prima all'ultima pagina.

Non cercate altro, geek in procinto di partire per le vacanze. Il libro adatto da mettere in valigia è "Cyber China" di Qiu Xiaolong, edito in Italia da Marsilio (315 pagine, 15 euro; 9,99 in formato Kindle). È un thriller avvincente, che tiene il lettore sulla corda dalla prima all'ultima pagina ma, soprattutto, è un romanzo che permette di calarsi nella complessa realtà sociale, politica e tecnologica cinese da un punto di vista inedito. Non a caso l'autore lo dedica "ai netizen cinesi che, impossibilitati a farlo altrove, combattono nel cyberspazio per il loro diritto di cittadinanza, nonostante il controllo delle autorità".

D'altronde Qiu Xiaolong sa bene di cosa scrive: è nato a Shanghai e dal 1989 vive negli Stati Uniti, dove insegna letteratura cinese alla Washington University di Saint Louis.

Il plot narrativo è quello classico dei noir, solo che in Cina gli investigatori della Polizia devono rendere conto all'onnipresente Partito. Soprattutto se le indagini riguardano alti dirigenti pubblici e politici corrotti. Come spesso accade agli autori più accorti, le vicende poliziesche sono un pretesto per andare a fondo nei problemi della società.

Il romanzo è ambientato a Shanghai

In questo caso è il racconto di un popolo a cui la rete è concessa ma sotto l'occhio vigile della censura, che inibisce l'accesso a pagine e siti non congeniali al potere. Nonostante tutto, i cittadini sfruttano tutti i trucchi dei navigatori esperti per sottrarsi ai controlli, informare, informarsi: "Le autorità – scrive l'autore - volevano presentare l'immagine di una società armoniosa e non permettevano notizie o commenti negativi. Anche Peiquin, come un numero sempre crescente di persone, sapeva ormai di non avere altra scelta: le notizie doveva cercarsele online".

Un libro da non perdere, che forse più di un saggio aiuta a comprendere la Cina di oggi: un paese ambivalente sballottato tra modernità e arcaicità in cui, senza badare troppo ai diritti dei lavoratori, si produce gran parte dei nostri gadget digitali.

Cyber China (libro di carta)

Cyber China (Formato Kindle)

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