Soru chiede regole più ferree per il Web

Il fondatore di Tiscali non crede più nella capacità di autocontrollo della Rete

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a cura di Dario D'Elia

Renato Soru, Presidente della Regione Sardegna e fondatore di Tiscali, è convinto che Internet abbia bisogno di regole severe, come i mercati finanziari. "Internet è un bene così prezioso che non si può lasciare al caso", ha dichiarato Soru durante la prima giornata dell’Internet Governance Forum Italia. Il tema è quanto mai caldo soprattutto considerando che a dicembre durante il Forum delle Nazioni Unite si cercherà di scrivere la Carta dei diritti e dei doveri degli internauti.

"Tutti, anch’io, sostenevamo che Internet dovesse restare libera, senza regole visto che era un bene comune. Oggi non ci credo più. Anche quello che sta accadendo sui mercati finanziari dimostra che il mercato è un bene comune, il migliore, ma ha bisogno di regole per difenderci dagli eccessi", ha sottolineato Soru.

Anche Google, sebbene considerata azienda modello, ormai pare aver bisogno di nuove policy. "Chi compilava l’elenco (telefonico) seguiva regole precise: i caratteri uguali nella stampa, l’ordine rigorosamente alfabetico. Google no: possibile che questo nuovo elenco telefonico non abbia regole e che tutto dipenda da una società privata che fa profitti. E se un giorno decidesse di far sparire un’azienda, una persona", ha commentato il Presidente della Regione.

Anche i satelliti spaziali "non servono solo per ripetere il segnale della Tv ma danno il clock per le fibre ottiche. Gestiti da un Paese terzo potrebbero fare degli abusi tanto che l’Ue ha messo a punto un progetto, Galileo, per sopperire a questa anomalia".

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