I giovani parlano di Web, ma lo frequentano poco

La ricerca Isfol-Asstel conferma che la maggioranza del giovani usa per lo più la posta elettronica e poco di più. Il 47% usa persino il PC in maniera sporadica. Dicono di scaricare file solo il 62,3%.

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a cura di Dario D'Elia

L'ultima ricerca Isfol-Asstel conferma che i giovani italiani utilizzano Internet soprattutto per controllare le mail e "ricerca di materiale per lo studio o per il lavoro''. Il massimo della tristezza insomma, anche di fronte alle incredibili potenzialità del Web. I più assidui frequentatori della Rete sono solo il 53%, mentre il 47% usa persino il PC in maniera sporadica.

Tanto parlare di hi-tech ma poi si pensa ad altro

Il 53,9% comunque sfrutta il Web per leggere i quotidiani online, poco meno di quelli che dichiarano di condividere contenuti (62,9%) e scaricare file (62,3%). Altre attività spesso sotto i riflettori sono meno diffuse di quel che si crede: 46,8% frequenza blog, il 32,4% partecipa a newsgroup, il 28,6% gioca con un amico lontano e il 17,1% usa Skype.

L'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori e Asstel, l'associazione che rappresenta le imprese di telecomunicazioni, hanno presentato questi dati a Montecitorio di fronte al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e quello della Pubblica Amministrazione e dell'Innovazione Renato Brunetta.

Alla fine la sensazione è che le nuove tecnologie abbiano più a che fare con la moda che altro. A mio parere molti appassionati esagerano con il rapporto feticistico legato ai dispositivi, altri hanno un rapporto ossessivo con i dettagli tecnici, altri ancora filosofeggiano sui sistemi operativi. L'unica sintesi positiva che dovrebbe mettere tutti d'accordo è che la tecnologia è uno strumento e non un fine ultimo. Dovrebbe essere adottata per non rubare tempo alle cose realmente importanti, non certamente per sublimarle.