La percezione su tutto
Altri dati dell'indagine confermano che gli statunitensi utilizzano sempre di più i PC come Media center. Il 56% del campione ha ammesso di aver riprodotto DVD sul computer almeno una volta; il 25% guarda invece regolarmente la TV in streaming. Questo vuole dire che circa l'81% ha fruito qualche volta di contenuti video sul computer, senza tenere conto ovviamente dei servizi come YouTube che appartengono ad altre categorie di consumo.
In pratica il rapporto Digital Life America sembra affermare con chiarezza che il 20% degli statunitensi che ha dichiarato di scaricare materiale tramite internet - circa 6,4 milioni di persone - utilizza servizi legali di downloading utilizzano servizi legali di downloading. "I nuovi servizi, come quelli che permettono un vero e proprio acquisto e non solo lo streaming, dovranno offrire una maggiore flessibilità e prezzi bassi per convincere gli utenti a cambiare abitudini", ha dichiarato Yigit. "In caso contrario, il file-sharing che conosciamo continuerà a dominare".
"I consumatori che sono interessati a scaricare film sono frenati dalle restrizioni attivate sui contenuti. In molti casi i film non possono essere riprodotti a piacimento, oppure trasferiti su altri dispositivi o piattaforme. Si tratta di una questione ancora più importante che per la musica perché il costo finale è più caro. Maggiori saranno le limitazioni percepite e più lenta sarà l'adozione di alternative legali".
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