Fastweb è partner industriale di Telecom non per amicizia

Fastweb conferma che con Telecom Italia esiste solo un accordo industriale: il livello di concorrenza non sarà intaccato. Non è escluso che un giorno possa entrare nella NewCo frutto dello scorporo Telecom. In ogni caso è evidente che la controllata di Swisscom non è in vendita.

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a cura di Dario D'Elia

Fastweb ha assicurato che l'alleanza con Telecom Italia per lo sviluppo della fibra non metterà in discussione lo spirito di concorrenza. Nell'intervista di oggi pubblicata su La Stampa il direttore generale Alberto Calcagno è stato chiaro al riguardo. "Più che di pace parlerei di un accordo puramente industriale tra i due principali operatori infrastrutturali del Paese. Ci consente di ottimizzare tempi e costi per la posa della rete, che poi ognuno sviluppa per conto proprio: i servizi restano in piena competizione", ha risposto il dirigente.

Hi George

E sull'eventuale partecipazione al progetto di scorporo della rete dai servizi Telecom, al momento non è stata ancora presa alcuna decisione. Insomma, non è escluso che in futuro la controllata di Swisscom possa decidere di entrare nella NewCo accanto alla Cassa Depositi e Prestiti. "Non è nella nostra agenda, visto che continuiamo lo sviluppo della nostra rete", ha aggiunto Calcagno. "È un progetto complesso, ci sarà tempo per capirne appieno le evoluzioni e a quel punto fare delle valutazioni più precise. Comunque la considererei un'ipotesi remota".

Sebbene ciclicamente si parli della possibilità che Fastweb possa essere venduta, i piani di investimento dicono il contrario. Il direttore generale ha confermato lo sviluppo della rete proprietaria: l'investimento per i prossimi due anni sarà di 400 milioni di euro, mentre il quadriennale arriverà a 1,6 miliardi. L'obiettivo è quello di estendere gli attuali 30mila chilometri di fibra per raggiungere il 20% della popolazione italiana.

Buone notizie insomma anche se la decisione di sposare uno sviluppo basato su architettura Fiber To the Street (FTTS) ha un po' deluso. Tutti si aspettavano un progetto di rete in fibra capace di giungere direttamente negli appartamenti, come avviene ad esempio a Milano e altri capoluoghi.

"Come diceva Steve Jobs, nella tecnologia non esistono dogmi. La soluzione FTTS offre prestazioni e servizi a oggi assimilabili alla fibra in casa, che in futuro potranno arrivare fino a 400 megabit. Non è un ripensamento, ma un'evoluzione tecnologica", ha risposto Calcagno. Già, ma intanto ha una partecipazione in Metroweb, che vuole portare la fibra ottica da 100 Megabit negli appartamenti di 30 città entro il 2015.

Insomma, Fastweb sta giocando una partita su più campi.