Microsoft è in salute, Gates prepara le valigie

Da questo momento inizia il progressivo disimpegno di Bill Gates da Microsoft che lo porterà, dal prossimo luglio, a un addio definitivo.

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a cura di Manolo De Agostini

Nonostante Bill Gates abbia fissa l'abbandono di Microsoft solamente a partire dal primo luglio 2008, durante l'ultimo meeting con gli azionisti ha riflettuto ad alta voce sulla sua carriera, sullo stato dell'azienda e sul suo futuro. Questa è stata l'ultima occasione in cui lo si è potuto vedere come presidente a tempo pieno, da questo momento è iniziato un progressivo disimpegno fino al definitivo abbandono delle attività. Il futuro è con sua moglie, con cui non inizierà certamente il giro del mondo in barca a vela; Gates riverserà le sue energie (e il suo denaro) nella fondazione di beneficenza che hanno istituito insieme.

"Questo è un sogno (quello con Microsoft) che abbiamo iniziato a inseguire 30 anni fa" dichiara Gates, aggiungendo che le scommesse a lungo termine sono riposte nelle ricerche avviate e sulle persone che le stanno portando avanti. L'azienda ha riguadagnato il lustro che aveva un tempo e, sebbene i rivali nei nuovi mercati non manchino, un salto del 27% nelle vendite dell'ultimo trimestre è da considerarsi più che stupefacente considerando la grandezza dell'azienda.

Ma la crescita non cesserà, assicura il CEO Steve Ballmer con un perentorio "Credo che abbiamo posto le fondamenta per un significativa crescita di Microsoft", riferendosi soprattutto alla nuova gamma Zune e alle nuove applicazioni server.

L'anno di Microsoft è stato ricco di soddisfazioni, con Windows e Office che continuano a crescere, sull'onda di un mercato PC in espansione dell'11/12 percento ogni anno. Halo 3, il videogioco per l'Xbox 360, è stato letteralmente assaltato da orde di fan vecchi e nuovi, trascinando le vendite della console.

Gates, Ballmer e tutta Microsoft sanno bene che oltre ai mercati tradizionali bisogna espandersi in quella nuova economia che si chiama pubblicità su Internet, dove Google la fa da padrone. Per questo motivo Microsoft ha acquisito aQuantive per 6 miliardi di dollari nel maggio scorso, e poi una partecipazione nel social network Facebook, battendo proprio Google. Difficile dire come andrà in questo settore, vista la posizione di netto svantaggio, ma alcuni dati ci permettono di capire che l'azienda ha comunque le spalle ben coperte.

I suoi programmi sono installati su circa 1 miliardo di computer, con vendite che raggiungono i 50 miliardi di dollari all'anno (e pensate dove si potrebbe arrivare senza pirateria). Secondo un studio commissionato dalla stessa Microsoft, l'azienda non ha dato da mangiare solamente a 78 mila dipendenti sparsi per il mondo, ma ha fatto diventare circa 10 mila persone milionarie, contando solo lo stato di Washington. Lo scopo della ricerca sembra quasi voler dire "Puntante su di noi, Microsoft prende ma sa anche restituire!", bella operazione di marketing, non c'è che dire.

Gates lascia un'azienda in salute, piena di idee e con un futuro che promette davvero bene. Microsoft perde un grande businessman, una persona carismatica, uno con un gran pelo sullo stomaco. Chissà, magari il futuro lo riporterà alla ribalta come è successo a un suo caro amico, quel Steve Jobs che ora non è solo l'iCEO di Apple, ma anche il fautore delle fortune della Mela.

Da questo momento il punto di riferimento principale sarà un terzetto di persone rappresentate da Steve Ballmer, Ray Ozzie e Craig Mundie. In tre per fare uno e, forse, superarlo.