IBM e Linux
THG: IBM supporta attivamente Linux da anni, quali sono le espressioni di questo supporto?
JS: supportiamo direttamente United Linux, Red Hat Linux e Suse Linux. Recentemente abbiamo investito in quest'ultima azienda.
31 Gennaio 2001, LinuxWorld Conference a New York. Svolta storica nella visione di Linux: Samuel J. Palmisano, Presidente e Chief Operating Officer di IBM, dichiarava che il sistema operativo Linux era pronto a passare dal mondo scientifico e accademico a quello business e che il 2001 sarebbe stato l'anno nel quale Linux avrebbe approciato i clienti business.
THG: IBM ha combattuto molte battaglie per promuovere Linux come una piattaforma stabile, professionale e sicura. Ho notato che alcune tecnologie Open Source molto diffuse su Internet sono però da voi ignorate, come i database MySQL e PostgreSQL. Come mai?
JS: un paio di considerazioni. Ci sono molte applicazioni Open Source in circolazione e alcune di esse sono mature al punto da essere buoni strumenti di business, come Linux , o la piattaforma Eclipse .
Nel caso di applicazioni di un certo tipo sviluppate a nostra volta (come per esempio il database DB2), quando riteniamo che i nostri prodotti siano superiori agli equivalenti Open Source giustamente non citiamo questi ultimi.
THG: molte aziende per limitare gli investimenti si affidano per i propri portali a soluzioni open source, normalmente Linux + Apache + PHP + MySQL o PostgreSQL. Avete progettato importazioni o programmi di upgrade per chi volesse passare da queste configurazioni alla tecnologia IBM?
JS: spostarsi da piattaforme Open Source alle nostre soluzioni è semplice, vista la natura Open Source di alcune di queste, come J2EE per esempio. Il passaggio da Java e verso .NET è invece molto più compesso, quasi impossibile quello da una vecchia piattaforma Microsoft a una nuova Java.