Julian Assange, la Svezia archivia l'inchiesta

Assange è ancora nel mirino delle autorità statunitensi, ma il mandato di cattura internazionale smetterà di essere valido tra poco e da quel momento il fondatore di Wikileaks dovrebbe avere maggiore libertà di movimento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Svezia ha ritirato le accuse contro Julian Assange, il fondatore di Wikileaks che vive da qualche anno rinchiuso presso l'ambasciata ecuadoriana di Londra. Si chiude così una vicenda iniziata nel 2010, quando il tribunale di Stoccolma spiccò il mandato di cattura contro Assange, accusato di stupro.

assange maggio 2017 tweet

La Svezia chiese l'estradizione per Assange - australiano - alle autorità britanniche. Wikileaks e altri sostenevano invece l'ipotesi che l'obiettivo fosse portare Assange negli Stati Uniti, dove lo cercavano (e lo cercano) per la pubblicazione delle informazioni rivelate da Chelsea Manning. Anche quest'ultima nelle ultime ore è uscita dal carcere per commutazione della pena. In USA Assange rischia la condanna a vita e persino la pena capitale.

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Le procedure per estradizione si trascinano dal 2012, quando Assange ottenne lo status di rifugiato politico dall'Ecuador e si rifugiò presso l'ambasciata londinese di questo paese, dove si trova da allora. La vicenda si è ufficialmente chiusa poche ore fa, con il Procuratore Capo Mariane Ny che ha deciso di chiudere le indagini.

Tanto Wikileaks quanto Assange hanno espresso soddisfazione per la notizia, senza dimenticare naturalmente che il governo statunitense continuerà a cercare di arrestarlo, così come fanno con Edward Snowden. Il governo Britannico, per ora, non conferma né nega l'esistenza di una richiesta di estradizione da parte degli USA.