Guida all'acquisto

Migliori droni senza patentino (aprile 2024)

Scopriamo in questo articolo quali sono i migliori droni senza patentino che è possibile acquistare in questo momento sui principali store online.

1
Il migliore
Immagine di DJI Mini 4 Pro

DJI Mini 4 Pro

Drone compatto e leggero, inferiore ai 250 grammi, ma dalle prestazioni da top di gamma. Registra in 4K HDR e permette una trasmissione video fino a 20 km.
2
Raggiunge i 40 Km/h
Immagine di IDEA16P

IDEA16P

Drone dal peso inferiore ai 250 grammi, dotato di due telecamere e capace di raggiungere i 40 km/h, oltre a resistere a venti fino a categoria 4.
3
Con sensore regolabile a 90°
Immagine di Holy Stone HS175D

Holy Stone HS175D

Drone in grado di registrare video in 4K, con la seconda telecamera situata nella parte inferiore per voli e atterraggi precisi e sicuri.
4
50 minuti di volo
Immagine di Loolinn

Loolinn

Drone dotato di GPS e delle principali funzioni intelligenti che gli consentono, tra le altre cose, di ritornare al punto di partenza con un solo tasto.
5
Il più economico
Immagine di IDEA12

IDEA12

Drone entry level con rilevamento degli ostacoli a 360° e modalità Headless per principianti e adulti. La telecamera può essere ruotata elettronicamente di 90°.
Avatar di Dario De Vita

a cura di Dario De Vita

Editor

Se le prestazioni dei migliori droni hanno fatto crescere il vostro interesse per questi dispositivi tecnologici, ma preferite evitare complicazioni burocratiche come l'ottenimento di una licenza di volo, i droni senza patentino sono la soluzione ideale per voi. Questi modelli, che pesano meno di 250 grammi, sono soggetti a minori restrizioni amministrative, rendendoli attraenti per chi cerca una soluzione più semplice e diretta. Se, però, vi trovate incerti su quale drone senza patentino acquistare, considerando sia le specifiche tecniche sia il rapporto qualità-prezzo, questa guida è pronta a chiarire i vostri dubbi e a fornirvi tutte le informazioni necessarie.

Come saprete, i droni sono diventati una delle innovazioni tecnologiche più significative degli ultimi anni e hanno trovato un posto nella vita quotidiana di molte persone. Oggi è comune vedere un drone in azione, e molti hanno desiderano possederne uno che combinasse qualità e facilità d'uso senza complicazioni burocratiche. Anche se non tutti, una buona parte dei droni senza patentino offrono prestazioni simili a quelli dei modelli più avanzati, equipaggiati con videocamere capaci di registrare video di alta qualità. 

Negli ultimi anni, la loro popolarità è esplosa, con molti brand che si sono inseriti in questo mercato. Tra questi, DJI si distingue come leader, offrendo modelli che rispondono a diverse esigenze senza compromettere la qualità. Se DJI domina il segmento premium, esistono numerose altri droni senza patentino che combinano prestazioni affidabili a prezzi accessibili. Nella nostra guida, troverete una selezione accurata dei migliori modelli disponibili, ideali per chi cerca un drone che non richieda una licenza di volo ma che sia comunque capace di prestazioni sorprendenti.

Come scegliere un drone senza patentino

Dopo avervi elencato alcuni dei migliori droni dal peso inferiore ai 250 grammi, riteniamo sia interessante darvi una breve spiegazione in merito a come scegliere un modello capace di soddisfare le vostre esigenze e scoprire quali sono i fattori principali da tenere in considerazione, onde evitare di ritrovarsi con un prodotto poco funzionale o, peggio, pagare una cifra troppo alta per un drone che in realtà è solamente discreto.

Capire la qualità del sensore della fotocamera

Dal momento che un drone viene utilizzato principalmente per registrare video, il sensore della fotocamera è l'elemento più importante. Purtroppo, capire se quest'ultimo è valido o meno è abbastanza difficile, dato che spesso le specifiche tecniche riportate non sono sufficienti per apprenderne appieno la qualità, rendendo obbligatorio la prova sul campo per verificare il livello di dettaglio. Tuttavia, non dovrete preoccuparvi se il modello che avete scelto ha un sensore di soli 5MP, visto che a giocare un ruolo rilevante non è tanto la capacità del sensore, bensì la sua dimensione. A tal proposito, sensori di una certa grandezza, capaci di catturare un gran quantitativo di luce, vengono implementati solo su soluzioni costose come il DJI Mavic 3.

