Russia: pronti 50 miliardi di dollari per l'esplorazione spaziale

Entro il 2020 la Russia investirà complessivamente 50 miliardi di dollari per rilanciarsi come super-potenza in ambito spaziale. Si pensa a una base sulla Luna e a voli verso Marte.

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a cura di Manolo De Agostini

La Russia è pronta a puntare 50 miliardi di dollari per continuare a essere una potenza nel settore aerospaziale. Il piano d'investimento è stato presentato dal presidente Vladimir Putin, e prevede anche la costruzione entro il decennio di un nuovo cosmodromo (base di lancio) da cui si potrà partire per lo spazio.

I lavori sono già partiti, a Vostochny, nella regione Amur dell'estremo Oriente russo. Putin ha affermato, durante un collegamento dal vivo con l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) che la Russia spera di effettuare i primi lanci da Vostochny nel 2015, per poi passare a quelli con equipaggio nel 2018. Il sito sarà pienamente operativo nel 2020.

La  Russia effettua ancora tutti i lanci con equipaggio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan - il luogo da cui partì Jurij Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio (e a tornare indietro). In questi anni però la Russia ha incontrato alcune difficoltà con le autorità locali sui termini del contratto di leasing.

Così Putin lavora per superare anche questo ostacolo, sebbene versando 115 milioni di dollari ogni anno, si sia assicurato l'uso di Baikonur fino al 2050. Vicino alla base di lancio di Vostochny nascerà una città chiamata Tsiolkovsky, in cui troveranno spazio i tecnici e le loro famiglie. Il nome non è casuale perché è stato scelto in onore dello scienziato Konstantin Tsiolkovsky, un pioniere nella progettazione del razzo.

Recentemente il programma spaziale russo ha subito qualche battuta d'arresto, con fallimenti nel lancio di sonde e satelliti. Nel settennato 2013-2020 un investimento di 1,6 trilioni di rubli - 51,8 miliardi di dollari o 38 miliardi di euro - dovrebbe servire per cancellare i problemi avuti nell'attività spaziale senza equipaggio.

Gagarin

Secondo Putin, infatti, con il bilancio spaziale russo riservato per il 58% ai voli spaziali con equipaggio, la Russia aveva perso terreno rispetto alle altre super-potenze nell'esplorazione con le sonde. "Dobbiamo preservare quanto abbiamo realizzato nel volo spaziale con equipaggio, ma anche recuperare negli altri settori", ha affermato il presidente, senza escludere l'istituzione di un Ministero dello Spazio.

Il capo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, Vladimir Popovkin, ha inoltre affermato che Mosca punta al 2030 come data per creare una base sulla Luna da cui poi partire anche per Marte. "La Luna è un grande trampolino di lancio, è un oggetto spaziale in cui possono trovare posto tante cose. Non usarla sarebbe un peccato", ha dichiarato alla televisione di Stato.

Nel 2015 una sonda partirà verso il nostro satellite per eseguire rilevazioni, ed entro il 2030 sarà realizzato un sistema di difesa contro asteoridi e altre minacce spaziali. Sanno qualcosa che noi ancora non sappiamo?