Rai ha perso 1 milione di euro lasciando YouTube

L'abbandono di YouTube da parte della Rai è costato circa 1 milione di euro secondo Michele Anzaldi, deputato PD in vigilanza Rai.

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a cura di Dario D'Elia

"Spezzeremo le reni a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e i suoi fratelli!", diceva Totò. Ed era suonata un po' così la decisione della Rai di abbandonare YouTube per gestire in proprio la raccolta pubblicitaria legata ai contenuti video.

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Da giugno 2014 la TV pubblica, secondo stime del Sole 24 Ore, ha rinunciato ai circa 700mila euro all'anno di introiti pubblicitari che portava Google. Un secondo autogoal se si considera anche quando il direttore Mauro Masi nel 2009 chiuse la porta in faccia ai 350 milioni di Sky per le trasmissioni in chiaro sul satellite – epic fail che rilevò persino il Consiglio di Stato.

Michele Anzaldi, deputato PD in vigilanza Rai, ha fatto notare che Mediaset si è mossa meglio. Dopo un lungo contenzioso con YouTube ha portato a casa un accordo commerciale che certamente non farà male alle sue casse.

"Youtube rappresenta un riferimento soprattutto per il pubblico più giovane, quello che si tiene più alla larga dai prodotti Rai, sul quale il servizio pubblico fatica a trovare una strategia", scrive Anzaldi su L'Unità. Ecco spiegato il motivo della sua interrogazione in commissione di Vigilanza. Nella speranza che il nuovo direttore generale Campo dall'Orto, molto interessato alle potenzialità digitali, inizi a indagare su quanto accaduto

"Quanti soldi sono stati investiti sui portali Rai e quali introiti hanno prodotto? Sarebbe singolare se l'addio a Youtube, oltre che al danno d'immagine per l'assenza della Rai da una piattaforma simbolo della rete soprattutto per i giovani, avesse prodotto solo un buco economico quantificabile finora in oltre un milione di euro".