Fino a che risoluzione registra?

Constatato che il sensore è il componente più importante, vale la pena prendere in considerazione la sua risoluzione, sebbene quest'ultima non sia necessariamente sinonimo di qualità come detto poc'anzi. Tuttavia, coloro che necessitano di registrare contenuti ad alta definizione, è consigliato affidarsi a un modello in grado di catturare immagini in 4K nativi e se ciò non dovesse essere possibile per questioni di budget, allora puntare su un buon modello 1080p, risoluzione comunque più che sufficiente per poter apprezzare i dettagli delle riprese. Un occhio di riguardo va dato anche alla frequenza di aggiornamento con cui vengono registrati i video. I modelli entry level, infatti, potrebbero essere limitati a 30 FPS, accettabili per un uso amatoriale ma non ottimali qualora si cercasse anche la fluidità oltre alla qualità. 60 FPS sono ottimi per avere una buona fluidità dell'immagine. Va detto però che all'aumentare degli FPS equivale una minore cattura della luce da parte del sensore, che si traduce potenzialmente in riprese meno luminose, soprattutto se effettuate di sera.

I drone senza patentino hanno la stabilizzazione?

Sebbene non incida quasi per nulla sulla qualità video, la stabilizzazione è fondamentale per ottenere video poco mossi. Di solito, un drone provvisto di almeno 4 eliche dispone di una buona stabilità, ma coloro che necessitano di una soluzione perfettamente stabile dovrebbero prendere in considerazione anche il numero degli assi, ovvero sensori specifici con lo scopo di capire in tempo reale in che posizione si trova il drone e, di conseguenza, regolare la giusta forza per far sì che rimanga stabile in tutte le situazioni. Ovviamente, più è alto il numero degli assi e più il drone sarà stabile. Detto ciò, un modello dotato di 6 assi è da preferire rispetto ad una soluzione con 3 assi, dal momento che quest'ultima risulta difficile da controllare nelle situazioni più complesse, come ad esempio durante le giornate ventose o con molti ostacoli da evitare.

A che distanza di volo arriva un drone senza patentino?

Quando si acquista un drone si deve considerare la distanza che si vuole raggiungere per le riprese aeree. Questo è un parametro che incide molto sul prezzo finale del prodotto, poiché antenne e radiocomandi di una certa qualità richiedono chiaramente costi di sviluppo maggiori. Un drone entry level raggiunge poche centinaia di metri, mentre i modelli più costosi ad uso privato possono superare i 10 km. A distanze maggiori è fondamentale che il drone sia munito di GPS, cosicché possiate farlo ritornare in sicurezza in caso di problemi. Va comunque ricordato che bisogna rispettare i vari regolamenti onde evitare multe.

I drone senza patentino sono facili da usare?

Spesso sottovalutata, la facilità d'uso gioca anch'essa un ruolo fondamentale, dal momento che un drone difficile da pilotare verrà quasi sicuramente messo da parte dopo diversi minuti. Per venire incontro a questa esigenza, entrano in gioco i radiocomandi. Quest'ultimi sono da preferire rispetto al controllo remoto tramite smartphone per chi si avvicina a questo mondo, poiché risultano più intuitivi grazie alla presenza di stick, ovvero una specie di levette simili a quelle presenti sui controller delle console.

Tuttavia, i modelli dotati di applicazione ufficiale possono essere manovrati con la possibilità di guardare sullo schermo del vostro dispositivo ciò che viene inquadrato dal drone, oltre a rendere il ritorno al punto di partenza molto più semplice. Inoltre, per far sì che la facilità d'uso sia ottimale, il drone dovrebbe integrare funzioni come il ritorno automatico e la possibilità di regola la velocità delle eliche. A questo va aggiunto il fatto che per raggiungere le distanze più lunghe si dovrà quasi sicuramente usare il radiocomando, dal momento che il collegamento con lo smartphone tende ad essere molto più limitato, a volte di soli 100 metri.

Che autonomia hanno i droni?

La capacità della batteria è il punto debole di ogni drone, che necessiti o meno del patentino. Capacità più elevate non sempre si traducono in tempi di volo più lunghi, poiché il peso complessivo del prodotto e la relativa efficienza sono fattori che influiscono sull'autonomia. Ed ecco perché il modo più semplice e veloce per capire qual è la reale autonomia del drone è quello di controllare i minuti di volo, quasi sempre citati nella descrizione del prodotto. Di solito questi dispositivi hanno una durata di 20 o al massimo di 30 minuti di volo.

