UE, vittoria per i garantisti del P2P

Il Parlamento Europeo ha decretato che i provider non potranno sospendere i servizi di connettività, anche in presenza di P2P illegale

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a cura di Dario D'Elia

Il Parlamento Europeo ieri ha decretato la definitiva bocciatura della strategia Sarkozy. A maggioranza, Bruxelles si è schierata con la posizione più garantista nei confronti del P2P illegale: nessun provider potrà arrogarsi il diritto di sospendere i servizi di connettività. Insomma, sarà valido il principio per cui "non possono essere imposte limitazioni ai diritti e alle libertà fondamentali degli utenti finali" di Internet senza la decisione preliminare dell’autorità giudiziaria , a meno che non vi sia una minaccia per la sicurezza pubblica – nel qual caso comunque i giudici potranno intervenire successivamente.

Il Consiglio europeo, che di fatto è il governo della UE, aveva approvato un testo di compromesso che prevedeva un innalzamento della soglia dei controlli. È evidente che dopo questa votazione del Parlamento, bisognerà ritornare sulla questione. E decideranno quindi gli eletti delle prossime elezioni di giugno.

Come sottolinea il Corriere della Sera, questa prima vittoria è da accreditare al "fronte trasversale che ha raccolto liberaldemocratici, Verdi ed euroscettici" (gruppi Adle, Verdi-Ale, Gue-Sinistra europea unita, Ind-Dem o Indipendenti-democratici).

"È stato cruciale per centinaia di milioni di europei che ogni giorno utilizzano Internet: siamo riusciti a vincere una battaglia difficile contro chi voleva utilizzare la legislazione sul mercato Telecom per limitare la libertà degli internauti", ha dichiarato il capogruppo dei verdi Monica Frassoni.