labaia.net chiude, la Finanza lucchetta i server proxy

La Guardia di Finanza ha fatto chiudere Labaia.net, un sito italiano che permetteva l'accesso via proxy a The Pirate Bay. L'operazione è in linea con il provvedimento inibitorio della Procura di Bergamo nei confronti della più nota piattaforma P2P.

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a cura di Dario D'Elia

labaia.net, un sito italiano che permetteva l'accesso via proxy a The Pirate Bay, è stato chiuso dalla Guardia di Finanza. Di fatto l'iniziativa rientra nel raggio d'azione del provvedimento inibitorio della Procura di Bergamo, che non solo ha imposto il filtro IP a The Pirate Bay ma anche tutti i domini che effettuano il redirect (PirateBay censurato in Italia, questione di giorni).

La pagina Web di labaia.net oggi - clicca per ingrandire

Insomma, dopo che la Cassazione ha annullato il dissequestro di The Pirate Bay attuato dal Tribunale del Riesame, le porte della piattaforma P2P più nota del Web sembrano essere state definitivamente chiuse. (Per la Cassazione BitTorrent si può bloccare
). labaia.net disponeva di server italiani, e quindi l'intervento è stato particolarmente facile.

"Soddisfazione di FIMI, la federazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende discografiche italiane, per il sequestro del sito Labaia.net da parte della Procura e della Guardia di Finanza di Bergamo. Il sito italiano, sul quale campeggia ora il banner della GdF, consentiva di accedere al portale illegale svedese The Pirate Bay in violazione di quanto recentemente disposto dall'autorità giudiziaria italiana che aveva ordinato il blocco di IP e DNS verso il sito svedese a carico di tutti gli ISP", si legge nell'esultante comunicato della FIMI.