L'importanza di una buona app mobile

Il modo in cui è realizzata l'applicazione gratuita rilasciata dal produttore è un fattore importante per ottenere una buona esperienza di volo, poiché molte funzionalità, specialmente sui droni di fascia alta, richiedono conoscenze approfondite per trovarle nei menu e per sfruttarle appieno. A tal riguardo, l'applicazione dovrebbe permettervi di accedere a una serie di comandi rapidi con i quali controllare i principali aspetti del drone, nonché disporre di un'interfaccia utente pulita e chiara.

Kit di ricambio

Molti droni portatili ed economici vengono venduti singolarmente, con solo un controller o un kit che include cose come eliche di ricambio, batterie extra e una borsa di trasporto. Se siete alle prime armi, è molto probabile che avrete bisogno di tanti pezzi di ricambio, quindi dovreste valutare la presenza del numero di accessori inclusi nell'offerta. Le batterie sono costose e potrebbe essere difficile ricaricarle in determinati luoghi, motivo per cui se nel pacchetto vi è solo una batteria, sarebbe il caso di acquistarne un'altra.

Quando serve il patentino per pilotare i droni?

Per pilotare un drone si devono rispettare una serie di requisiti, tra cui quello di avere il patentino dedicato (noto anche come attestato di competenza), se non si vuole rischiare di essere sanzionati. I requisiti variano in base alle caratteristiche del drone ma, fortunatamente, non tutti necessitano del patentino. Per essere esclusi da questo obbligo, il drone dovrà pesare meno di 250 grammi. Tuttavia, se il vostro modello dispone di una telecamera o di un microfono integrato lo si dovrà obbligatoriamente registrare sul portale D-Flight anche se il peso è inferiore alla soglia citata poc'anzi. Una volta fatta la registrazione sul suddetto portale, si otterrà un codice QR personale che dovrà essere applicato sul veicolo. È necessario inoltre effettuare l’assicurazione per la responsabilità civile, a prescindere dalle caratteristiche del drone.

I proprietari di droni dal peso pari o superiore ai 250 grammi dovranno invece necessariamente dotarsi dell’attestato di competenza, acquisibile tramite il superamento di un esame online. Questo esame ha un costo di 31 euro, cifra che pagherete solo al momento del superamento del test. Avrete a disposizione due tentativi al giorno, ma qualora non riusciste a superare l’esame per 6 volte consecutive, dovrete attendere 30 giorni per riprovarci. Il test consiste in 40 domande con risposta multipla, da compilare entro un’ora per essere considerato valido. Il punteggio massimo ottenibile è di 80 e per ricevere l’attestato di competenza occorre totalizzare almeno 60 punti.

Dove e quando si possono pilotare i droni senza patentino?

Pilotare un drone è senza dubbio un’esperienza divertente, ma occorre tenere a mente che non lo si può pilotare da qualsiasi luogo. Le regole sono numerose a riguardo e, in alcuni casi, anche difficili da ricordare. Inoltre, potrebbero cambiare dopo un certo periodo come accaduto in passato, motivo per cui consigliamo caldamente di consultare la regolamentazione completa e ufficiale sul portale D-Flight al seguente indirizzo. Di seguito comunque riportiamo quelle che sono le informazioni più utili per la maggior parte dei piloti di droni:

  • Volare in città: si può a patto di rispettare l’altezza massima di 120 metri. Occorre però accertarsi di non volare su prefetture, siti istituzionali e carceri o comunque in aree limitate o non concesse;
  • Sugli assembramenti di persone: il volo sulle persone non è mai concesso. Per assembramento si intende una quantità tale di persone che non riescono ad allontanarsi a causa dell’alto numero di presenti;
  • In spiaggia: si può volare in spiaggia, a patto che non ci sia un assembramento di persone;
  • Di notte: volare di notte è permesso, a patto che il drone abbia un sistema di illuminazione che vi permetta di vederlo e controllarlo in sicurezza. Segnaliamo che le luci non devono essere di tipo aeronautico, onde evitare che il drone possa essere scambiato per un aeromobile;
  • Altezza: salvo limitazioni riportate sul portale D-Flight, è possibile volare fino a un’altezza massima di 120 metri;
  • Distanza: ci si può allontanare finché si riesce a vedere il drone a occhio nudo;
  • Privacy: il drone non deve mai avvicinarsi troppo a una persona, a un automobile o alle abitazioni;
  • Per lavoro: vi è consentito usare il drone per lavoro anche se il peso è inferiore ai 250 grammi;

