Turandot e Google Glass, l'Opera come non l'avete mai vista

I Google Glass a teatro, per far vedere la Turandot con gli occhi degli artisti, dei musicisti e dei tecnici. Primo esperimento mondiale di opera interattiva al Teatro Lirico di Cagliari.

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a cura di Pino Bruno

L'avessero raccontato a Puccini, che un giorno la sua Turandot avrebbe calcato la scena indossando i Google Glass! E invece è successo, per iniziativa della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. Innovazione e tradizione, tecnologia indossabile al tempo dei mandarini (cinesi). E, giustamente orgogliosi, i promotori sottolineano che il teatro sardo è "il primo al mondo a utilizzare Google Glass per creare un esperimento di Opera Interattiva". Tutto merito della collaborazione tra il Co-Opera MediaLab promosso dallo stesso teatro e il Lab di TSC Consulting, Google Enterprise Partner in Italia.

È stata creata l'applicazione Semèstene, per permettere che i Google Glass "indossati da attori, musicisti, cantanti e macchinisti, trasmettano quasi simultaneamente le foto e i video ripresi durante lo svolgimento dell'opera. I contenuti sono postati sui canali social del Teatro Lirico offrendo alla platea web non solo la possibilità di partecipare all'evento ma anche quella di godere dello spettacolo da un punto di vista assolutamente innovativo e privilegiato".

"Scopo della sperimentazione - dicono ancora i promotori dell'esperimento - è esplorare nuovi linguaggi e proporre un rinnovamento di genere che possa comunicare alle sensibilità più moderne tutta la bellezza dell'opera lirica. Si tratta di un tentativo per avvicinare al pubblico del mobile, del web e dei social network una forma d'arte rimasta per secoli cristallizzata nella tradizione".

 

Niente streaming, però, "a causa dei limiti tecnici imposti da Mountain View", scrive per l'agenzia Ansa Mattia Bernardo Bagnoli. Allora, aggiunge il giornalista, "l'unità di ricerca e sviluppo tecnologico del Lirico di Cagliari, guidata da Nicola Fioravanti, ha aggirato l'ostacolo creando una staffetta tra chi sul palco indossava gli occhiali multimediali (tre in tutto) e i tecnici. Così il download avveniva quasi in tempo reale e grazie all'app Semèstene le foto e i video prodotti da orchestrali e attori potevano essere automaticamente 'sparati' sui social network del teatro".

Un interessante mix tra marketing e nuove frontiere della tecnologia e della cultura: non capita tutti i giorni che gli spettatori possano "finalmente osservare lo spettacolo con gli occhi di chi lo mette in scena". L'esperimento nel teatro cagliaritano andrà avanti fino al 16 agosto. Tutti i video sono sull'account Facebook della Fondazione