Droni portatili | I migliori del 2022
I droni sono uno dei prodotti tecnologici più innovativi degli ultimi anni e oggi, in vari modi, fanno parte della nostra vita quotidiana, dal momento che non è raro vederne uno in azione e alzi la mano chi non ha mai desiderato possedere uno dei migliori droni portatili. Questi dispositivi si comportano come un vero e proprio elicottero e montano una videocamera capace di registrare video di ottima qualità. Le possibilità offerte dai droni sono numerose e non si limitano solamente a riprendere scene dall’alto per puro divertimento, dato che spesso vengono utilizzati anche per altri scopi, come ad esempio in occasione di un matrimonio o persino dalle forze dell’ordine per tenere sotto controllo una zona in particolare, per non citare le tantissime applicazioni nel settore cinematografico.
Oltre a un sensore in grado di acquisire video e foto di ottima qualità, i droni portatili hanno decine di funzioni e tecnologie avanzate che permettono di fare cose strabilianti in volo. Nel corso degli anni la loro popolarità è cresciuta così rapidamente che ad oggi sono numerosi i brand che si sono lanciati in questo mercato proponendo i loro prodotti, ma l’azienda alla quale bisogna dare il dovuto riconoscimento è senza dubbio la DJI che ancora oggi rimane leader del settore, grazie ai suoi modelli pensati in base alle varie esigenze e alla loro qualità indiscussa.
Non è un caso quindi se nella nostra lista dei migliori droni portatili troverete diversi modelli di questo brand, ma esistono comunque altre società che realizzano prodotti altrettanto validi e che vantano un ottimo rapporto qualità-prezzo. Suggeriamo quindi di dare un’occhiata alla nostra selezione perché abbiamo riportato quelli che sono ad oggi i migliori modelli che potete acquistare.
I migliori droni portatili
- DJI Mavic 3
- DJI Mini 3 Pro
- Parrot Anafi
- Powervision Powerray Explorer
- Potensic Dreamer
- FIMI X8 Mini Pro

DJI Mavic 3
DJI Mini 3 Pro
Parrot Anafi
Powervision Powerray Explorer
Potensic Dreamer
FIMI X8 Mini Pro
Come scegliere un drone portatile
Dopo avervi elencato i migliori droni portatili, riteniamo sia interessante darvi una breve spiegazione in merito a come scegliere un modello capace di soddisfare le vostre esigenze e scoprire quali sono i fattori principali da tenere in considerazione, onde evitare di ritrovarsi con una soluzione poco funzionale o, peggio, pagare una cifra troppo alta per un drone che in realtà è solamente discreto.
Sensore della fotocamera
Dal momento che un drone viene utilizzato principalmente per registrare video, il sensore della fotocamera è l’elemento più importante. Purtroppo, capire se quest’ultimo è valido o meno è abbastanza difficile, dato che spesso le specifiche tecniche riportate non sono sufficienti per apprenderne appieno la qualità, rendendo obbligatorio la prova sul campo per verificare il livello di dettaglio. Tuttavia, non dovrete preoccuparvi se il modello che avete scelto ha un sensore di soli 5MP, visto che a giocare un ruolo rilevante non è tanto la capacità del sensore, bensì la sua dimensione. A tal proposito, sensori di una certa grandezza, capaci di catturare un gran quantitativo di luce, vengono implementati solo su soluzioni costose come il DJI Mavic 3.
Risoluzione
Constatato che il sensore è il componente più importante, vale la pena prendere in considerazione la sua risoluzione, sebbene quest’ultima non sia necessariamente sinonimo di qualità come detto pocanzi. Tuttavia, coloro che necessitano di registrare contenuti ad alta definizione, è consigliato affidarsi ad un modello in grado di catturare immagini in 4K nativi e se ciò non dovesse essere possibile per questioni di budget, allora puntare su un buon modello 1080p, risoluzione comunque più che sufficiente per poter apprezzare i dettagli delle riprese.