Come approcciarsi ai droni senza patentino

Il primo pilotaggio potrebbe rivelarsi più difficile del previsto ed è tutto normale, pertanto cercate di fare il possibile per ridurre al minimo le possibilità che qualcosa vada storto. Leggere il manuale e guardare i video tutorial su YouTube del vostro modello vi aiuterà senz’altro a muovere correttamente i primi passi. I droni moderni sono resistenti e non è difficile trovare pezzi di ricambio, ma conviene evitare di creare un incidente se lo si può evitare. Ovviamente bisogna prestare la massima attenzione quando si utilizza il drone vicino ad altre persone.

Se siete alle prime armi, prendete in considerazione un simulatore di volo, con il quale sperimentare i vari controlli prima di mettervi alla guida del drone vero e proprio. Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di imparare dagli altri. La passione per i droni si è estesa moltissimo, quindi è probabile che esista un gruppo di droni nella vostra zona, con i quali scambiare le proprie esperienze. Ad ogni modo, all’inizio cercate di volare in luoghi molto spaziosi e senza ostacoli. Anche le condizioni atmosferiche sono importanti e dovreste evitare di pilotare i droni se c’è molto vento.

Come è strutturato il radiocomando di un drone?

Come anticipato in uno dei paragrafi precedenti, il radiocomando è uno strumento indispensabile per pilotare il drone, soprattutto se si vuole raggiungere le distanze più lunghe rispetto alla posizione di partenza. Il design del radiocomando ricorda molto il joystick delle console oppure quello di alcune macchine telecomandate. Vi sono infatti due levette principali, una dedicata alla regolazione della velocità delle eliche (che incide sulla velocità di movimento del drone) e una dedicata al beccheggio, ossia allo spostamento in avanti, indietro e laterale. A seconda del modello, sul radiocomando possono poi esserci pulsanti dedicati all'imbardata e all'aggiustamento, che consentono al drone di ruotare su se stesso e di trovare il giusto bilanciamento.

Le funzioni che dovrebbe avere un qualsiasi drone

Fin dal loro arrivo sul mercato, i droni si sono rivelati subito dei dispositivi all'avanguardia lato tecnologico. Oggi si è arrivato a un punto in cui l'assenza di determinate funzioni non è più giustificata, anche se si acquistano modelli da poche centinaia di euro. Parliamo di funzioni volte a semplificare il pilotaggio di questi dispositivi che, in alcuni casi, potrebbe diventare più difficile del previsto. La modalità Headless, ad esempio, è una delle più importanti, poiché elimina la direzionalità del drone, ovvero la necessità di orientare il drone nella stessa direzione della trasmissione del telecomando. In questa modalità, il drone si muoverà sempre nella stessa direzione, indipendentemente dalla posizione della testa (cioè dalla parte anteriore) del drone rispetto alla posizione del telecomando. Ciò consente un maggior controllo e facilità di utilizzo del drone, soprattutto per i principianti.

Un drone moderno non dovrebbe poi essere sprovvisto della modalità ritorno automatico, anche se questa la si può implementare solo nei modelli dotati di GPS. Come è facile intuire, la modalità ritorno automatico permette al drone di tornare automaticamente alla posizione di partenza utilizzando i propri sensori, che fungono anche da sensori di prossimità per evitare ostacoli lungo il percorso di ritorno. Questa modalità è utile anche in caso di problemi con il segnale o di batteria scarica, facendo tornare ancora una volta il drone alla posizione di decollo in modo automatico.

Immancabile dovrebbe poi essere la modalità seguimi, che permette al drone di seguire gli spostamenti del radiocomando. Oltre che al GPS, in questo caso il drone può fare affidamento anche a tecnologie come il tracciamento o il riconoscimento dei soggetti per far sì che le riprese seguano i punti prestabiliti.

