Lega Calcio, Diritti e quella cosa chiamata web

Pubblicato il bando per i diritti audiovisivi dei Campionati di Serie A e Serie B: ancora una volta si gioca a favorire i broadcaster tradizionali

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a cura di Dario D'Elia

La Lega Calcio ha reso noto il bando per i diritti televisivi dei Campionati di Serie A e Serie B del prossimo biennio. La novità più importante riguarda il fatto che d'ora in poi si chiameranno diritti "audiovisivi", poiché le trasmissioni potranno essere multi-piattaforma.

La documentazione della Lega Calcio, infatti, sottolinea che si "intende incoraggiare la trasmissione di Prodotti Audiovisivi che includono immagini dei Campionati sul maggior numero possibile di Piattaforme". Non a caso "il Licenziatario potrà dunque esercitare i Diritti Audiovisivi utilizzando una o più Piattaforme che potranno includere, a titolo esemplificativo e senza limitazioni, la televisione terrestre, satellitare, via cavo, tutte le modalità di trasmissione in chiaro e a pagamento, la radio, internet, le tecnologie di comunicazione per telefonia mobile…".

La brutta notizia quindi è che anche per le stagioni 2010-2011 e 2011-2012 saranno a farla da padroni i soliti broadcaster. I piccoli provider, infatti, difficilmente saranno in grado di concorrere con offerte adeguate a causa della mancanza di mini-licenze a perimetro ristretto.

Altra doccia fredda è rappresentata dal fatto che per accaparrarsi una licenza si dovrà dimostrare di essere in grado di fornire una copertura completa del territorio. Insomma, nessuno spazio a chi volesse scommettere tutto sulla banda larga: in questo caso il digital divide favorisce ancora una volta i broadcaster tradizionali.