Il regista di Terminator: "vi avevo avvertito nel 1984 e non mi avete ascoltato."

James Cameron già lo aveva predetto nel 1984 con il noto film Terminator che le IA avrebbero preso il "controllo".

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Nel 1984, il famoso regista James Cameron portò sul grande schermo "The Terminator", un film di fantascienza e azione che sembrava appartenere solo alla fantasia, ma che in realtà celava una profetica avvertenza sul pericolo dell'intelligenza artificiale (IA). Sfortunatamente, l'umanità non ha preso abbastanza sul serio quest'avvertimento, e ora, nel futuro non troppo lontano, potremmo trovarci dinanzi alla stessa situazione vista nel film (anche se speriamo di no).

In un'intervista esclusiva con il corrispondente politico capo di CTV News, Vassy Kapelos, James Cameron ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla minaccia che l'IA potrebbe rappresentare per la nostra sopravvivenza. "Vi ho avvertito ragazzi nel 1984, ma non mi avete ascoltato", ha affermato il regista, sottolineando che la militarizzazione dell'IA potrebbe portare a una pericolosa corsa agli armamenti tecnologici. Secondo Cameron, se non saremo noi a sviluppare e controllare l'IA, sarà qualcun altro a farlo, e ciò potrebbe scatenare un'escalation di proporzioni inimmaginabili.

L'IA ha già iniziato a farsi strada nel mondo dell'intrattenimento, suscitando preoccupazioni riguardo all'uso di algoritmi per generare contenuti e sostituire creativi umani. Tuttavia, James Cameron e anche l'attore Arnold Schwarzenegger, interprete del celebre Terminator, concordano sul fatto che l'IA non sia ancora pronta a rimpiazzare completamente il genio creativo umano. Schwarzenegger, durante un evento "An Evening with Arnold Schwarzenegger" a Los Angeles, ha espresso timori riguardo all'attuale stato dell'intelligenza artificiale e come la realtà abbia superato la fantasia di "Terminator".

Mentre l'IA è destinata a evolversi, nel frattempo viene sempre più utilizzata nell'industria dell'intrattenimento. Tuttavia, Cameron sostiene che la forza di un'opera non risiede solo nell'origine di chi produce, ma nella qualità della storia stessa. Secondo lui, una mente priva di corpo che si limita a riassumere il lavoro di altre menti corporee non potrà mai raggiungere l'abilità di emozionare e coinvolgere il pubblico. Da questo punto di vista, non possiamo non dargli ragione.

Non per altro non troppo tempo fa negli Stati Uniti è stato firmato un atto titolato  “Block Nuclear Launch by Autonomous Artificial Intelligence Act” pensato per proibire il lancio di qualsiasi armamento nucleare da parte di un sistema automatizzato senza un significativo controllo umano, quindi se pensate che tutto questo possa essere uno scherzo... beh, vi sbagliate di grosso.