Rilevamento degli ostacoli

Il rilevamento degli ostacoli merita un paragrafo dedicato, pur rientrando tra le funzioni che non dovrebbero mancare in un drone. Come è facile intuire dalle parole, questa funzione ha il compito di evitare che il drone vada a sbattere contro gli ostacoli, piante e alberi in primis. Ad oggi questa funzionalità viene implementata sulla maggior parte dei modelli, anche se cambia il modo in cui viene messa in pratica, a seconda di quanto è avanzato il drone. Esistono infatti rilevamenti di ostacoli bidirezionale, tridirezionale e via dicendo. A seconda del modello, cambia anche il tipo di sensore per il rilevamento, che può essere a infrarossi, ToF, LiDAR o con un'altra tecnologia.

I sensori per il rilevamento degli ostacoli possono essere situati nella parte frontale del drone, nella zona inferiore, posteriore e laterale. Ovviamente si avrà la massima sicurezza in tal senso qualora il drone abbia sensori in ogni lato della struttura. Possiamo dire che il sensore frontale è presente praticamente in ogni modello e serve appunto per evitare che il dispositivo vada a finire contro un albero di fronte. Quello inferiore, anch'esso presente su tanti modelli, calcola la distanza dal terreno, consentendo al drone di evitare di finire ad esempio in acqua, ma facilita anche l'atterraggio. Quello posteriore, invece, non lo si trova in tutti i droni e serve per agevolare le manovre all'indietro. Idem per quanto concerne quelli laterali, implementati solitamente sui modelli più grandi. Va detto poi che questi sensori non sempre funzionano come dovrebbero in scarsa luminosità, soprattutto se pensati per coprire un'area da 360°

Che schede di memoria utilizzano i droni?

Per il salvataggio di foto e video, i droni fanno affidamento alle schede di memoria Micro SD. In alcuni casi, i droni potrebbero avere già una memoria integrata, ma questa tende ad essere molto bassa, rendendo praticamente impossibile registrare video in alta definizione, soprattutto se il drone è capace di gestire bitrate elevati. Acquistare la giusta Micro SD è fondamentale per far funzionare il drone in modo corretto. Le specifiche tecniche della scheda di memoria dovrebbero corrispondere a quelle del drone o, se possibile, essere migliori. A tal riguardo, i parametri da controllare sono la velocità massima di trasferimento dichiarata dal produttore e la categoria a cui appartiene la scheda di memoria. La velocità di trasferimento la si calcola in Mb/s e bisogna tenere conto sia di quella "in scrittura" che "in lettura". Entrambe sono importanti ma, al momento della registrazione video, la velocità in scrittura acquisisce un ruolo di prim'ordine. Quest'ultima può essere di un minimo di 10 Mb/s e può superare i 100 Mb/s nei modelli top di gamma. Se il drone registra a un bitrate di 90 Mb/s mentre la vostra scheda di memoria raggiunge 30 Mb/s, il risultato sarà un video a scatti o, in alcuni casi, non registrabile o non leggibile. Oltre alla velocità di trasferimento, è importante considerare anche la classe di appartenenza della Micro SD. Di seguito un elenco di quelle disponibili:

  • U1: registra fino a 10 Mb/s;
  • U3: registra fino a 30 Mb/s;
  • V10: registra video ad alta risoluzione fino a 10 Mb/s;
  • V30: registra video ad alta risoluzione fino a 30 Mb/s;
  • V60: registra video da alta risoluzione fino a 60 Mb/s;
  • V90: registra video ad alta risoluzione fino a 90 Mb/s.

Quante eliche dovrebbe avere un drone?

A prescindere dalla categoria, un drone dovrebbe avere almeno 4 eliche, una per ogni bordo. Un maggior numero di eliche corrisponde a una migliore stabilità in volo, ed ecco perché 6 o 8 eliche sono presenti solo sui modelli più costosi, progettati per le riprese cinematografiche. È importante che le eliche non siano danneggiate, altrimenti si andrà a compromettere la stabilità generale del drone.

Chi produce i migliori droni senza patentino?

Allo stato attuale è molto semplice farsi un'idea sui migliori produttori di droni, anche perché ormai tutti avrete sentito nominare almeno una volta DJI, un pilastro di questo settore, che ha visto una crescita vertiginosa negli anni. Nonostante sia conosciuto per i loro modelli di fascia alta, l'azienda realizza anche droni dal prezzo più abbordabile e dal peso inferiore ai 250 grammi, in modo da raggiungere un pubblico più ampio e ampliare la propria presenza sul mercato. Ad ogni modo, quando si tratta di valutare i droni senza patentino e ci si mantiene su fasce di prezzo medie, sono principalmente brand poco conosciuti a prendere il sopravvento.