Stabilizzazione
Sebbene non incida quasi per nulla sulla qualità video, la stabilizzazione è fondamentale per ottenere video poco mossi. Di solito, un drone provvisto di almeno 4 eliche dispone di una buona stabilità, ma coloro che necessitano di una soluzione perfettamente stabile dovrebbero prendere in considerazione anche il numero degli assi, ovvero sensori specifici con lo scopo di capire in tempo reale in che posizione si trova il drone e, di conseguenza, regolare la giusta forza per far sì che rimanga stabile in tutte le situazioni. Ovviamente, più è alto il numero degli assi e più il drone sarà stabile. Detto ciò, un modello dotato di 6 assi è da preferire rispetto ad una soluzione con 3 assi, dal momento che quest’ultima risulta difficile da controllare nelle situazioni più complesse, come ad esempio durante le giornate ventose o con molti ostacoli da evitare.
Facilità d’uso
Spesso sottovalutata, la facilità d’uso gioca anch’essa un ruolo fondamentale, dal momento che un drone difficile da pilotare verrà quasi sicuramente messo da parte dopo diversi minuti. Per venire incontro a questa esigenza, entrano in gioco i radiocomandi. Quest’ultimi sono da preferire rispetto al controllo remoto tramite smartphone per chi si avvicina a questo mondo, poiché risultano più intuitivi grazie alla presenza di stick, ovvero una specie di levette simili a quelle presenti sui controller delle console. Tuttavia, i modelli dotati di applicazione ufficiale possono essere manovrati con la possibilità di guardare sullo schermo del vostro dispositivo ciò che viene inquadrato dal drone, oltre a rendere il ritorno al punto di partenza molto più semplice. Inoltre, per far sì che la facilità d’uso sia ottimale, il drone dovrebbe integrare funzioni come il ritorno automatico e la possibilità di regola la velocità delle eliche.
Batteria
La capacità della batteria è il punto debole di ogni drone portatile. Capacità più elevate non sempre si traducono in tempi di volo più lunghi, poiché il peso complessivo del prodotto e la relativa efficienza sono fattori che influiscono sull’autonomia. Ed ecco perché il modo più semplice e veloce per capire qual è la reale autonomia del drone è quello di controllare i minuti di volo, quasi sempre citati nella descrizione del prodotto.
App mobile
Il modo in cui è realizzata l’applicazione gratuita rilasciata dal produttore è un fattore importante per ottenere una buona esperienza di volo, poiché molte funzionalità, specialmente sui droni di fascia alta, richiedono conoscenze approfondite per trovarle nei menu e per sfruttarle appieno. A tal riguardo, l’applicazione dovrebbe permettervi di accedere ad una serie di comandi rapidi con i quali controllare i principali aspetti del drone, nonché disporre di un’interfaccia utente pulita e chiara.
Kit di ricambio
Molti droni portatili vengono venduti singolarmente, con solo un controller o un kit che include cose come eliche di ricambio, batterie extra e una borsa di trasporto. Se siete alle prime armi, è molto probabile che avrete bisogno di tanti pezzi di ricambio, quindi dovreste valutare la presenza del numero di accessori inclusi nell’offerta. Le batterie sono costose e potrebbe essere difficile ricaricarle in determinati luoghi, motivo per cui se nel pacchetto vi è solo una batteria, sarebbe il caso di acquistarne un’altra.
Quando serve il patentino per pilotare i droni
Per pilotare un drone si devono rispettare una serie di requisiti, tra cui quello di avere il patentino dedicato (noto anche come attestato di competenza), se non si vuole rischiare di essere sanzionati. I requisiti variano in base alle caratteristiche del drone ma, fortunatamente, non tutti necessitano del patentino. Per essere esclusi da questo obbligo, il drone dovrà pesare meno di 250 grammi. Tuttavia, se il vostro modello dispone di una telecamera o di un microfono integrato lo si dovrà obbligatoriamente registrare sul portale D-Flight anche se il peso è inferiore alla soglia citata pocanzi. Una volta fatta la registrazione sul suddetto portale, si otterrà un codice QR personale che dovrà essere applicato sul veicolo. È necessario inoltre effettuare l’assicurazione per la responsabilità civile, a prescindere dalle caratteristiche del drone.
