E-fuel alla prova su ben 28 motori Euro 6

Secondo Stellantis gli e-fuel possono essere una soluzione "ponte" per facilitare la transizione alla mobilità elettrica.

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a cura di Francesco Daghini

Il tema dei carburanti sintetici, o e-fuel, è diventato caldissimo negli ultimi mesi e Stellantis sta valutando attentamente le possibilità offerte da questa soluzione: il Gruppo conferma comunque la sua intenzione di vendere solo auto elettriche in Europa entro il 2030, ma questo non significa che non si possano esplorare anche altre strade, considerato che nel 2030 ci saranno ancora un'enorme quantità di auto con motore endotermico.

E' proprio questo il motivo che ha spinto Stellantis a effettuare una serie di test di compatibilità tra gli e-fuel e 28 dei suoi motori, aiutare la decarbonizzazione senza demonizzare il motore a scoppio e permettendo anche a chi non si può permettere un'auto elettrica di ridurre il proprio impatto ambientale. Stellantis ha definito gli e-fuel "un'opzione semplice e dall'ottimo rapporto qualità-prezzo per decarbonizzare le proprie auto senza la necessità di sostituirle, di aggiornare il sistema di alimentazione del motore o di attendere una nuova rete di infrastrutture", insomma, detta così sembra un vero e proprio sogno a occhi aperti per chi vede il 2035 come una data funesta.

Ipotizzando un'adozione degli e-fuel su un parco auto composto da 28 milioni di veicoli si potrebbero risparmiare fino a 400 milioni di tonnellate di CO2 tra il 2025 e il 2050, anche se in realtà Stellantis punta alla sua decarbonizzazione completa entro il 2038.

Gli e-fuel come soluzione complementare all'elettrificazione quindi, una sorta di ponte tra l'era del motore endotermico e l'era del motore elettrico: da una parte Stellantis continuerà a investire cifre importanti - più di 30 miliardi di euro - per lo sviluppo della tecnologia elettrica nella sua interezza (con particolare attenzione alla parte software, di cruciale importanza), ma dall'altra andrà comunque in cerca di soluzioni alternative che permettano una riduzione delle emissioni di CO2 a tutto tondo, anche in quelle fasce di popolazione che non possono o non vogliono passare a un'auto elettrica nel prossimo futuro.

Su questo tema il CEO del gruppo, Carlos Tavares, ha espresso parole chiarissime:

"La nostra strategia di elettrificazione va avanti con regolarità e grande impeto. Allo stesso tempo, dobbiamo individuare anche alternative intelligenti per gestire le emissioni di CO2 per gli 1,3 miliardi di auto ICE esistenti. Lavorando per garantire che i nostri motori Stellantis siano 'eFuel-friendly', intendiamo fornire ai nostri clienti un altro strumento nella lotta contro il riscaldamento globale, con una soluzione che potrà avere un impatto pressoché immediato. Si tratta di una ulteriore iniziativa per raggiungere il traguardo delle zero emissioni entro il 2038".