Quanto spendere per un drone?

Come sempre, è importante porsi degli obiettivi, in modo da spendere la cifra giusta per un drone adatto ai propri requisiti. Un utente amatoriale, che magari vuole togliersi soltanto lo sfizio di pilotare un drone durante una bella giornata di sole, spenderà sicuramente meno rispetto a uno che intende usare il drone per progetti lavorativi. Molto dipende anche dalla tipologia di drone, in quanto esistono modelli pensati appositamente per i più piccoli, acquistabili per circa 50 euro, altri in cui invece serve per forza superare importanti soglie di prezzo per ottenere la qualità e le funzioni desiderate. Se dovessimo tenere in considerazione ogni fattore e fare una media, diremmo che per acquistare un drone che possa soddisfare le esigenze della maggior parte delle persone servono almeno 200 euro.

Dove conviene acquistare un drone?

In generale, quando si decide di acquistare un drone di fascia media/alta, magari optando per un modello di un marchio rinomato come DJI, è possibile effettuare l'acquisto sia tramite il sito ufficiale del produttore che attraverso i principali negozi online o punti vendita specializzati. Nel caso si stia cercando invece un drone più economico, come quelli indicati in questa pagina, è consigliabile concentrarsi sui grandi portali online come Amazon, in quanto è proprio su tali piattaforme che si possono trovare i droni a prezzi più vantaggiosi.

Naturalmente, affidandosi a piattaforme di tale portata, è probabile ottenere un drone con caratteristiche tecniche superiori a quello proposto magari da un piccolo negozio locale, il tutto mantenendo lo stesso budget.

Identificazione remota del drone, in cosa consiste?

A partire dal 2024, tutti i nuovi droni che entrano nel mercato europeo nella Open Category devono avere una classe di marcatura. I droni che appartengono alla Specific Category, inclusi quelli usati negli scenari standard italiani, devono avere un sistema di identificazione remota (ID Remote) sempre attivo e aggiornato.

I droni che hanno già una classe di marcatura C1, C2, C3, C5 o C6 hanno già un sistema di identificazione remota. I droni di classe C0, come il DJI Mini 4 Pro, non hanno bisogno dell’ID Remote, così come i droni fatti in casa o quelli senza classe di marcatura, se sono stati messi in vendita prima del 2024 e rientrano nella Open Category.

Si ricorda che, dal 2024, i droni che non hanno una classe di marcatura o sono fatti in casa possono essere usati nella categoria A1, se pesano meno di 250 grammi. Se pesano di più, possono essere usati nella categoria A3, senza dover avere un sistema ID Remote. Per saperne di più su queste nuove norme, che entreranno in vigore dal prossimo anno, potete visitare la pagina dell’EASA.

La batteria si scarica durante il volo, cosa fare?

La durata limitata delle batterie nei droni, generalmente non oltre i 25-30 minuti di volo, presenta il rischio di esaurimento energetico durante il volo, un problema di una certa rilevanza quando si pilotano questi dispositivi a lunghe distanze. Numerosi droni di ultima generazione sono dotati di sistemi di sicurezza all'avanguardia, capaci di percepire i livelli critici di batteria, innescando automaticamente protocolli di sicurezza come l'atterraggio di emergenza o il rientro al punto di partenza.

Tali precauzioni sono vitali per evitare danni al drone e per scongiurare la complicata, a volte impossibile, ricerca del dispositivo qualora precipiti in zone difficili da raggiungere, come terreni montuosi. Per minimizzare questi rischi, è essenziale verificare lo stato della batteria prima di ogni volo. Nel caso in cui la batteria sia già parzialmente scarica, è saggio limitare la distanza di volo dal punto di partenza per prevenire inconvenienti.

Segnale perso in volo, cosa succede?

Quando un drone supera il raggio d'azione per cui è stato progettato, sussiste un'alta probabilità di interruzione della comunicazione con il controller. In una tale circostanza, il drone è probabile che avvii automaticamente i suoi meccanismi di sicurezza, un processo simile a quello che si verifica quando si esaurisce la sua batteria. Di conseguenza, il drone potrebbe optare per mantenere la sua attuale posizione in aria in attesa che il collegamento venga ripristinato, oppure potrebbe intraprendere un'atterraggio di emergenza, specialmente se il livello della batteria è critico. Alcuni droni sono anche programmati per ritornare al punto di partenza in caso di perdita del segnale. Senza tali funzioni di sicurezza, il rischio di perdere il drone o di causare incidenti aumenterebbe notevolmente.

