Con questa tecnologia di Audi anche i ciclisti saranno salvi

Audi anticipa C-V2X, un sistema in grado di prevenire potenziali sinistri con i ciclisti, gli elementi più deboli della strada dopo i pedoni.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Le piste ciclabili in Italia sono in continua evoluzione, con costanti aperture da parte dei sindaci di tutte le regioni, ma nonostante questo aspetto non è raro leggere sui principali siti di notizie di incidenti riguardanti le biciclette e le automobili. Insomma, diciamolo chiaramente: l'Italia non è Amsterdam e non è raro imbattersi in strade totalmente prive di piste ciclabili o con viabilità limitata.

Per venire incontro a uno degli elementi più deboli della strada, Audi a marzo ha avviato una collaborazione con Spoke Safety per introdurre una tecnologia che aiuterà a rendere i conducenti più consapevoli dei ciclisti. Conosciuto con il nome di C-V2X, il software punta ad avvisare i conducenti dell'arrivo di un ciclista e, al tempo stesso, di allertare i ciclisti di un veicolo fermo o pronto a svoltare. Alcuni di questi sistemi si basano su una tecnologia Audi pre-esistente, come gli avvisi di prossimità, ma sono previste importanti modifiche per rendere la tecnologia di bordo più precisa e affinata grazie all'introduzione di numerosi sensori.

Sebbene il marchio tedesco non abbia ancora mostrato il servizio in funzione, si pensa che sia il conducente sia il ciclista verranno avvisati con una serie impulsi sonori e/o luminosi. Insomma, una sorta di prevenzione all'angolo cieco, solo dedicata ai ciclisti e disponibile anche con il veicolo in sosta. Il servizio non sarà quindi utilizzabile solo durante il movimento del veicolo, con una chiara indicazione sulla mappa del sistema di navigazione, ma anche nelle fasi di parcheggio, magari parallelo, dove è sempre più facile urtare un ciclista con l'apertura della propria portiera.

Audi non ha fornito una sequenza temporale di rilascio e afferma che la sua tecnologia C-V2X è ancora in fase di sviluppo. Attendiamo che la tecnologia giunga, successivamente, anche su ulteriori veicoli del gruppo e, considerato lo standard di applicazioni, non è difficile pensare che un domani possano arrivare anche soluzioni analoghe da parte di altri costruttori.