In Russia l'informazione online rischia la blacklist

La Duma ha approvato una serie di emendamenti per combattere la pedopornografia online ma anche agevolare la censura. La discrezionalità su ciò che è pericoloso online preoccupa la libera informazione di siti e blog.

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a cura di Dario D'Elia

Il terzo mandato del Presidente Putin sarà ricordato anche per l'approvazione di una legge che punta a limitare l'informazione online. Ieri la Duma, di fatto la Camera bassa del Parlamento, ha detto sì a una serie di emendamenti alla legge "a difesa dell'infanzia" che sulla carta dovrebbe limitarsi a contrastare la pedopornografia online. In verità, come ha sottolineato la debole opposizione e molti dissidenti, sarà rafforzata la caccia ai siti dedicati alla pedofilia, al sesso infantile e alle droghe ma anche a quelli "pericolosi".

Vladimir "Love" Putin

Ecco, lo spazio di discrezionalità che consentirà questa legge è considerato un pericolo per la libera informazione. Il Governo potrà censurare agevolmente siti e blog che esprimono dissenso e protestano. Giusto per comprendere il clima bisogna ricordare che la cosiddetta adunata sediziosa adesso in Russia scatta già quando tre persone si ritrovano nel posto sbagliato. Senza contare la legge contro i comportamenti omosessuali, contro le ONG, etc.

Da rilevare poi che Electronic Frontier Foundation ha scoperto che il Governo oggi già censura almeno 1.200 fonti di informazione estremista sia nel cartaceo che online. Sotto il profilo tecnico si parla dell'obbligo per i provider di installare dispositivi capaci di attuare un blocco istantaneo dei siti. In pratica sarà sufficiente una chiamata proveniente dal Cremlino per far scomparire siti e blog.

Insomma, la serrata di Wikipedia è servita per sensibilizzare la comunità online, ma niente di più. Manca solo la firma di Putin (a novembre) per trasformare il provvedimento in Legge. E così dal prossimo inverno nella blacklist dei siti che contengono materiale pedopornografico vi saranno anche quelli che istigano a comportamenti pericolosi. Cosa ci sarà di "più pericoloso" se non augurare il peggio a Putin?