Quando conviene acquistarli per il massimo risparmio?

Quando si tratta di acquistare un drone risparmiando, ci sono periodi specifici dell'anno che offrono l'opportunità di ottenere notevoli sconti. In particolare, eventi promozionali annuali come il Prime Day di Amazon e il Black Friday sono momenti in cui i prezzi dei droni, sia quelli di punta sia i modelli più semplici, vengono sensibilmente ridotti. Queste occasioni non solo permettono di accedere a sconti importanti, ma estendono anche le loro offerte per un periodo più lungo rispetto alla durata effettiva dell'evento, rendendole vantaggiose per i consumatori.

Tuttavia, al di fuori di queste finestre programmate, esistono anche opportunità di risparmio spontanee, come le offerte lampo, che richiedono attenzione e rapidità di azione, data la loro natura effimera. Per sfruttare appieno queste possibilità, è utile seguire con assiduità siti e canali dedicati alla segnalazione di sconti e promozioni. Mantenere un occhio vigile su queste risorse può rivelarsi fruttuoso per chi è alla ricerca di tecnologia avanzata, come i droni, a prezzi vantaggiosi, evitando così l'attesa dei più grandi eventi promozionali.

Posso sostituire le eliche del drone?

Le eliche costituiscono il punto più delicato di un drone, spingendo così gli appassionati e gli utilizzatori a dotarli di appositi sistemi di protezione, acquistando custodie o rinforzi dedicati. Quando si presentano danni, si pone spontanea la domanda riguardo la fattibilità della loro sostituzione. Effettivamente, cambiare le eliche risulta essere una pratica piuttosto diffusa tra gli appassionati, sia per necessità che per migliorare le prestazioni o la durata.

La maggior parte dei droni è progettato con l'intento di rendere semplice tale procedura, in risposta alla loro inclinazione a danneggiarsi per via di collisioni, usura o contatti non previsti. Gli sviluppatori di questi apparecchi, consapevoli di tale esigenza, spesso includono un kit di sostituzione nel pacchetto di acquisto, completo di pale di riserva e gli attrezzi specifici per il loro montaggio. Inoltre, offre l'opportunità di acquistare set aggiuntivi di pale, sia attraverso il produttore originario sia tramite distributori terzi, che talvolta offrono alternative pensate per incrementare le prestazioni o la durabilità dell'unità.

Prodotti

1. DJI Mini 4 Pro

Immagine di DJI Mini 4 Pro

Il migliore

Drone compatto e leggero, inferiore ai 250 grammi, ma dalle prestazioni da top di gamma. Registra in 4K HDR e permette una trasmissione video fino a 20 km.
  • 249 grammi , Trasmissione video fino a 20km , Video in HDR

Il DJI Mini 4 Pro è senza dubbio il miglior drone disponibile oggi che non richiede la licenza di volo, grazie alla sua classificazione nella categoria C0 per un peso di soli 249 grammi. Questo drone consente di registrare video in HDR 4K/60fps, permettendovi di catturare scene con una chiarezza sorprendente e di condividerle immediatamente, senza necessità di editing. Dotato di un sistema di rilevamento omnidirezionale degli ostacoli, assicura voli sicuri evitando autonomamente gli impedimenti. La sua batteria garantisce voli lunghi, mentre la trasmissione video fino a 20 km trasforma ogni volo in un'esperienza chiara e immediata. Con l'ActiveTrack 360°, anche i principianti possono realizzare riprese fluide e professionali facilmente. Completo di DJI RC-N2 e una batteria che offre 34 minuti di volo, il DJI Mini 4 Pro è pronto all'uso e ideale tanto per i neofiti quanto per gli esperti, soprattutto se arricchito con accessori come DJI RC Motion 2 e DJI Goggles per un coinvolgente volo in FPV. 