I proprietari di droni dal peso pari o superiore ai 250 grammi dovranno invece necessariamente dotarsi dell’attestato di competenza, acquisibile tramite il superamento di un esame online. Questo esame ha un costo di 31 euro, cifra che pagherete solo al momento del superamento del test. Avrete a disposizione due tentativi al giorno, ma qualora non riusciste a superare l’esame per 6 volte consecutive, dovrete attendere 30 giorni per riprovarci. Il test consiste in 40 domande con risposta multipla, da compilare entro un’ora per essere considerato valido. Il punteggio massimo ottenibile è di 80 e per ricevere l’attestato di competenza occorre totalizzare almeno 60 punti.
Dove e quando si può pilotare un drone
Pilotare un drone è senza dubbio un’esperienza divertente, ma occorre tenere a mente che non lo si può pilotare da qualsiasi luogo. Le regole sono numerose a riguardo e, in alcuni casi, anche difficili da ricordare. Inoltre, potrebbero cambiare dopo un certo periodo come accaduto in passato, motivo per cui consigliamo caldamente di consultare la regolamentazione completa e ufficiale sul portale D-Flight al seguente indirizzo. Di seguito comunque riportiamo quelle che sono le informazioni più utili per la maggior parte dei piloti di droni:
- Volare in città: si può a patto di rispettare l’altezza massima di 120 metri. Occorre però accertarsi di non volare su prefetture, siti istituzionali e carceri o comunque in aree limitate o non concesse;
- Sugli assembramenti di persone: il volo sulle persone non è mai concesso. Per assembramento si intende una quantità tale di persone che non riescono ad allontanarsi a causa dell’alto numero di presenti;
- In spiaggia: si può volare in spiaggia, a patto che non ci sia un assembramento di persone;
- Di notte: volare di notte è permesso, a patto che il drone abbia un sistema di illuminazione che vi permetta di vederlo e controllarlo in sicurezza. Segnaliamo che le luci non devono essere di tipo aeronautico, onde evitare che il drone possa essere scambiato per un aeromobile;
- Altezza: salvo limitazioni riportate sul portale D-Flight, è possibile volare fino a un’altezza massima di 120 metri;
- Distanza: ci si può allontanare finché si riesce a vedere il drone a occhio nudo;
- Privacy: il drone non deve mai avvicinarsi troppo a una persona, a un automobile o alle abitazioni;
- Per lavoro: vi è consentito usare il drone per lavoro anche se il peso è inferiore ai 250 grammi;
Come approcciarsi a un drone
Il primo pilotaggio potrebbe rivelarsi più difficile del previsto ed è tutto normale, pertanto cercate di fare il possibile per ridurre al minimo le possibilità che qualcosa vada storto. Leggere il manuale e guardare i video tutorial su YouTube del vostro modello vi aiuterà senz’altro a muovere correttamente i primi passi. I droni moderni sono resistenti e non è difficile trovare pezzi di ricambio, ma conviene evitare di creare un incidente se lo si può evitare. Ovviamente bisogna prestare la massima attenzione quando si utilizza il drone vicino ad altre persone.
Se siete alle prime armi, prendete in considerazione un simulatore di volo, con il quale sperimentare i vari controlli prima di mettervi alla guida del drone vero e proprio. Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di imparare dagli altri. La passione per i droni si è estesa moltissimo, quindi è probabile che esista un gruppo di droni nella vostra zona, con i quali scambiare le proprie esperienze. Ad ogni modo, all’inizio cercate di volare in luoghi molto spaziosi e senza ostacoli. Anche le condizioni atmosferiche sono importanti e dovreste evitare di pilotare i droni se c’è molto vento.