2. IDEA16P

Immagine di IDEA16P

Raggiunge i 40 Km/h

Drone dal peso inferiore ai 250 grammi, dotato di due telecamere e capace di raggiungere i 40 km/h, oltre a resistere a venti fino a categoria 4.
  • 40 Km/h , Due batterie incluse

I motori brushless di questo drone garantiscono un volo stabile anche con venti di livello 4, mentre la sua velocità massima di 40 Km/h permette di esplorare il cielo con agilità e rapidità. Così come gli modelli suggeriti in questa guida, anche l'IDEA16P è progettato per essere leggero e maneggevole, pesando meno di 250 grammi, il che facilita il suo utilizzo e lo rende ideale anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei droni. Con funzionalità come il posizionamento ottico del flusso, telecamere multiple, controllo remoto RF 2.4G che supporta fino a 50 utenti e un'autonomia fino a 31 minuti grazie a due batterie, l'IDEA16P è perfetto per ogni avventura aerea, dalla fotografia di paesaggi a competizioni amichevoli. 

3. Holy Stone HS175D

Immagine di Holy Stone HS175D

Con sensore regolabile a 90°

Drone in grado di registrare video in 4K, con la seconda telecamera situata nella parte inferiore per voli e atterraggi precisi e sicuri.
  • Con GPS , Tracciamento dei soggetti

Se siete principianti e il vostro scopo principale è quello di fare esperienza prima di passare magari a un modello superiore, suggeriamo di prendere in considerazione l'Holy Stone HS175D. Si tratta di un drone capace di registrare video in 4K e di scattare foto di buona qualità, modello ideale per iniziare appunto a prendere confidenza con questo tipo di dispositivi, partendo però già da un'ottima base. Nonostante il prezzo sia abbordabile, questo modello vanta specifiche tecniche all'avanguardia e permette un volo stabile grazie a sensori ottici. La presenza del GPS, invece, permette di eseguire automaticamente il ritorno a casa qualora il drone perdesse il segnale. A questa si aggiungono altre funzioni intelligenti, come il tracciamento automatico dei soggetti, per riprese in volo cinematografiche. Infine, dato che si trova in questa guida, diamo per scontato che sappiate che il suo peso è inferiore ai 250 grammi.

4. Loolinn

Immagine di Loolinn

50 minuti di volo

Drone dotato di GPS e delle principali funzioni intelligenti che gli consentono, tra le altre cose, di ritornare al punto di partenza con un solo tasto.
  • 2 batterie incluse , Video in 2K

Con questo modello ci avviciniamo alla soglia che ci siamo prefissati, ossia quella dei 300 euro. Ma non temete, si tratta sempre di un drone dal peso inferiore ai 250 grammi, pertanto non richiede una licenza di pilota per essere utilizzato. Grazie alle sue due batterie incluse, è possibile godere fino a 50 minuti di volo, consentendo divertimento ed esplorazione prolungati. Il drone è dotato di una telecamera di alta qualità in grado di catturare splendide foto in 4K e registrare video in 2K direttamente sulla scheda SD. L'angolo regolabile della telecamera assicura di ottenere lo scatto perfetto da qualsiasi prospettiva. Una delle caratteristiche principali di questo modello è funzione GPS, che riduce il rischio di perdere il drone. Se la batteria si scarica o il drone perde il segnale, tornerà automaticamente al punto di decollo, garantendo un'esperienza di volo più sicura e senza preoccupazioni. 

5. IDEA12

Immagine di IDEA12

Il più economico

Drone entry level con rilevamento degli ostacoli a 360° e modalità Headless per principianti e adulti. La telecamera può essere ruotata elettronicamente di 90°.
  • Evita gli ostacoli , Fotocamera ruotabile a 90°

Nonostante sia tra i più economici, IDEA12 è progettato per evitare gli ostacoli a 360°. Quando è attivata la modalità di evitamento ostacoli, il drone rileva automaticamente gli ostacoli e, se si avvicina a uno, emette un allarme e smette di avvicinarsi verso l'ostacolo, garantendo un volo sicuro in tutte le direzioni. La telecamera FPV da 1080P offre una chiara immagine di volo, qualcosa che uno non si aspetterebbe da un drone così economico. Come se non bastasse, IDEA12 è dotato di diverse funzioni di volo, come il ritorno automatico, il mantenimento dell'altitudine, il decollo e atterraggio con un solo tocco, rendendolo facile da controllare anche per i principianti. Il drone ha una batteria modulare da 800mAh che offre un tempo di volo di 14 minuti, in linea con la concorrenza da questo punto di vista. Dispone inoltre di una connessione 2,4GHz per la trasmissione in tempo reale sul proprio smartphone mentre si vola. Il design include 4 protezioni dell'elica per una maggiore sicurezza nonché stabilità in volo.